A differenza della Germania, l’Italia ha già fatto i conti con la sua destra. Dal 2022, il governo Meloni ha integrato le istanze conservatrici, canalizzandole in una forza di governo che, pur con contraddizioni, dialoga con l’Europa e stabilizza il Paese. Roma ha capito che ignorare l’elettorato di destra alimenta gli estremi. Berlino, invece, resta indietro, e il prezzo di questa miopia potrebbe essere alto
Politica
Le preferenze sono un toccasana per l'attività parlamentare. Curreri promuove la legge elettorale
Per il governo la stesura di una nuova legge elettorale è una scelta strategica. E, da quanto è emerso fino a ora, l’idea è quella di restituire identità alle forze politiche e un maggior peso all’espressione del voto popolare. Il costituzionalista Curreri promuove l’orientamento del governo e in particolare il sistema delle preferenze
Vi spiego come il “fattore Donald” ha orientato il voto in Canada, Australia e Romania. Parla Diamanti
Australia, Canada e Romania. Tre contesti differenti, accomunati però dall’incidenza, a gradazioni diverse, di un unico fattore: Donald Trump. Il caso canadese è emblematico perché nelle consultazioni ha inciso maggiormente la politica estera di quella interna. In Romania l’estrema destra primeggia e l’Europa esce indebolita. Per pronunciarsi definitivamente, bisognerà aspettare il 18 maggio. Colloquio con Giovanni Diamanti, sondaggista e fondatore di YouTrend
Il Centro secondo Calenda, una sfida possibile. La riflessione di Merlo
Calenda rilancia il progetto di un Centro riformista e di governo, alternativo alla polarizzazione e alle derive populiste. Una proposta che interpella tutte le forze responsabili, dentro e fuori i poli, in nome di una democrazia più stabile e pragmatica. La riflessione di Giorgio Merlo
AfD, cordone sanitario e la difesa della democrazia. La lezione di Pasquino
L’Ufficio federale per la Protezione della Costituzione della Germania (Bundesamt für Verfassungsschutz, BfV) ha ufficialmente classificato il partito Alternative für Deutschland (AfD) come organizzazione di estrema destra. Abbiamo chiesto un commento al professr Pasquino, che ci ha inviato un estratto dal suo libro, “Parole della politica” (Il Mulino) in edicola in questi giorni
Il cellulare di Vannacci, la spilla di Schlein, il cannolo di Casini. Queste le avete viste?
Non stupisce troppo la custodia del cellulare di Roberto Vannacci, e neanche la spilla indossata da Elly Schlein al Primo Maggio. Intanto Pier Ferdinando Casini farciva cannoli siciliani. Ecco le foto politiche degli ultimi sette giorni
Dalla Dc agli “atei devoti”. Il declino dell'autonomia politica cattolica secondo Merlo
La Democrazia cristiana ha incarnato una laicità autentica, mai subordinata al magistero ecclesiastico, ma fondata sull’autonomia dei laici in politica. Diversamente dagli odierni “atei devoti”, i leader Dc non strumentalizzavano la Chiesa, ma agivano con coerenza e sobrietà. La riflessione di Giorgio Merlo
Un Primo maggio di lotta per un'Europa amica del lavoro. Scrive Bonanni
La festa del lavoro deve essere un richiamo a una lotta, oggi più urgente che mai: costruire un’Europa che sia amica del lavoro e delle libertà. È fondamentale evitare le scorciatoie di chi promuove assistenzialismo fine a se stesso, ostacola la competitività energetica, ignora il disastro educativo, nega professionalità, confonde le relazioni industriali con lo scontro permanente o preferisce bonus a soluzioni strutturali. Il commento di Raffaele Bonanni
Sicurezza, salari e condivisione. Il primo maggio di Meloni e Schlein
In occasione della festa dei lavoratori, i volti di governo e opposizione si scontrano con due visioni agli antipodi: mentre la premier annuncia risorse aggiuntive per tutelare la sicurezza sui posti di lavoro, la segretaria del Pd torna sul salario minimo e promette che sarà il suo primo atto se dovesse vincere le elezioni
Von der Leyen, difesa europea e i filo-putiniani. La versione di Arditti
Chi scrive condivide la necessità di costruire una vera capacità di difesa europea. Crede in un rafforzamento dell’autonomia strategica del continente dentro la Nato. Ritiene indispensabile investire nel riarmo come strumento di deterrenza e di credibilità politica. Ma proprio per questo, serve includere – e non escludere – tutte le sensibilità democratiche che animano il dibattito sulla sicurezza