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Fentanyl, perché non possiamo farne a meno. L’intervista a Carlo Locatelli

“Il fentanyl è un farmaco essenziale e i pazienti che ne hanno bisogno devono averlo. Se rischiamo un’escalation come quella Usa? Impossibile, in Italia i nostri medici hanno criteri di prescrizione molto precisi, specifici e stringenti e non lo prescrivono se non per necessità reale e irrinunciabile”. L’intervista a Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni ICS Maugeri di Pavia

Meloni piace ancora, e anche il campo largo (ma non larghissimo). La versione di Fonda

Le divisioni in Sardegna non hanno fatto bene al centrodestra, ma in Abruzzo, invece, hanno funzionato le liste più del candidato governatore. Il campo largo funziona, ma senza Azione e Italia Viva che stanno perdendo pezzi. Mentre l’esecutivo ha ancora un buon gradimento. Colloquio con Rado Fonda, capo della ricerca dell’istituto Swg

Il Pd può (ancora) pescare al centro. E il M5S? Alleanza di governo. Parla De Luca

La sconfitta in Abruzzo, per il Pd consegna comunque un risultato che lo assesta al primo posto tra i partiti del centrosinistra e al secondo posto in assoluto dopo FdI. Ora serve ritornare alle radici, pescando al centro e fra i cattolici. Con il Movimento 5 Stelle, si lavora a una coalizione progressista non solo di opposizione ma di governo. Conversazione con il deputato Piero De Luca

La vittoria in Abruzzo è la reazione del centrodestra. L'analisi di Di Gregorio

La sconfitta in Sardegna ha contribuito a rinsaldare i ranghi del centrodestra. Meloni è il brand vincente della coalizione e Marsilio ha beneficiato di una convergenza immediata essendo un candidato migliore rispetto a Truzzu. Il campo largo non funziona. E questo genererà degli interrogativi a Conte. Conversazione con il docente di comunicazione politica all’università della Tuscia, Luigi Di Gregorio

La nuova maggioranza Ursula? De Meo indica i paletti di Forza Italia (con la regia del Ppe)

Conversazione con l’europarlamentare di Forza Italia. L’Italia? “Può aspirare ad un vicepresidente. L’idea di arrivare a riorganizzare una maggioranza che ruoti intorno ai popolari, ma anche con gruppi diversi da quelli attuali, non è da escludere”

La Russia che si ribella e l'esigenza di sostenere l'Ucraina. Parla Varese (Oxford)

Cinque testimonianze di dissidenti del regime russo che raccontano la resistenza a Putin, ma soprattutto restituiscono l’immagine di una società civile che non si è piegata alle logiche dell’oppressione. Il libro di Varese (docente di Oxford) e di Franceschelli conferma l’esigenza di continuare a sostenere la resistenza ucraina

La Sardegna ha interrotto il digiuno del centrosinistra, ora vediamo se regge. Franchi sul voto abruzzese

“Todde un piccolo cambio di passo: il centrosinistra si era abituato ormai solo a fare l’analisi delle sconfitte, aver vinto lì crea un interesse maggiore a cercare le vie di un’intesa. Ma vi sono questioni sostanziali sulle quali M5S e Pd sono divisi, in primis la politica internazionale”. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera

Per ridurre i tassi c'è ancora tempo, il vero problema è il Patto di stabilità. Parla Cipolletta

​I presupposti per ridurre il costo del denaro ci sarebbero pure, ma tra tre o quattro mesi la situazione sarà ancora più chiara e si capirà se l’aumento dei salari impatterà sulla domanda. Non capisco il senso di imporre la riduzione dei deficit quando c’è da spendere per Difesa comune e transizione. Intervista all’economista, già presidente di Assonime, Innocenzo Cipolletta

Il nuovo governo europeo? Non più con sole 3 gambe. Mauro (Ppe) spiega chi ci sarà

L’ex ministro della difesa presente al congresso di Bucarest con Base popolare assieme a De Mita, Quagliariello e Spacca: “Non riesco a immaginare uno scenario diverso da quello che coinvolga socialisti, liberali, popolari e anche se non tutta Ecr almeno una parte. La difficoltà della sinistra europea a rendere ragione delle sfide e a trovare risposte credibili è una difficoltà che si manifesta ormai da diverso tempo”

Gaza, cinque mesi di guerra. Cosa c'è in gioco ora secondo Dentice

Per Dentice (CeSI), ci sono cinque piani interconnessi relativi alla guerra israeliana a Gaza: le evoluzioni del conflitto, le relazioni bilaterali Israele-Usa e quelle multilaterali tra Israele e la regione, la questione palestinese (ossia il futuro dell’Autorità), gli interessi dell’Iran. Tutto collegato, tutto a rischio “deterioramento”

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