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Da dove parte (e dove vuole arrivare) l'asse europeo di Meloni

Mentre le relazioni franco-tedesche stanno affrontando una fase nuova e diversa dall’ultimo quindicennio targato Merkel, una iniziativa politica che tenda a lavorare per costruire un nuovo equilibrio in Ue può avere senso e portare vantaggi. Appunti in vista delle prossime tappe del premier

Governo promosso al varco dei 100 giorni. Per Sacconi ora la sfida è l’Europa

L’ex ministro: “In politica estera sta facendo ottime scelte, individuando le priorità per il nostro Paese. Come la scelta di investire sul Nord Africa con cui confiniamo, in ottica di alleanze energetiche, di loro sviluppo e di governo dei flussi migratori. Il secondo aspetto sul quale Meloni non ha mai avuto tentennamenti è il posizionamento sul conflitto in Ucraina”

Adozioni e natalità, lettera aperta al governo. Firmata Tivelli e Parsi

Di Luigi Tivelli e Maria Rita Parsi

Speriamo che il nuovo esecutivo assuma una linea ferma e dia indicazioni precise sul valore delle adozioni dei minori e sul fatto che si tratta non soltanto di un nobile intento ma di una necessità. La lettera aperta di Maria Rita Parsi, psicopedagogista, psicoterapeuta, scrittrice, già membro al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo e Luigi Tivelli, consigliere parlamentare e giurista, genitore adottivo

Cara Segre, la musica aiuta a non dimenticare

Di Giorgio Girelli

La lettera a Liliana Segre di Giorgio Girelli, presidente Emerito del Conservatorio Statale Rossini, in risposta alle parole della senatrice sulla memoria dell’Olocausto che rischia di svanire. Ma ci sono giovani che ancora riescono a “sentire” l’infamia di quegli anni

Perché il Pd (non) è più un partito plurale. Scrive Merlo

Il nuovo Pd, come lo definiscono i capi e i dirigenti delle infinite correnti di quel partito, finalmente punta a diventare il partito della sinistra italiana. O meglio, il partito che si candida ad essere l’interprete esclusivo del tradizionale e storico filone della sinistra italiana. Il commento di Giorgio Merlo

O centro o sinistra. Per Tronti il Pd deve scegliere da che parte stare

Di Giulia Gigante

Il Pd ha molta strada da fare per riconquistare il popolo perduto secondo Mario Tronti, filosofo e padre dell’operaismo italiano. La fusione a freddo delle due anime (ex e post-comunisti con ex e post-democristiani) non poteva funzionare, e ha lasciato campo libero a una lunga fase demagogica e di anti-politica

Il whistleblowing in Italia. Come attuare le nuove regole

L’entrata in vigore di questa norma riporta all’attenzione la necessità che le organizzazioni si dotino di quello che nella definizione anglosassone è il Chief Corporate Social Performance and Ombuds Officer (CCSP). Il commento di Anna Zanardi, International board advisor and change consultant

Sanremo-Zelensky, strategia dell'astensione e cultura della resa

Di Giuseppe De Tomaso

L’indifferenza e l’insofferenza nei confronti di Zelensky: fa proseliti l’atteggiamento pilatesco giustamente denunciato, invece, nella vicenda di Messina Denaro. Il commento di Giuseppe De Tomaso

Zelensky a Sanremo non serve all’Ucraina ma all’Italia. Scrive Sisci

Serve agli italiani per sentire che la realtà dell’invasione di Putin li tocca direttamente, che dalle sorti della guerra in Ucraina, e da quello che l’Italia farà per sé e per gli altri a cominciare dai prossimi giorni, dipenderà il destino del Paese nei prossimi anni

Vi spiego il voto degli italiani dal '46 a oggi. Parla Risso (Ipsos)

Un saggio che traccia una panoramica delle dinamiche e degli esiti elettorali dal 1946 al 2018. Una corposa raccolta di numeri e un’analisi approfondita degli orientamenti politici degli italiani a cavallo delle fasi storiche del Paese. I politologi Ignazi e Wellhofer e il direttore scientifico di Iposos: “Chi nel 1987 votava Dc, per il 50% nel 2018 ha votato un partito di centrodestra. Chi invece votava Pci negli anni ’80, per il 62% è rimasto nell’alveo del centrodestra”

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