Intervista all’ammiraglio James Stavridis, già comandante supremo delle Forze Nato e del Comando Usa in Europa. Entro quindici anni rischiamo una guerra mondiale tra Cina e Usa, l’Occidente vincerà grazie alle sue forze navali. La Russia è una potenza in declino, per questo è una minaccia e l’Italia deve spazzare ogni ambiguità. Libia? Roma guidi le operazioni Ue nel Mediterraneo. Turchia? Un alleato strategico, ma Erdogan cambi passo
intervista
Se il Dragone si arma (hi-tech). Ecco la strategia militare della Cina
Oltre alle tecnologie dirompenti, per la “Nuova era” (quella del rafforzamento, qiangqilai), la Cina ha dedicato sulla Difesa grande attenzione alla “fusione militare-civile”. Conversazione con Simone Dossi, docente di Relazioni internazionali dell’Asia orientale presso l’Università Statale di Milano, e non-resident research fellow del Torino World Affairs Institute
La sovranità digitale europea? Non può funzionare, parola di Bernabè
L’Europa può diventare un gigante tecnologico al pari di Stati Uniti e Cina, com’è nei piani di commissari europei e primi ministri? Secondo Franco Bernabè non ci sono le condizioni: troppa burocrazia e pochi investimenti, soprattutto nei settori chiave di difesa e intelligence, su cui si è costruita la rivoluzione digitale. Invece di percorrere un’improbabile “terza via”, bisogna rafforzare il legame euro-atlantico
Russia, Cina, Turchia. Nelli Feroci spiega i piani di Biden per l'Ue
Se Joe Biden si presenta al Consiglio europeo è per mandare un messaggio: gli Usa ci sono, a partire dai vaccini. Dall’Europa serve un passo, cominciando ad allentare il cordone con Russia e Cina. Turchia? L’Italia può fare la sua parte, ma non sempre gli interessi coincidono
Big Pharma inganna i cittadini? No, ma... Parla Galli (Sacco)
L’infettivologo del Sacco di Milano commenta le parole di Draghi su big pharma: “Comprensibile la richiesta di trasparenza”, ma “anche gli Stati Ue hanno le loro responsabilità”. Il ping pong di accuse vede uscire tutti sconfitti, ora bisogna accelerare ma per un vaccino made in Italy servono almeno 6 mesi. Sputnik? Nessuno si muova prima dell’Ema
Oltre i ristori, alle imprese servirà liquidità. Il motivo lo spiega Caroli (Luiss)
L’economista e docente: gli indennizzi sono misure giuste ma temporanee, la politica industriale è un’altra cosa. Oggi occorre sostenere e dare cassa alle imprese affinché possano tornare ad assumere. Per quelle con prospettive di crescita si può intervenire anche sull’indebitamento. La Pa dovrebbe pagare i suoi debiti, tanto per cominciare
Cara Ue (e caro Draghi), o Biden o Putin. Parla l’amb. Vershbow
Conversazione con Alexander Vershbow, già vicesegretario generale della Nato e ambasciatore degli Usa a Mosca. Alla ministeriale Nato un messaggio da Biden: l’Ue e l’Italia devono spazzare ogni ambiguità sulla Russia di Putin, North Stream a rischio. Sputnik? Aspettiamo l’Ema, stop alla propaganda russa
Blocco all'export dei vaccini? L'Ue ruggisce ma non ha artigli. Parla l'avv. Santa Maria
L’Ue ruggisce sui vaccini ma non ha gli artigli. Il blocco dell’export annunciato dalla Commissione è più “teorico”, spiega Alberto Santa Maria, partner dello studio Greenberg Traurig Santa Maria e già ordinario di diritto internazionale all’Università Statale di Milano. Sputnik? Un rischio procedere senza l’ok dell’Ema
L’università italiana si adegui ai trend del futuro. Parla Andrea Prencipe (Luiss)
“L’università del futuro deve puntare a preparare i nostri studenti alla realtà che cambia. Diversificazione dell’offerta formativa, innovazione digitale e non, internazionalizzazione”. Per un modello didattico “Enquiry-based” e per favorire profili professionali “Future-ready”, come sostiene il Rettore della Luiss, Andrea Prencipe
Draghi punti su infrastrutture e Alta Velocità. E sui vaccini... Il punto di Quadrio Curzio
L’economista e presidente emerito dell’Accademia dei Lincei: abbiamo un’Alta Velocità che andando a Sud a un certo punto sparisce, il Recovery Plan è l’occasione per completare l’opera. Al Paese servono infrastrutture e investimenti. I vaccini? L’Europa si renda autorevole dinnanzi alle aziende produttrici
















