Cerchiamo, per favore, di non prenderci in giro e di non raccontare balle, che tali rimangono anche se sparate a tutta pagina dai giornaloni che si lamentano continuamente di perdere copie nelle edicole, ma non si chiedono mai perché dovrebbero guadagnarne con la brutta abitudine di parlarsi fra loro, non ai lettori. I quali per fortuna da qualche tempo hanno…
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Perché la vittoria del No farà rinascere il centrodestra. Parla Quagliariello
"Penso che il referendum abbia dato una grande spinta all'unità. Dopo la diaspora seguita alla crisi di sistema del 2013, il centrodestra si è ritrovato unito sul No alla riforma costituzionale. A questo punto la prima cosa da fare è andare verso una graduale ricomposizione, ad esempio tra le forze che rientrano nell'alveo cristiano-liberale come il mio gruppo e quello di Raffaele…
Che cosa insegna il voto del 4 dicembre anche al mondo cattolico
La grande partecipazione popolare al voto sulla riforma costituzionale – una partecipazione che non si vedeva da anni - è la dimostrazione che quando si toccano temi importanti come la riforma della Costituzione le persone partecipano e non accettano condizionamenti di alcun genere: questo è un primo dato forte che emerge dalla consultazione di domenica e che sta a dimostrare…
Perché non si può giochicchiare sull'euro dopo il referendum
Ed ora, che la festa è finita, tutti devono fare la loro parte. Assumersi le proprie responsabilità, per ricostruire un Paese che vira pericolosamente verso lo sbando. Chi inneggia al "populismo" o si trastulla con quelle parole d'ordine non ha capito nulla della crisi italiana. E della stessa crisi europea. Basti pensare alla Grecia di Tsipras. Voleva abbandonare l'euro. Inneggiava…
Referendum, ecco gli effetti sulle politiche attive del lavoro
Nel 2014 il governo aveva chiesto il consenso delle venti Regioni su di un progetto di riforma del sistema dei servizi al mercato del lavoro che prevedeva l’accentramento della relativa competenza in una agenzia nazionale (l’Anpal, Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro). La materia, a Costituzione invariata, è di competenza esclusiva delle Regioni stesse; ma il bilancio del…
Matteo Renzi e la soave sberla di Sergio Mattarella
Un comunicato ufficiale che suona come un garbato ceffone alla frenesia renziana post elettorale. Il virgolettato del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è un vero e proprio altolà all'annuncio urbi et orbi di Matteo Renzi di dimettersi già oggi da premier dopo la vittoria del No con il 59 per cento dei voti al referendum costituzionale del 4 dicembre. Leggiamo…
Ecco le vere ragioni del successo del No al referendum
All’indomani della conquista dell’indipendenza sulla case di Algeri stava scritta questa frase: "Un solo eroe, il popolo’’. Vorremmo ritrovarla anche sui muri delle nostre città. ++++ Matteo Renzi si è assunto la responsabilità di una sconfitta, nel referendum, di tali dimensioni da sorprendere anche i sostenitori del No. A sentire i primi commenti delle "anime belle’’ che consideravano la riforma…
Tutti i delicati dossier che sconsigliano mattane elettoralistiche
Dopo i risultati del referendum di domenica, nella maggioranza (ma anche nella minoranza) del Pd bisognerà conservare i nervi saldi e lucidità di analisi e di comportamenti politici. Renzi ha annunciato le dimissioni e nel momento in cui scriviamo si accinge a presiedere il Consiglio dei Ministri che dovrebbe ufficializzarle per poi presentarle al Capo dello Stato, il quale ha…
Mps, Unicredit, Popolare di Vicenza. Tutti i dossier bancari nel limbo post Renzi
Il governatore della Banca di Francia François Villeroy de Galhau invita a non fare paragoni con la Brexit. Eppure il dilemma che rimbalza sui mercati internazionali è sempre lo stesso: “Quitaly or not Quitaly”? Comincia l’inevitabile percorso dell’Italia fuori dall’euro e, forse, dall’Unione europea? Finora non abbiamo visto nulla di simile al novembre 2011, però le conseguenze economiche del No…
Chi esulta e chi no tra i cattolici dopo il referendum
Il referendum ha un grande sconfitto e tanti piccoli vincitori. Da una parte Matteo Renzi, dall’altra quella che lo stesso quasi ex premier con spavalderia ha bollato come “accozzaglia del No”, ossia il variegato fronte antirenziano guidato dai vari Beppe Grillo, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema. Se si guarda al mondo cattolico, frastagliato in diversi…
















