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Ulivo, la ricetta non è più proponibile. Franceschini? Ha riaperto il tema della legge elettorale. Parla Ceccanti

Non è semplice sommare gli elettorati delle odierne forze di opposizione perché il M5S è sorto come movimento di opposizione all’intero sistema dei partiti e, anche qualora vi siano intese di vertice, non è detto che il messaggio riesca a passare. Franceschini ha finito per riaprire il dossier legge elettorale. Tutto però sembra dominato da un tatticismo immediato. Le iniziative del centro? Una risposta all’eccessivo silenzio autocompiaciuto sul relativo rafforzamento del Pd. Colloquio con il costituzionalista Stefano Ceccanti

Vi racconto i 10 anni dell'arbitro Mattarella. Scrive Cazzola

Mattarella ha sempre voluto paragonare il ruolo del Capo dello Stato a quello di un arbitro, la cui direzione della partita è tanto più efficace se i giocatori lo aiutano. La riflessione di Giuliano Cazzola

Perché per il centrosinistra (che non c’è) è tutta questione di tattica vincente. L'opinione di Guandalini

Il dibattito nel campo largo, soprattutto nell’area centrista, è come vincere le prossime elezioni politiche. Per Prodi vale la riproposizione dell’Ulivo, uniti si vince. Per Franceschini, ogni partito corre da solo, per mettersi insieme dopo, speranzosi di aver vinto. Si sa, il problema gira tutto intorno a chi farà il premier della coalizione. L’opinione di Maurizio Guandalini

Phisikk du role - Una Schengen anche per la politica

Il centro italiano non parte perché manca il leader, il super partes che non venga percepito come un competitor. Allora, perché non chiedere a Merkel?

Da Fiuggi non si torna indietro. Meloni? Governerà 10 anni. Parla Bocchino

Il premier Giorgia Meloni governerà per dieci anni e potrà essere la prima donna eletta direttamente dal popolo al vertice della Commissione Europea. La destra italiana nelle sue varie epoche – dal Msi a Fratelli d’Italia, passando per An – ha dimostrato di essere la parte politica a cui si rivolge l’elettorato. La sinistra governa con i giochi di palazzo. Futuro e Libertà non fu un errore e da Fiuggi non si torna indietro. Ora, avanti con premierato e separazione delle carriere dei magistrati. Colloquio con il direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino

Il caso Almasri è una partita di calcio senza precedenti. La versione di Polillo

Alla luce del quadro normativo, c’era forse bisogno di alimentare una querelle come quella che si è vista in Parlamento? ll commento di Gianfranco Polillo

Cdu e AfD forse non si alleeranno, ma la sinistra si deve interrogare. Parla Macry

La social-democrazia è in crisi profonda perché con ogni probabilità non è più capace di interpretare le esigenze delle persone rispetto ai temi del presente: dal welfare alla sicurezza, passando per la questione migratoria. Cdu e AfD probabilmente non si alleeranno ma esiste un problema di fondo legato alla rappresentanza. In Francia il macronismo è finito. Modello Draghi? Servono i soldi. Conversazione con Paolo Macry, docente emerito di Storia contemporanea alla Federico II

Caso Almasri, tanto rumore per nulla. La lettura di Cassese

Il noto costituzionalista, chiamato dalla trasmissione televisiva “L’aria che tira” a commentare il caso governo-Almasri-opposizione, mostra la sua pacatezza di giurista, tra Dumas a Shakespeare, avvertendo che il “rumore rischia di oscurare altri problemi da affrontare” da parte del governo

Difesa comune? Serve più integrazione. Ora l'Italia è più centrale in Ue. Parla Salini (Ppe)

Per arrivare finalmente a una difesa comune europea occorre che gli Stati membri investano nel bilancio comunitario: senza questo livello di coesione non si riuscirà a raggiungere l’obiettivo. L’Italia può rilanciare la coesione europea sfruttando le buone entrature con l’amministrazione statunitense. Francia e Germania non determineranno più, da sole, le sorti dell’Ue. Colloquio con l’europarlamentare del Ppe, Massimiliano Salini

Italia-Africa un anno dopo. Tappe e obiettivi del Piano Mattei

Nonostante il Piano sia a tutti gli effetti un’iniziativa italiana, Giorgia Meloni da sempre ha osservato che l’appoggio dell’Unione europea e di tutti gli Stati membri è fondamentale per garantire al Piano stesso un maggiore respiro e una interlocuzione produttiva ai fini degli obiettivi da raggiungere

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