In Libia potrebbe essere possibile organizzare un referendum costituzionale nel prossimo febbraio. Lo ha detto il numero uno della commissione elettorale, Imed al-Sayeh, considerata una delle poche istituzioni indipendenti nel paese. Ma c'è da superare lo scoglio dei fondi da utilizzare per la logistica e la sicurezza, dopo che nel maggio scorso alcuni kamikaze avevano fatto irruzione nel quartier generale…
Libia
Piano Marshall per il petrolio in Libia. La sfida geopolitica
Chi e come può sbloccare l'impasse in Libia intervenendo nel punto nevralgico della sua economia e, quindi, della sua possibile stabilizzazione istituzionale? Il petrolio e il suo sfruttamento (anche da un punto di vista infrastrutturale) come potenziale nuovo mastice per sanare ferite e ricomporre un quadro il più possibile unitario. Dopo la Conferenza di Palermo, ecco il primo passo compiuto…
Cosa si deciderà al Forum di Barcellona per lo sviluppo del Nord Africa
Tre giorni di meeting e dibattiti, analisi e one-to-one per tessere tele e rinsaldare rapporti che potrebbero tramutarsi in nuove opportunità di business, nella consapevolezza che quei cinque Paesi non sono solo la punta del Nord Africa, ma rappresentano anche la sponda più estrema del “Mezzogiorno d'Europa”. Questi alcuni degli obiettivi del Forum per lo sviluppo aziendale del Nord Africa…
La battaglia sul petrolio nel territorio libico
Una mappa petrolifera della Libia, per scomporre e analizzare la battaglia sul petrolio nel territorio partendo da una cartina dei pozzi e finendo a chi estrae. L'obiettivo, in attesa della conferenza di Palermo del 12 e 13 novembre, è di avere un quadro d'insieme per decrittare forze in campo e players che operano in Libia. QUI LIBIA Per comprendere quale…
Cosa si agita dietro le quinte della conferenza di Palermo sulla Libia. Parla Indelicato
Libia e pace. Un binomio per anni taciuto e che solo da qualche mese riecheggia nella dialettica diplomatica, grazie all’iniziativa dell’Italia di mettere l’uno di fronte all’altro, alla conferenza del 12 e 13 novembre di Palermo, tutti i protagonisti della guerra infinita che dilania quel che rimane della ex Jamahiriya. Generali, Premier di governi che non governano e capi tribù…
Obiettivi e retroscena del progetto in Libia di Bp ed Eni
Mustafa Sanalla, numero uno di Noc, vede all'orizzonte il superamento della media produttiva di greggio di 1 milione di barili al giorno nonostante le sfide della sicurezza locale. IL RUOLO DELLA NOC L'accordo è la prova della fiducia che due delle principali major petrolifere hanno nel Noc e nelle prospettive produttive della Libia, ha detto Sanalla, mettendo l'accento sui riverberi…
La Russia vuol giocare la sua partita in Libia (con l'Italia)?
La Russia potrebbe aver creato due postazioni militari discrete in Libia, una a Tobruk e l’altra a Bengasi. Il controllo delle basi è affidato a un corpo di spedizione acquistato dal contractor Wagner, famoso per essere impegnato in Siria al posto dei soldati regolari e in Ucraina sotto le vesti degli “omini verdi” che invasero la Crimea, e per essere riconducibile al cerchio…
Obiettivi (anche italiani) della conferenza sulla Libia a Palermo
L'ok della Casa Bianca alla conferenza è arrivato anche sul parterre dei partecipanti al vertice sulla Libia organizzato dall'Italia. Il nodo non era solo relativo al bon ton istituzionale, ma verteva anche sui “riverberi” siriani in Libia, sull'opportunità di ricominciare a tessere una tela di relazioni e accordi tra fazioni depurati da protagonismi e veti. E, inoltre, sulla possibilità che…
Così la Cia colpirà il terrorismo libico dal Niger (buon per l’Italia)
La Cia è pronta a espandere la presenza di droni armati in una base nigerina a Dirkou, in mezzo al Sahara, con cui condurre operazioni contro obiettivi dello Stato islamico e di al Qaeda nella fascia meridionale della Libia, dove tra le dune del deserto avvengono spostamenti e attività di contrabbando degli uomini dei gruppi terroristici. La campagna di attacco attraverso…
L'Italia deve dialogare con tutti. Con realismo. Parla Manlio Di Stefano
Gli scontri a Tripoli non si fermano, e mettono in seria difficoltà il designato premier onusiano, Fayez al-Serraj, che subisce il caos interno alla capitale da cui, secondo un piano delle Nazioni Unite vecchio di tre anni, dovrebbe lanciare rappacificazione e riunione nel paese nordafricano. Per fare il punto sulla situazione, capire come può ledere gli interessi dell'Italia e valutare…