Proprio adesso che ce ne sarebbe estremo bisogno visto che si affaccia una nuova proposta di grande spessore, il partito che ancora oggi è di maggioranza relativa in Parlamento diventa afasico, ondeggiante, incapace di risolvere i propri conflitti, e sceglie di scaricarli sulla collettività
Politica
Draghi, il relativismo e le riserve dello Stato
Il presidente Draghi proviene da due settori della riserva dello Stato: il mondo universitario e quello dei dirigenti apicali. Sa che gran parte del suo successo sarà dovuto all’opera di questi grand commis de l’état e sa che solo creando con loro, anche personalmente, un forte spirito di squadra istituzionale e una solida complicità nel far bene si potranno contenere gli inevitabili tentativi di deviare nella prassi dagli obiettivi strategici e dagli indirizzi decisi dal presidente. L’analisi di Claudio Zucchelli, presidente aggiunto onorario del Consiglio di Stato
Salvini's League European shift lands in Brussels
League MEPs are holding true to their party’s shift towards Europeanism and moderation, as they voted in favour of Europe’s recovery plan for the first time and began distancing themselves from their fellow nationalist MEPs. Will they prove themselves worthy of entering the European party of moderate conservatives?
Quale geopolitica per Draghi? L’analisi di Lucio Caracciolo
Atlantista di ferro, amico di Berlino e Parigi, Mario Draghi è l’uomo giusto per rimettere l’Italia in pole-position nella Nato. La svolta filocinese si è già arenata, si allenterà ancora di più. Lucio Caracciolo, direttore e fondatore di Limes, spiega la ricetta Draghi per la politica estera italiana
Per Castagnetti, Marini era il più preparato. E Draghi ci traghetterà fuori dalla crisi
“Ci eravamo sentiti pochi giorni fa. Entrambi avevamo stima per Draghi, che si è misurato con i veri poteri forti, dalla Germania in giù, ed è sicuramente in grado di tenere testa ai partiti italiani”. Pierluigi Castagnetti ricorda l’amicizia, la passione politica e le battaglie di Franco Marini
Salvini incontra Draghi e chiede più Europa. La svolta è compiuta
Il voto a favore del Recovery Plan in Ue che spacca i sovranisti. Il manifesto “europeista” all’uscita dalle consultazioni con Draghi. La svolta della Lega e di Matteo Salvini è (quasi) compiuta. L’analisi di Filippo Salone, public affairs manager Fondazione Prioritalia, già autore di “Il fenomeno leghista, perché nasce, perché si afferma” (Rubbettino editore)
Il governatore Draghi detta il programma al Draghi premier. Il punto di Mastrapasqua
Nelle sue ultime considerazioni finali da Governatore di Banca d’Italia (2011), Draghi aveva scritto un “programma politico” ideale fatto di taglio alle tasse, più concorrenza (anche nei servizi pubblici) e meno spesa pubblica (se serve, decurtando gli stipendi). Ne fa un’attenta analisi Antonio Mastrapasqua, manager d’azienda ed ex presidente Inps
Berlusconi e Draghi, 27 anni di rapporti in un colpo di gomito. Il video
Il rapporto tra Silvio Berlusconi e Mario Draghi è antico. L’incontro odierno e il colpo di gomito per salutarsi è l’occasione per ripercorrerne le tappe, dal 1994 a oggi
Può il governo Draghi passare da Rousseau? M5S e la democrazia diretta
Io credo molto nella democrazia elettronica, ma penso anche che occorra ancora affinarne tempi e modalità, forse anche con un intervento generale del Legislatore che ne garantisca accesso, partecipazione e sicurezza, per tutti. I dubbi di Alfonso Celotto
Non faceva prediche, ma pratiche. Fioroni ricorda Marini (e parla di Draghi)
L’ex ministro dell’Istruzione e storico esponente della Margherita: “Un uomo che c’era sempre, non solo per le cose politiche. Sognava un Pd plurale. I sindacati? Guardino alla sua capacità di essere al servizio”