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La fissa di Musk per la "X" spiegata nella biografia (ancora inedita) di Isaacson

Mentre il miliardario cambia nome e logo di Twitter in “X”, il biografo di Steve Jobs e Galileo svela alcuni estratti del libro che uscirà a settembre, e che spiegano da dove arriva la fissa per una “super-app” che includa tutti i servizi più comuni. Per due anni, lo scrittore ha seguito l’impreditore in riunioni e viaggi, ha camminato con lui nelle fabbriche e ha trascorso ore a intervistare famiglia, amici, colleghi e avversari

Perché le proposte di revisione normativa degli imballaggi sono ragionevoli

Le proposte avanzate per il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi non sono un “attacco” alla Commissione, bensì pareri per il miglioramento di un testo che ne ha effettivamente bisogno. Il commento di Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta

Come recuperare il ritardo sulla transizione digitale. L'accordo Governo-Regioni

Di Michele Fioroni

Condividere una roadmap per la transizione digitale italiana: per questo il Governo e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome hanno siglato a Perugia, lo scorso 14 luglio, un accordo per rendere più efficace e immediata l’implementazione delle strategie nazionali

Cosa sappiamo dell’impatto della guerra sulla sicurezza alimentare. L'analisi di Caitlin Welsh

Di Caitlin Welsh

L’invasione russa sta aggravando la malnutrizione di milioni di persone e ritarda l’assistenza umanitaria a coloro che soffrono delle peggiori forme di insicurezza alimentare. L’approfondimento di Caitlin Welsh, direttrice del Global food security program presso il Center for international and strategic studies, Csis, sulla rivista Formiche 192

Paura e realtà dell’Intelligenza artificiale secondo Zecchini

Migliori risultati si otterrebbero se governi e imprese si preparassero a finanziare programmi di formazione nelle competenze richieste e facilitassero la transizione del lavoratore. Se, invece, qualcuno decidesse di procedere indipendentemente verso una disciplina rigida dovrebbe essere consapevole delle implicazioni per innovazione, competitività, produttività e prosperità

L’Australia blocca un altro investimento cinese, questa volta tocca al litio

Il comitato per gli investimenti esteri ha detto no alle mire di Pechino su un deposito di terre rare. È un altro segnale che le relazioni commerciali tra i due Paesi devono passare dal vaglio dell’interesse nazionale

La spunta blu e l’eguaglianza. La riflessione di Celotto

La rete ci è tanto piaciuta non soltanto perché è di facile accesso, ma anche perché è nata libera e con l’impressione che nel mondo digitale fossimo davvero tutti uguali. Invece il poter pagare per accedere a una classe di servizi superiore, ci fa capire che anche il mondo digitale finisce per replicare quello reale… Il commento di Alfonso Celotto

Contro l'emergenza climatica è ora di agire adesso. L'opinione di D'Angelis

L’Italia ha tutte le condizioni per difendersi e investire e produrre lavoro nelle infrastrutture e nelle tecnologie più innovative. Sarebbe l’ora di “mettere a terra” le economie green sostenute dai pacchetti finanziari climatici dell’Ue, dal Fit for 55 al Recovery Plan al Green Deal europeo che investono 1000 miliardi di euro in grado di svilupparne 3000, e una quota è nel nostro Pnrr. Il commento di Erasmo D’Angelis

Tecnologia e food diplomacy. La scommessa italiana raccontata dal prof. Riccaboni

Di Angelo Riccaboni

L’agroalimentare è sempre più influenzato dal cambiamento climatico, a sua volta connesso anche alle modalità con cui sono prodotte le derrate. Si tratta di un grande thread dell’attualità, che riguarda tutti e che ci spinge a rendere le produzioni e le imprese del settore sempre più attente all’ambiente e all’equità sociale. In tutto questo l’Italia può cogliere una grande opportunità. L’analisi di Angelo Riccaboni, professore di Economia aziendale presso l’Università degli studi di Siena e presidente della Fondazione Prima di Barcellona

Zero fame, Maurizio Massari spiega perché il vertice di Roma

Di Maurizio Massari

Cosa è cambiato a distanza di due anni dall’ultima riunione? Come possiamo eradicare la fame e la malnutrizione dal mondo quando mancano solo sette anni alla scadenza del 2030 e il loro livello non accenna a migliorare? L’analisi di Maurizio Massari, rappresentante permanente d’Italia alle Nazioni Unite, alla vigilia del vertice internazionale in programma dal 24 al 26 luglio a Roma

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