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La trappola in cui Elly Schlein si è infilata da sola. Scrive Arditti

La politica è fatta di momenti: alcuni si colgono, altri si perdono. E quello mancato da Elly Schlein, sul palco di Atreju, rischia di diventare il simbolo di una stagione in cui la principale opposizione al governo appare più impegnata a evitare errori che a costruire alternative. Il commento di Roberto Arditti

Perché la crisi della Seconda Repubblica esplode nelle urne. L'opinione di Chiapello

Di Giancarlo Chiapello

Astensione alta e crisi della rappresentanza segnano la fine del modello della Seconda Repubblica. Il bipolarismo e la personalizzazione hanno svuotato istituzioni e partecipazione. La Valle d’Aosta mostra che il proporzionale può ancora funzionare.
La “stabilità” è stata perseguita a scapito del dinamismo democratico. Serve tornare a proporzionale e parlamentarismo per ricostruire il sistema. L’analisi di Chiapello

Le ottiche sulla finanza e i giudici. La chiave di lettura di Sisci

Riassetto bancario e referendum sulla giustizia sono vicende separate, ma nella percezione politica paiono confluire in un unico alveo. Qui i magistrati sono impopolari, ma i politici lo sono ancora di più. L’opinione di Francesco Sisci

Phisikk du role - Breve storia dell’um: dal Mattarellum al Mellonellum

È in allestimento un Melonellum fresco fresco che il governo sta preparando e che dovrebbe trovare applicazione per le prossime elezioni politiche del 2027. Se così dovesse essere- ed è probabile che così vada a finire- sarebbe la quinta nuova legge elettorale in 33 anni: un’assurdità che nessun paese democratico nel mondo ha mai prodotto. La cronistoria delle leggi elettorali fatta da Pino Pisicchio

La “sicurezza” della sinistra? Meno schizofrenica. L'opinione di Merlo

L’attuale sinistra italiana non ha affatto le carte in regola, politiche, culturali e programmatiche, per affrontare con la necessaria coerenza e determinazione le politiche legate alla sicurezza dei cittadini. Occorre essere un po’ meno schizofrenici e più razionali. Almeno, e soprattutto, per onestà intellettuale. L’opinione di Giorgio Merlo

Il confronto a tre di Meloni ad Atreju è già una piccola battaglia vinta. Scrive Carone

Rifiutando il duello solo con Schlein e rilanciando sul coinvolgimento di Conte, la premier ha trasformato un possibile scontro diretto in un confronto a tre, presentandolo come un atto di fair play istituzionale. “Non spetta a me scegliere il leader dell’opposizione”, ha detto. È una frase che, più che spiegare, inquadra decisamente bene quello che è un problema, forse il grosso problema, dell’opposizione… L’analisi di Martina Carone

Dc, l'appello per salvare la memoria (e il simbolo). La proposta di Rotondi

Alcuni ex big della Democrazia cristiana si scagliano contro chi, in questa fase storica, utilizza il simbolo della Balena Bianca. L’appello è quello di smetterla di offendere una memoria complessa e storicamente fondamentale per il Paese. Gianfranco Rotondi, a poche ore di distanza, rilancia l’idea di donare il simbolo all’Istituto Sturzo

Il proporzionale conviene a tutti. Premierato? Entro la legislatura. Parla Pagano

Si riaccende il dibattito sulla riforma del premierato. L’accusa mossa da sinistra è che il combinato disposto con la legge elettorale possa favorire la maggioranza. In realtà, il sistema proporzionale sul modello di quello adottato nelle regioni, converrebbe a tutti e garantirebbe governabilità. Tutto verrà approvato prima della fine della legislatura. Colloquio con il presidente della prima commissione Affari Costituzionali, Nazario Pagano

Bruxelles e Roma alleate. Così gestiranno migrazioni e sicurezza

Il dibattito avviato da Ecr, che ha ospitato a Strasburgo Sara Kaleny, assume particolare rilievo perché arriva in un momento in cui il Parlamento europeo sta discutendo alcuni dossier centrali della nuova agenda migratoria: dai rimpatri, alla lista Ue dei Paesi terzi sicuri di cui l’italiano Ciriani è relatore

Un passo (concreto) per la riforma dei trattati. Il voto in Ue letto da Benifei

Il Parlamento Europeo ha votato un rapporto che permetterà un significativo passo avanti verso l’apertura della convenzione per riformare i trattati. I punti più urgenti riguardano il superamento del diritto di veto e, più in generale, una riforma complessiva della governance europea. In questo modo, si dà forza al Report Draghi sulla competitività. Colloquio con Brando Benifei

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