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Meloni? Promossa. L’analisi (ponderata) di Beppe Pisanu

L’ex ministro democristiano: “Meloni sta consolidando la sua leadership con la costruzione di un moderno partito conservatore di tipo europeo e a suo modo europeista. Saprà tenere la barra del governo dritta”

Una nuova sinistra delle libertà. Il manifesto di Mayer e Fargion

Di Marco Mayer e Valeria Fargion

Il trasformismo di Conte ripropone una area di matrice catto-comunista che ha fatto il suo tempo. Sul fronte opposto, il Terzo Polo cerca di ricreare un centro moderato capace di interloquire con la destra conservatrice di Meloni. In questo scenario e rispetto alle forze reazionarie e della conservazione oggi in campo è necessario costruire un nuovo progetto a sinistra

Una casa europea per i liberali italiani. L'auspicio di Cangini

Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa politica europea che più gli è consona. L’Alde, il gruppo liberale dell’Europarlamento

Accanimento correntizio. Pasquino svela cosa c'è dietro il dibattito sull'identità del Pd

L’identità di un partito riformista non comincia dal buongoverno, come pensa qualche presunto politologo di strada, ma dalla visione e dalle proposte con le quali arriva al governo. Il commento di Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica e socio dell’Accademica dei Lincei

Gas, idrogeno e riforma dei Trattati. Il cammino dell'Ue secondo Ferrandino (IV)

“L’obiettivo deve essere la decarbonizzazione. La strategia per l’idrogeno mi sembra un’ottima base di partenza”. Intervista a Giuseppe Ferrandino, europarlamentare del Terzo Polo, sui temi aperti in Europa

La mossa (naturale) di Nardella e le sfide di Bonaccini. Parla Pombeni

Il politologo: “Bonaccini penso possa ricondurre il Pd all’essere un partito che trova la sua legittimazione nel buon governo in nome dell’interesse collettivo. Schlein si muove per assiomi. Da Orlando e Bettini rigurgiti massimalisti. Il futuro naturale di Calenda e Renzi? Essere la stampella centrista della sinistra”

Ucraina e non solo. Il parlamento si muova unito, dice Calovini (FdI)

Dopo le mozioni sulle armi, ora riconoscimento dell’Holodomor come genocidio e Iran: convergenze con Pd e Azione-Italia viva sono possibili, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri della Camera

Intellettuali e politica, quante resistenze sulle riforme liberali. Scrive De Tomaso

Di Giuseppe De Tomaso

Se la Gran Bretagna venne svegliata dalle politiche thatcheriane, l’Italia si ritrovò migliorata grazie alle riforme liberalizzatrici targate Nino Andreatta (1928-2007), per citare il più determinato tra i nostri. Finale. Servirebbe riscoprire la lezione di quegli anni, anche a costo di affrontare la reazione degli intellettuali più recalcitranti. Il commento di Giuseppe De Tomaso

Partiti? Mai più ritornati. Personalismi e politica secondo Mastrapasqua

I personalismi della politica hanno finito per trasferire alla politica stessa la liquidità profetizzata da Bauman in tutta la società contemporanea. Ai valori si sostituiscono i like. Ai dibattiti si preferiscono i diktat. I poteri sono trasferiti alle corporazioni che di volta in volta si ritengono più influenti e più determinanti nel successo della competizione elettorale e nella gestione del potere

lega, centrodestra, Quagliariello

L'occasione per i moderati di contare ancora (ma occhio ai social). Parla Quagliariello

L’iniziativa della fondazione Magna Carta ad Arezzo. Il presidente: “La parte moderata dell’elettorato ha perso quella capacità di determinare l’esito politico di una consultazione, anche in maniera indiretta. Per cui, probabilmente, pensare a un partito, nella accezione tradizionale del termine, non è la via migliore”. E sulla comunicazione: “L’anarchia che si trova sui social esaspera la polarizzazione. E questo sfavorisce i moderati”

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