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Phisikk du role - Atreju, l'assenza di Schlein e l'aforisma di Nanni Moretti

In questo ricco luccichio di stelle che prenderanno parte da oggi al 14 dicembre alla kermesse di Fratelli d’Italia, la decisione di Elly Schlein si può leggere con la celeberrima battuta di Moretti: “Mi si nota di più se vengo oppure se non vengo?”. Purtroppo il tira-e-molla per un duello con la Meloni e il furbo rilancio di questa per un triello con Conte, con diniego finale della segretaria del Pd, non è apparsa una gran trovata mediatica. La rubrica di Pino Pisicchio

Con Giorgia Meloni c'è un'Italia più forte. Malan presenta Atreju

Intervista al capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato: “I partiti del novecento e social? Un buon uso di internet e AI, consente di avere rapidamente una gran massa di informazioni. Il rischio è però quello di chiudersi in se stessi. Ad Atreju, si fa il contrario. Ciò che ci sta più a cuore non è il fatto che Fratelli d’Italia abbia fortemente aumentato il consenso, ma il fatto che la nostra nazione abbia fatto passi avanti”

La torcia di Mattarella, l'abbraccio di Mollicone, il sorriso di Fascina. Queste le avete viste?

Il Presidente della Repubblica ha acceso oggi il braciere Olimpico al Quirinale, mentre nei giorni precedenti Mollicone e Gasparri celebravano i 75 anni dell’Agi e Marta Fascina partecipava a una cena di Forza Italia. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni

Guerra ibrida e cybersecurity, come si rinnova la Farnesina

Il mondo è cambiato, ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani presentando quella che dal prossimo mese di gennaio sarà una vera e propria rivoluzione a tutti gli effetti. La riforma della Farnesina rappresenta un pezzo molto significativo del puzzle politico messo in piedi dal governo

Oltre Pd e M5S, prove di coalizione a sinistra. La proposta di Spadafora

Oltre il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle c’è un mondo di voti che si perdono, ora, nell’astensione. Vincenzo Spadafora propone di avvicinarli con una forza che parli alle forze sociali, ai cittadini, agli amministratori. Una sorta di “quarta gamba” del centrosinistra

Tra ambigui e filoputinisti l'Italia perde credibilità sull'Ucraina. Parla Sensi

Nel momento forse più complesso per l’Ucraina, quando il Cremlino alza sempre di più il tiro e non sembra intenzionato a sedersi al tavolo negoziale, l’Italia tentenna. Divisa tra l’attendismo di Fratelli d’Italia e le posizioni filo-russe della Lega. La guerra ibrida è già una realtà da anni e Cavo Dragone lancia un allarme reale. Colloquio con il deputato del Pd, Filippo Sensi

Vi racconto la visione strategica di Leone XIV per il Mediterraneo. Parla Centemero

“L’Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Pam) è un punto di riferimento per la diplomazia parlamentare a livello globale, nonché una piattaforma consolidata di cooperazione con i Paesi dell’Asia Centrale, dell’America Latina e con le principali istituzioni del continente africano”. Conversazione con il deputato italiano, a capo dell’Assemblea, tra viaggio del papa in Turchia e Libano e Piano Mattei

La trappola in cui Elly Schlein si è infilata da sola. Scrive Arditti

La politica è fatta di momenti: alcuni si colgono, altri si perdono. E quello mancato da Elly Schlein, sul palco di Atreju, rischia di diventare il simbolo di una stagione in cui la principale opposizione al governo appare più impegnata a evitare errori che a costruire alternative. Il commento di Roberto Arditti

Perché la crisi della Seconda Repubblica esplode nelle urne. L'opinione di Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Astensione alta e crisi della rappresentanza segnano la fine del modello della Seconda Repubblica. Il bipolarismo e la personalizzazione hanno svuotato istituzioni e partecipazione. La Valle d’Aosta mostra che il proporzionale può ancora funzionare.
La “stabilità” è stata perseguita a scapito del dinamismo democratico. Serve tornare a proporzionale e parlamentarismo per ricostruire il sistema. L’analisi di Chiapello

Le ottiche sulla finanza e i giudici. La chiave di lettura di Sisci

Riassetto bancario e referendum sulla giustizia sono vicende separate, ma nella percezione politica paiono confluire in un unico alveo. Qui i magistrati sono impopolari, ma i politici lo sono ancora di più. L’opinione di Francesco Sisci

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