Le sfide per Meloni e Fratelli d’Italia saranno tante, a cominciare dal caro bollette e dalla finanziaria, ma anche dai punti programmatici su riforme, immigrazione e posizione sulla Russia e l’Ucraina. Ecco cosa prevede il partito per questi punti
Politica
Ragioni e prospettive del risultato elettorale
Il centrosinistra, sconfitto perché disunito e centrato sui diritti civili, deve trovare un’identità politica e culturale. Il centrodestra, vincente perché coeso e attento a temi socioeconomici, deve dimostrare di saper governare. L’analisi di Nazzareno Pietroni
Nel governo Meloni ci saranno sorprese. E Salvini... Parla Rotondi
Il neo deputato di Avellino: “Quelle di Meloni sono doti fondamentali in una azione di governo, e sicuramente si parte con le migliori premesse”. E sul centrosinistra: “Magari la sinistra deciderà di fare la sinistra, fortificando un’identità laburista senza manovre di palazzo”
Il Pd ha ignorato il Mezzogiorno. La mappa elettorale di Viesti
“Il Partito democratico ha delle responsabilità colossali nell’applicazione distorta del federalismo fiscale, che è alla base della scarsa capacità dei Comuni di fornire servizi ai cittadini”. Intervista all’economista e scrittore
Una internazionale democristiana per il futuro dei Popolari. Scrive Chiapello
Una Agenda Popolare chiara si deve basare su un confronto culturale con gli amici popolari e democristiani europei e dell’internazionale democristiana e di centro, perché la politica europea ed estera torna centrale. Ma serve anche il coraggio di essere all’opposizione dello stato delle cose, sapendosi rimettere in campo come elemento di contraddizione per tanti cattolici in politica
La Costituzione sarà pure vecchia, ma per riformarla servono esperti
Per riformare la Costituzione, davanti a un parlamento composto principalmente da persone nominate dai leader dei partiti, andrebbe votata una Assemblea per la revisione costituzionale, composta da esperti in materia e in grado di affrontare anche la questione del semipresidenzialismo. La proposta di Luigi Tivelli, già consigliere parlamentare
Le ragioni per cui Salvini potrebbe non toccar palla in politica estera
Al centro delle domande sul percorso europeista e atlantista annunciata da Meloni ci sono i suoi alleati, in primis il leader della Lega. Che però ha troppe gatte da pelare nel suo partito e nella sua coalizione per lanciarsi in campagne su temi internazionali. E, mai dimenticarlo, non riuscì a rimuovere le sanzioni alla Russia neanche quando fu vicepremier del Conte I
I messaggi d'addio al Parlamento di chi non è stato rieletto
Di Maio, Fiano, Sensi, Cirinnà, Paragone sono solo alcuni dei nomi che non sono stati riconfermati questo 25 settembre. Ma gli addii non arrivano solo per le opposizioni: uno su tutti il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi, non eletto dopo 35 anni in Parlamento. Ma non se ne dispiace troppo…
Alla ricerca di una legislatura di pacificazione. Anche in Europa
Non è il caso di consegnare alle ricerche e ai libri degli storici le analisi, e le polemiche, su fascismo-antifascismo e su comunismo-anticomunismo e di concentrarsi, invece, sui temi e problemi che più assillano gli italiani? Circa vent’anni fa un leader dell’ex Partito comunista italiano, Massimo D’Alema, fu ministro degli Affari Esteri e Presidente del Consiglio. Non si ricordano allora polemiche personalistiche analoghe a quelle delle ultime settimane. Il commento di Giuseppe Pennisi
Consigli non richiesti a Meloni sulla lotta al clientelismo. Scrive Mayer
La leader di Fratelli d’Italia dovrebbe avviare una rivoluzione copernicana a partire dalle nomine e dalla trasparenza delle forniture pubbliche. Altrimenti la logica sarà sempre la stessa: tutto cambia perché nulla cambi