Skip to main content

Meno Biden e più partigiani. Come cambia l’agenda elettorale del Pd

Calenda cancella l’accordo con i dem, che rimangono con Verdi e Sinistra Italiana, partiti orgogliosamente anti Draghi. Una svolta, comunicativa e non soltanto, che rappresenta una novità per questa campagna elettorale segnata dalle ombre russe sulla caduta del governo

Cultura della memoria e prigione delle idee. Cosa non deve fare il Pd secondo Polillo

Sarà quel che dovrà essere. Ma una cosa è certa fin da ora. Fascismo ed antifascismo non c’entrano minimamente. Quelle parole d’ordine si sono trasformate in una liturgia che mal si adatta al tempo presente. Ed è quindi perfettamente inutile gridare “al lupo”. Il commento di Gianfranco Polillo

Quanti stranieri candideranno le forze politiche italiane?

La questione dell’apporto della componente straniera (e di origine straniera) non è mai stata seriamente considerata a livello politico né sotto il profilo dell’inclusione economica e finanziaria, né della partecipazione sociale e politica e, men che meno, delle pari opportunità. L’analisi di Nadan Petrovic, Università La Sapienza di Roma

I tormenti di Calenda? Nulla rispetto a chi dovrà governare. Scrive Campi

Da Letta che ha l’urgenza di cambiare toni e argomenti di propaganda, a Calenda stesso che ora dovrà capire se correre da solo o con Italia Viva, al centrodestra che guarda la loro campagna elettorale fatta dagli avversari. Tutti i riflessi politici della rottura della coalizione di centrosinistra nell’analisi di Alessandro Campi, politologo e docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Perugia

Un nuovo governo Prodi bis? La storia non si ripete, ma è utile ricordarla

Il Partito democratico si appresta a portare alle urne una coalizione vasta e frastagliata come quella del secondo governo Prodi, che pur aveva fatto il possibile per omologare le differenti culture politiche. Questa volta non c’è un programma di 581 pagine costruito nell’arco di un anno per amalgamare i pensieri e le idee delle varie forze politiche

Calenda, un divorzio doloroso. E sulle nozze con Renzi... Parla D'Alimonte

Anche prima della rottura, “la partita nei collegi uninominali era già difficile. Senza Calenda diventa impossibile: la perdita di Azione per il centrosinistra è un grosso problema”. E Meloni sarà premier? “Dipenderà da quello che diranno Salvini e Berlusconi a Mattarella in caso di vittoria…”

Con questi ingredienti politici, abbiamo perso la ricetta della governabilità?

Letta si trova a mettere in piedi una compagine che va da Calenda a Fratoianni, Meloni che ha un’autostrada davanti (lasciata dai suoi avversari) ha a che fare con due alleati con cui districarsi non sarà facile. Ma l’Italia politica è questa e non resta che augurarci un gigantesco in bocca al lupo. Il mosaico di Fusi

Il Rose Garden di Meloni, premier in pectore su Fox News

Live su Fox News, Giorgia Meloni speaking. La leader di FdI fa le prove da premier sulla rete più vista negli States e presenta il programma di governo. Economia in salsa Reagan, no a tasse e burocrazia, sostegno incondizionato all’Ucraina e stop al gas russo. Pizzino anche agli alleati?

Forza Italia? Il centro del centrodestra. L'agenda economica di Cattaneo

Il responsabile dipartimenti di Forza Italia: “Impallidisco quando sento parlare nei programmi del Pd di una patrimoniale di super tasse su cui agitare il tema della protezione della casa. Noi siamo il centro del centrodestra. È questo un posizionamento politico proprio, pulito, coerente”

L'astensione è al 42% ma la temperatura elettorale salirà. I numeri di Risso (Ipsos)

Il direttore scientifico di Ipsos: “L’astensione riguarda in particolare le fasce più deboli della popolazione e i giovani, disinteressati alla politica”. La brevità della campagna elettorale? “Smorza la tensione, ma a settembre il termometro si alzerà”

×

Iscriviti alla newsletter