La Corte ha proceduto lungo due direttrici: la norma costituzionale che disciplina l’autonomia differenziata e le modalità per la determinazione dei Lep. Il legislatore dovrà correggere il tiro. Colloquio con il giurista Giovanni Guzzetta, componente del Comitato per i Livelli essenziali delle prestazioni (Clep) nominato dal ministro Calderoli
intervista
Su Mps il governo si è mosso bene. Ora quale futuro per Siena? Parla De Mattia
L’ulteriore passo indietro del Tesoro nella banca più antica del mondo, per far posto, tra gli altri, a nuovi soci battenti bandiera tricolore, rappresenta un’operazione positiva e importante al tempo stesso. Ora però bisogna guardare oltre e capire se Siena rimarrà sulle sue gambe o finirà in sposa. Conversazione con Angelo De Mattia, editorialista ed ex dirigente di Bankitalia
Vi racconto la svolta liberale di Trump nel solco di Reagan. Parla Montanari (Atr)
Il Department of Government Efficiency (Doge) dovrà ristrutturare l’intero apparato burocratico statale, rendendolo più vicino alle imprese e alle necessità dei cittadini. Nelle intenzioni, l’organismo guidato da Elon Musk taglierà del 30% la spesa federale e agirà presumibilmente sul sistema sanitario e su quello educativo. L’intuizione rappresenta una svolta liberale per la politica del neo presidente degli Usa, ma i dazi farebbero male all’economia statunitense. Conversazione con Lorenzo Montanari, vice presidente dell’Americans for Tax Reform
Tra fazionalismi e visioni del futuro. L'arena del G20 vista da Dian (UniBo)
Il vertice che si aprirà tra poche ore vedrà il manifestarsi di trend già presenti in passato, come l’emergere del Global South e il confronto tra G7 e Brics. Ma anche nuovi fenomeni, come la “discrasia” americana. L’opinione di Matteo Dian, professore associato di Storia e Relazioni internazionali dell’Asia Orientale presso l’Università di Bologna
Qualcuno ha il timore che Meloni scali posizioni. Parla Pombeni
Paolo Pombeni, professore emerito all’università di Bologna e direttore della rivista il Mulino, partendo dal veto di socialisti e verdi alla nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Europea, ragiona sugli errori commessi anche dal Pd contro un candidato italiano e sull’impasse che potrebbe riversarsi sul governo dell’Ue
La vittoria di Trump (non) nuoce alla salute dei dem. Anzi. La versione di Velardi
La vittoria del repubblicano Trump negli Stati Uniti può diventare un’opportunità di profondo ripensamento per i democratici. La risposta ai problemi profondi generati dalla crisi del 2008, da parte delle sinistra, ha avuto come effetto l’erosione dei consensi e la perdita della base elettorale. Adesso, bisogna partire da zero, senza tabù. Conversazione con il direttore de Il Riformista, Claudio Velardi
Cosa manca alla sinistra per essere davvero competitiva. Parla Valbruzzi
Il Movimento 5 Stelle è a forte rischio di un’agonia politica. Per il campo largo non si può pensare che questa fantomatica coalizione si crei da sé o venga imposta dall’alto, con 3 o 4 leader seduti a tavolino. Serve qualcuno che ribalti quel tavolo: soltanto iniziando dal basso, dai territori, si possono aggregare tutte le forze. Normalizzare i rapporti tra Meloni e Schlein? Frutto di un’ingenua visione politica. Conversazione con Marco Valbruzzi, docente di Scienza politica all’Università Federico II
Per l’Ucraina Trump è una scommessa. Mikhelidze (Iai) spiega perché
In Europa occidentale prevale una visione catastrofica del ritorno di The Donald alla Casa Bianca sottolineando i rischi per la sicurezza e la difesa senza proporre soluzioni concrete. Kyiv, invece, mostra una resilienza derivante dalle esperienze storiche e una prospettiva più speranzosa. È anche il frutto della frustrazione verso la politica dell’amministrazione Biden, spiega la responsabile di ricerca presso l’Istituto Affari Internazionali
Ucraina, la pace a ogni costo di Trump spiegata da Tafuro Ambrosetti (Ispi)
La ricercatrice analizza gli scenari geopolitici legati al ritorno di The Donald alla Casa Bianca. Tra promesse di pace rapida e l’inflessibilità di Mosca, il destino degli ucraini si profila complesso
A che punto siamo con la formazione digitale? Parla Ciacio (Digit'Ed)
Rimane l’aspetto imprescindibile per la rivoluzione tecnologica, quello da cui non si può fuggire per far sì che funzioni. “L’esperienza formativa deve essere semplice e coinvolgente, proprio come nelle applicazioni consumer”, spiega Antonino Ciacio, Head of Technology di Digit’Ed, che vede nell’IA un alleato chiave