Alla base dello scontro tra l'amministrazione americana e Huawei c'è la convinzione di Washington che il colosso tecnologico sia "uno strumento del governo cinese". A dirlo, con ancora più chiarezza, è stato oggi il segretario di Stato americano, Mike Pompeo. LE PAROLE DI POMPEO Durante un'intervista rilasciata a Fox Business, il capo della diplomazia Usa ha spiegato che Pechino e…
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Cosa pensano i cinesi degli Stati Uniti. Il sondaggio Pew
Spesso quanto più i governi sono autoritari tanto più sono deboli poiché devono tenere conto del consenso dell’opinione pubblica su cui fondare il loro potere. Ciò avviene anche nella Repubblica Popolare Cinese. A Pechino ci si preoccupa di quello che pensa "la ggeente" – come diceva Tina Pica – o "l’uomo della strada" – come si usa anche dire. IL…
Non solo jihad: arrestato l'anarchico pericolo numero uno per l'antiterrorismo
Non solo jihad, anzi. C’è un pericolo nascosto, il pericolo dell’anarchia e della lotta contro lo Stato con ogni mezzo, che spunta con pacchi esplosivi o con ordigni che puntano a uccidere il maggior numero di persone. Per questo è importante l’arresto di Juan Antonio Sorroche Fernandez, spagnolo di 42 anni, esponente della Federazione anarchica informale (Fai), latitante da due…
Pompeo chiama l'Egitto per provare a fermare la guerra in Libia
Un report di aggiornamento sulla situazione in Libia diffuso stamattina dalle Nazioni Unite dice che il "deterioramento delle condizioni sul terreno, con crescenti carenze idriche e interruzioni di corrente nelle aree colpite dal conflitto", hanno portato 82mila persone ad abbandonare le proprie case all'interno della cerchia dei combattimenti tra le forze di Khalifa Haftar e quelle di coloro che difendono Tripoli dall'aggressione…
Gazprom si disinteressa dell'Iran e vuole raddoppiare con Pechino
Che cosa ha deciso Gazprom sul business energetico iraniano? Gli accordi siglati nel 2017 con il relativo memorandum di intesa con la National Iranian Oil Company (Nioc) porteranno ad una effettiva partnership o si proverà a congelare il tutto in attesa che passi l'attenzione concentrata sul gasdotto Nord Stream 2? Nel mezzo la nuova richiesta cinese, con all'orizzonte il raddoppio…
Bolton attacca l'Iran, Trump rassicura: "Niente regime change"
A sabotare le navi davanti al grande hub petrolifero di Fujairah, negli Emirati Arabi, è stato "quasi certamente l'Iran": è questo il saluto riservato agli alleati locali dal consigliere per la Sicurezza nazionale, John Bolton, che ieri è atterrato ad Abu Dhabi per una visita speciale. BOLTON E GLI ALLEATI Il viaggio di Bolton anticipa di due giorni l'inizio del…
Grecia al voto il 7 luglio. Tsipras prende un po' di tempo per recuperare terreno sui conservatori
Le elezioni politiche in Grecia si terranno il prossimo 7 luglio, con un Paese già in campagna elettorale da mesi e dove il premier in carica, Alexis Tsipras, tenta il tutto e per tutto per recuperare i quasi 10 punti di differenza guadagnati dai conservatori di Nea Dimokratia dopo il disastroso voto europeo di domenica scorsa. Ma la strada appare…
Vi spiego perché sullo spread l’Italia resta un osservato speciale dei mercati
“Non stiamo vivendo una situazione rischiosa come quella di qualche anno fa, ma la tensione sullo spread resterà a breve, almeno fino all’estate, e fino a quando non si capirà bene cosa succederà in Italia a livello politico”. È quanto spiega in questa intervista a Formiche.net Alessandro Allegri, amministratore delegato di Ambrosetti Am Sim “trovare il numero magico, della soglia psicologica…
Quella nella legge di bilancio tutto è tranne che una flat tax. Firmato Nicola Rossi
Da preoccuparsi ce ne è eccome. Lo spread a 290 punti base (qui l'articolo di approfondimento) è un bel problema per i conti pubblici italiani. Come lo è una possibile procedura di infrazione per debito eccessivo, che potrebbe costare all'Italia fino a 3,5 miliardi di euro. C'è però un paradosso: il governo gialloverde ha lavorato esattamente a questo, per arrivare…
Paragone apre la caccia a Di Maio
Che la lotta politica interna al Movimento 5 Stelle fosse intensa, lo si era capito già prima delle elezioni. Che oggi, dopo la débâcle del 26 maggio, venga alla luce in tutta la sua virulenza, non è da stupirsi. Il capro espiatorio, o se si preferisce il maggiore imputato, è lui: Luigi Di Maio, il capo politico. È naturale visto…