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Diplomazia, non bandiere. L'accordo di Gaza spiegato da Scurria

Conversazione con il vicecapogruppo al Senato di FdI: “Le piazze pro Pal? Chiedevano una cosa che in realtà il governo stava già facendo in silenzio. La stabilità dell’intera regione mediorientale potrebbe essere garantita proprio da questo nuovo sforzo, nato dalla cooperazione di più Paesi. Meloni? Credibile perché giusta e sincera”

Bene l'accordo di pace, ora vanno estesi gli Accordi di Abramo. Parla Rosato

L’accordo di pace tra Israele e Hamas segna un punto di svolta potenzialmente storico. “Senza Egitto, Turchia e Qatar questo accordo non sarebbe mai stato possibile”, spiega a Formiche.net Ettore Rosato, vicesegretario di Azione. Ora, aggiunge, “gli Accordi di Abramo potranno essere rinvigoriti e ampliati, creando un quadro più stabile per la regione”

Tajani e gli ex democristiani. L'intervento di Merlo

Tajani commenta il voto marchigiano, valdostano e calabrese affermando che il suo partito, Forza Italia, sta diventando l’unico vero partito di centro nella scena politica italiana. Un partito che promuove un progetto politico centrista, riformista e di governo che rifugge da massimalismo e radicalismo. Forza Italia si propone di diventare il punto di riferimento politico ed elettorale del mondo ex democristiano, un mondo dall’aspirazione autenticamente democratica e riformista

Cosa penso del confuso agitarsi al grido di “Free Palestine”. Scrive Polillo

Se qualcuno pensava che gli eventi drammatici della Palestina potessero portare acqua al mulino della sinistra, sarà costretto a ripensarci. Soprattutto a riflettere sulla complessità di una realtà nazionale ed internazionale che non si presta più agli schemi interpretativi di un tempo: che, piaccia o non piaccia, è definitamente tramontato. Il commento di Gianfranco Polillo

Come Pechino adatta la sua influenza nel mondo. Ne parla il China Index

Dal Pakistan alla Cambogia, dall’Africa al Sud America: i dati del China Index 2024 raccontano un’influenza che cresce fuori dall’Europa ma trova resistenze crescenti a Bruxelles, Roma e Bucarest. Il 9 ottobre il Senato ospita un incontro dedicato ai casi italiano e rumeno

Il consenso verso i conservatori cresce. Salis? Salvata per un calcolo politico. La versione di Fidanza

“Sicuramente c’è un forte spostamento a destra in gran parte delle nazioni europee”. A Formiche.net, anche nella sua veste di vicepresidente dell’International Democracy Union (IDU), Carlo Fidanza, vicepresidente di Ecr e capo delegazione di FdI al Parlamento europeo, racconta la convention dei conservatori a Manchester, il consenso sempre più capillare dei cittadini e il voto a Strasburgo sull’immunità di Ilaria Salis: “Una pagina tristissima per il Parlamento”

La stanchezza per l'Ucraina e l'emotività per Gaza. I rischi della disinformazione secondo Antinori

Per l’Ucraina si è generata una certa stanchezza nell’audience e il prolungarsi delle ostilità la ha confinato a una dimensione più “da addetti ai lavori”. Al contrario, in Palestina, l’interpretazione prevalente è immediatamente umanitaria. Serve un’educazione più accurata, capace di collocare i conflitti in un contesto storico e geopolitico, per ridurre l’impatto distorsivo dei social. Colloquio con Arije Antinori, professore di criminologia alla Sapienza di Roma e Senior Leading Expert dell’Eu Knowledge Hub on Prevention of Radicalisation

Piazze piene, urne vuote. Perché ha ancora ragione Nenni secondo Merlo

Al di là dell’antico e sempre moderno slogan “piazze piene e urne vuote”di nenniana memoria, forse è arrivato anche il momento per interrogarci – tutti, nessuno escluso – sull’intreccio e il legame, se ancora esiste, tra la piazza e le istituzioni. Tra la protesta e i partiti. E, soprattutto, tra l’umore di segmenti consistenti della pubblica opinione e il relativo comportamento politico ed elettorale dei medesimi segmenti. La riflessione di Giorgio Merlo

Regionali in Calabria. I dolori del campo largo e le conferme del centrodestra

Il voto in Calabria conferma governatore il presidente uscente Roberto Occhiuto, vincitore con il 58% circa contro il 41% di Pasquale Tridico. Affluenza al 43,1%, in leggero calo rispetto alle precedenti elezioni regionali. Ecco tutti i dettagli

 

Vi spiego le scelte di Meloni sulle manifestazioni pro-Gaza. L'analisi di Carone

Mentre i sondaggi mostrano che la maggioranza degli italiani simpatizza per Gaza, la premier mantiene distanza e tono rigido, per rafforzare la credibilità internazionale dell’Italia. Parla più a Bruxelles e Washington che al Paese, sacrificando consenso interno per mostrarsi leader affidabile e atlantica. In un contesto di forza domestica e opposizioni deboli, può permettersi di privilegiare la scena esterna, anche se la mobilitazione civile resta un segnale politico da non ignorare. L’analisi di Martina Carone

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