L’Italia ha dato prova di stabilità politica, specie se paragonata a quanto accade in Francia o nella stessa Germania. Il sistema politico si è sviluppato in un format maggioritario: con due partiti pivot dei relativi schieramenti. Il che è un bene, ma a condizione che il confronto, anche duro, cessi di essere sul passato, ma abbia il respiro che meritano le inquietudini del futuro. L’analisi di Gianfranco Polillo
Il consenso e la nuova Ue che va a destra. Come si vincono le elezioni secondo Parsi
“La politica estera dell’Ue? Non mi aspetto grandi cambiamenti se resterà centrale il Ppe. Macron? Era un leader carismatico nella prima elezione ma poi si è progressivamente appannato. Nell’emergenza bellica rientrano le politiche industriali”. Conversazione con Vittorio Emanuele Parsi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Francia e Germania mandano le Europee di traverso ai mercati
Francoforte, Parigi e Milano accusano il colpo assestato dall’avanzata delle destre in Europa e anche lo spread si surriscalda un po’. C’è di mezzo anche il ritorno del Patto di stabilità, ma per gli analisti il governo di Giorgia Meloni è in una posizione decisamente migliore dei suoi vicini di casa
Germania, così centro e destra spingono giù verdi e socialisti
A differenza di altre realtà, i tedeschi sono stati rapidi nel sostituire l’incerta Kramp-Karrembauer (delfina di Merkel) con Merz (vicino al mondo industriale), così da offrire alla Cdu una guida e al tessuto produttivo un punto di riferimento che possa affrontare nodi come la recessione e la transizione non ideologica
Dalla stabilità degli Stati ai grandi dossier internazionali. Le Europee lette dall'Ecfr
Belin, Buras, Puglierin, Simeonova, Torreblanca, Varvelli commentano da Parigi, Varsavia, Berlino, Sofia, Madrid e Roma i risultati delle Europee. I direttori degli uffici del think tank paneuropeo valutano scenari interni ai singoli Paesi e quelli che riguardano la leadership europea
L'astensionismo, la società polverizzata e le parrocchie. La riflessione di Cristiano
L’Italia dove rimangono solo le parrocchie per potersi incontrare e parlare di scuola, o di sanità, la domanda se la nostra democrazia non rischi così di diventare post-democratica credo debba porsela. La riflessione di Riccardo Cristiano
Per Giorgia è scattata l’ora delle decisioni irrevocabili. Scrive Cangini
Se Giorgia Meloni vorrà dare un senso politico ai consensi ottenuti, non potrà far alto che concorrere all’elezione del nuovo presidente della Commissione assieme al Ppe, vero baricentro dell’alleanza, al Partito socialista europeo, ai liberali e a chi vorrà starci. Il commento di Andrea Cangini
Macron sconfitto. Ora la Francia è più instabile e per l'Ue è un problema. Parla Darnis
Il partito del presidente francese si ferma al 15%, mentre il Rassemblement National super la soglia del 30. Un’affermazione robusta, che induce Macron a sciogliere le camere e a convocare nuove elezioni a fine giugno. Questo potrà portare a una difficile coabitazione. Ora il Paese agli occhi dell’Europa si presenta come instabile e l’esempio del Rn sarà un traino per altri partiti di destra in Ue. Conversazione con il politologo Jean-Pierre Darnis
Da Meloni a Schlein e Conte, tutti gli scenari dell'onda lunga delle Europee
Entusiasmi, rivincite, delusioni, rimpianti, incertezze: per leader e partiti è iniziata la radiografia dei risultati elettorali delle Europee. Un voto condizionato dall’altissima astensione che per la prima volta ha superato il numero dei votanti. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Chi corre e chi no. Le europee negli altri Paesi
In Francia RN doppia i macroniani, in Germania gli eredi di Merkel tornano in auge dopo la parentesi di socialisti e verdi, in Spagna un quasi referendum sulle scelte separatiste di Sanchez. Una scheda sui nastri di partenza delle euro urne