Non solo la televisione dove interviene spesso ma rigorosamente senza avversari, eccetto la partecipazione di ieri sera al confronto di Sky. Per conoscere davvero Virgina Raggi – e capire cosa intenda fare laddove venisse eletta sindaco di Roma – lo strumento migliore da utilizzare è Facebook, il social network fondato da Mark Zuckerberg divenuto ancor più importante in questa campagna elettorale in cui i candidati si sono sfidati soprattutto a colpi di like e di video in diretta. Una via in fondo abbastanza naturale per un partito come il Movimento 5 Stelle il cui fondatore Gianroberto Casaleggio ha teorizzato la democrazia diretta e la rivoluzione attraverso internet.
LA RACCOLTA DI FONDI
Scorrendo il profilo della candidata sindaco, emerge subito come il messaggio in assoluto ribadito più volte – per esigenze concrete di finanziamento ma anche per ragioni di comunicazione – riguardi la raccolta di fondi economici per sostenere l’attività del movimento. “Noi non prendiamo finanziamenti pubblici e non siamo sostenuti dalle lobby”, afferma Raggi in uno dei tanti video pubblicati negli ultimi giorni. Un obiettivo che i cinquestelle stanno perseguendo anche con un’altra iniziativa: le cene di autofinanziamento in cui sono gli stessi esponenti grillini a servire a tavola i cittadini. Attività di raccolta dei fondi a cui stanno partecipando anche altri pentastellati, come ad esempio l’eurodeputato Fabio Massimo Castaldo, chiamato inoltre a far parte del minidirettorio romano insieme a Roberta Lombardi, Paola Taverna e Gianluca Perilli.
DI BATTISTA E I RAPPRESENTANTI DI LISTA
Non manca, ovviamente, qualche post del deputato e membro del direttorio pentastellato Alessandro Di Battista di cui Raggi è considerata una delle persone più strette e fidate. Ricorrenti anche gli inviti rivolti ai cittadini a diventare rappresentanti di lista del movimento nel corso delle operazioni di voto. “Vigila sul buon andamento delle votazioni e sul corretto svolgimento dello spoglio“, scrive la pentastellata in un post in cui aggiunge anche il link al quale poter partecipare.
LA MOBILITA’ SECONDO RAGGI
Tra gli argomenti rilanciati con più continuità c’è anche il programma cinquestelle in materia di mobilità e trasporti (consultabile sinteticamente a questo link). A proposito dell’Atac – l’azienda capitolina dei trasporti – Raggi propone di riconvertire “il personale amministrativo” in “personale operativo e di controllo“, anche per mettere un freno all’evasione tariffaria da record. La candidata grillina vuole poi restituire alla competenza diretta di Atac funzioni e servizi nel corso del tempo esternalizzati e dati in gestione ai privati. Più vaga la sua proposta sull’aspetto infrastrutture, a proposito delle quali, ad esempio, non si pronuncia esplicitamente su cosa voglia fare sulla metro C, se continuare i lavori ed eventualmente fino a che punto. Da questo punto di vista, Raggi promette “nuovi investimenti soprattutto sul ferro leggero di superficie e per la manutenzione dell’esistente“. Le altre tre priorità sono “corsie preferenziali protette“, “semafori intelligenti” e nuove “piste ciclabili“.
LA QUESTIONE RIFIUTI
Altro tema centrale su cui il prossimo sindaco dovrà intervenire sono i rifiuti il cui sistema di gestione e smaltimento è caratterizzato da lacune ed inefficienze, come si intuisce chiaramente dal degrado delle strade. “Riduzione”, “riutilizzo” e “riciclo” sono le tre parole chiave utilizzate da Raggi, che propone un sistema di tassazione progressivo nel quale paghi di meno chi ricicla di più. La candidata pentastellata punta, inoltre, ad incentivare la raccolta porta a porta e a realizzare isole ecologiche in ogni municipio della città. Tra le proposte formulate – e messe nero su bianco – c’è anche quella di incentivare l’uso di pannolini riutilizzabili, su cui hanno ironizzato i suoi avversari nelle ultime settimane. La priorità fondamentale però è l’efficientamento di Ama, per la quale – tra le novità – Raggi propone la realizzazione di impianti per smaltire il multimateriale frutto della raccolta differenziata e il ripristino della figura degli agenti accertatori per garantire il pagamento della tariffa da parte soprattutto dei grandi clienti.
PER IL RECUPERO DEL TERRITORIO
Spazio sul profilo facebook di Raggi anche al tema del recupero del territorio, con riferimento al quale la candidata pentastellata affronta un argomento poco trattato dagli altri candidati sindaco ma in realtà molto importante per la città: i continui allagamenti che si ripetono a Roma – soprattutto in alcune aree, come quelle di Settebagni e dell’Infernetto – al verificarsi anche di semplici temporali. Il cuore del problema, secondo Raggi, è da individuarsi nel fatto che troppi enti e soggetti pubblici abbiano competenze in materia, con la conseguenza che alla fine non si riesca a superare le difficoltà. A tal proposito scrive: “La gestione dei sistemi di protezione e drenaggio urbano è di competenza del Comune solo per una minima parte, mentre il grande delle responsabilità in materia idrogeologica è posto a carico di enti diversi. Ciò comporta ovviamente grandi difficoltà di coordinamento, e la mancanza di una gestione univoca impedisce di fatto,la possibilità di affrontare con efficacia le problematiche idrogeologiche del territorio romano”. La proposta è quindi quella di creare una cabina di regia che raccolga tutti i soggetti competenti ma coordinata e guidata dal Campidoglio, in modo da mappare con precisioni le situazioni di emergenza e intervenire.
LA RIORGANIZZAZIONE DELLA MUNICIPALE
Governare Roma vuol dire anche guidare la macchina dei dipendenti comunali, tra i quali rientrano pure gli oltre seimila vigili urbani della città. Un corpo in grado di far sentire pesantemente la sua voce in città, come accaduto ad esempio con Ignazio Marino, il cui scontro con la municipale finì con il determinare la maxi assenza per malattia in occasione del capodanno 2015. Da questo punto di vista Raggi dichiara comunque di voler intervenire: “La percezione non buona da parte dei cittadini riguardo l’efficienza della Polizia Locale trova riscontro nelle lacune organizzative dello stesso. Per sanare queste inefficienze non è più rinviabile una riorganizzazione del Corpo che provveda ad eliminare duplicazioni di strutture e frammentazione di competenze“.
LE POLITICHE SOCIALI
In questo settore, l’idea cardine di Raggi consiste nel chiedere al governo “l’esclusione dal patto di stabilità degli investimenti riconducibili alle politiche sociali“. Una proposta, dunque, che inevitabilmente in caso di vittoria porterà la candidata pentastellata a doversi confrontare con Matteo Renzi e la sua squadra di ministri. Come è noto però,iI rapporti tra il premier e il movimento di Beppe Grillo sono quelli che sono. Come riusciranno a dialogare per il bene di Roma laddove Raggi dovesse vincere?
I NUOVI ASSESSORATI
Con un intervento sul sito di Grillo, Raggi ha annunciato quale sarà – nell’ipotesi di vittoria – la struttura della sua giunta. 10 assessorati in totale, compreso uno definito “a tempo” per “la riorganizzazione delle partecipate“. Il suo ruolo dell’assessore sarà quello di intervenire sulle 80 società del Campidoglio, per capire quali confermare, quali tagliare e quali riorganizzare. A tempo perché – scrive la candidata grillina – “nel più breve tempo possibile dobbiamo raggiungere l’obiettivo di razionalizzare le partecipate e quindi questo assessorato, di conseguenza, sarà chiuso e cesserà la sua funzione“. Si segnala poi che nella struttura proposta dai cinquestelle l’accorpamento degli assessorati al bilancio e alla casa e di quelli ai lavori pubblici e all’urbanistica. Nascono infine l’assessorato alla qualità della vita e quello ai diritti delle persone: nomi nuovi per indicare l’esercizio di funzioni per legge attribuite ai comuni.
LO SPECIALE DI FORMICHE.NET SULLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE CITTA’ PER CITTA’:
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