Skip to main content

Perché l'Italia e l'Europa non possono non essere filo-francesi in Mali

Non più solo Mali, l’incendio si estende e tocca l’Algeria, il sud della Libia, sfiora il Marocco e la Tunisia. L’intervento francese non ha niente a che vedere con il colonial­ismo, anche per­ché c’è stata una richi­esta esplicita di inter­vento da parte dei gov­erni africani, lo ha riconosci­uto anche Andrea Ric­cardi che con la diplo­mazia par­al­lela della Comu­nità di Sant’Egidio,…

Ecco i tagli in arrivo al bilancio dell'Ue

Nuovi tagli al prossimo quadro finanziario pluriennale dell'Ue sono allo studio del Consiglio europeo. In vista del vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi dell'Unione europea in programma a Bruxelles il 7 e l'8 febbraio, il gabinetto di Herman Van Rompuy è al lavoro per mettere a punto la bozza da presentare ai leader europei. A quanto…

Europa maestra nel castrare la crescita. Impariamo invece dall'America

Su Voxeu, un articolo di Paolo Manasse illustra in modo molto efficace tutti gli errori capitali compiuti in Eurozona nella gestione della crisi, ma soprattutto giunge alla conclusione che le forze alla base della divergenza intracomunitaria sono non solo ancora all’opera, ma stanno pure rafforzandosi. Manasse confronta Stati Uniti (l’antico epicentro della crisi) con Eurozona (il nuovo e più potente epicentro di  una crisi in…

Ue, Usa e Giappone: l’orso, il cavallo e il somaro

Due notizie che ormai non lo sono neanche più. Ieri il presidente delle Fed Bernanke ha ripetuto di non aver nessuna intenzione di abbandonare le misure non convenzionali adottate per sostenere la ripresa americana, aggiungendo che “c’è molto da fare”. Evidentemente gli 85 miliardi di dollari al mese (fra acquisto di obbligazioni garantite dal mattone e di bond pubblici) che…

Che strano: nessuno parla più di debito, pareggio di bilancio e Fiscal Compact

Pubblichiamo grazie all'autorizzazione dell'editore e dell'autore il commento di Roberto Sommella comparso oggi sul quotidiano MF/Milano Finanza. Ci sono tre contatori che nonostante la crisi in Italia non smettono di girare: il debito pubblico, la pressione fiscale e l'onere per la partecipazione ai vari fondi salva-Stati. Se per la questione fiscale occorrerà capire che cosa vogliano fare davvero su questa…

220% di debito su Pil. Il biglietto da visita del Giappone

Tokyo si avventura nella fantascienza pura. Con l’annuncio del nuovo primo ministro giapponese, intende aumentare la spesa pubblica con progetti infrastrutturali. Di quanto? Un Pil di 490000 miliardi di yen. Una manovra di 10300 miliardi di spesa pubblica in più, circa il 2% di Pil di spesa in più. Annunciata dal nuovo leader, Abe, che dichiara che il Pil aumenterà…

Che cosa si sta preparando nelle cucine di Bruxelles

Pubblichiamo un estratto della newsletter congiunturale dell'ufficio studi di Mps In area euro la sessione odierna si è aperta con listini azionari in rialzo sulla scia del buon andamento dei listini asiatici che hanno risentito delle notizie provenienti dalla Cina. Sul fronte tassi invece si sta assistendo ad un lieve rialzo dello spread italiano che rimane comunque sotto i 260…

Ecco i veri motivi della guerra di Hollande in Mali

Fermare l'avanzata islamista. Difendere l'incolumità dei francesi presenti nel Mali. Proteggere gli interessi strategici di Parigi, tra cui innanzitutto l'uranio presente in gran quantità nella regione indispensabile al funzionamento del nucleare civile del Paese transalpino. Questi i motivi  che venerdi hanno spinto François Hollande a rompere gli indugi e a impegnare, per ora in solitudine, la Francia in una operazione bellica che ha nella rapidità…

Il record dello yuan sul dollaro

Il renminbi cinese ha raggiunto il livello più alto sul dollaro degli ultimi otto mesi, secondo i dati del China Foreign Exchange Trading System. La parità centrale dello yuan sulla moneta verde è stata fissata a 6.2793 superando il record di 6,2721 raggiunto lo scorso 4 maggio. Ad aprile dell'anno passato Pechino aveva ampliato all'1 per cento la banda di…

La lezione per l'Europa dell'accordo fra Google e Antitrust Usa

Al termine di un’indagine di un anno e mezzo, volta a verificare – attraverso l’analisi di oltre nove milioni di pagine web – se Google avesse abusato della propria posizione nel campo della ricerca online, la Federal Trade Commission statunitense ha annunciato che non intende procedere in sede giudiziaria contro l’azienda di Mountain View, riconoscendo con formulazione inequivocabile che «l’evidenza…

×

Iscriviti alla newsletter