L’ex gruppo Ilva è la madre di tutte le questioni industriali irrisolte nel nostro Paese alla cui soluzione è necessario imprimere una vero cambio di passo. Ma altri temi di politica industriale urgono e non danno respiro all’Esecutivo
Federico Pirro
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Stellantis ma non solo. Il prof. Pirro spiega perché il Sud è vivo
Le regioni meridionali non sono affatto alle soglie della desertificazione industriale come hanno ripetuto spesso negli ultimi anni i ricercatori della Svimez. La fabbrica Stellantis a Termoli lo dimostra. Il commento di Federico Pirro, docente all’Università di Bari
L'Ilva non si spegne, ora il governo passi ai fatti. Scrive Pirro
Senza entrare nel merito di quanto deciso dal supremo organo della giustizia amministrativa è bene concentrarsi ora su quanto ha giustamente sottolineato il ministro Giorgetti: procedere speditamente al piano di riassetto tecnologico dello stabilimento tarantino, in linea con quanto previsto con il Pnrr. Il commento di Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria all’Università di Bari
Capire il futuro dell'industria nel Mezzogiorno studiando la sua storia. Nasce il Cesdim
Nel Sud non esisteva un archivio che raccoglie la storia di industrie e imprenditori presenti in tutti i suoi territori. Ora è stato istituito presso l’Università degli studi di Bari Aldo Moro il Cesdim, per ricostruire tali processi con rigore scientifico e per condurre analisi sulle dinamiche industriali nel presente. Ne racconta la genesi il professor Federico Pirro
L'Ilva, i Riva e una sentenza un po' paradossale. Scrive Pirro
Potremmo sbagliarci, ma con la sentenza odierna c’è qualcosa per certi aspetti paradossale nell’intera vicenda Ilva? Un bene cioè ancora posseduto da una procedura pubblica verrebbe confiscato e acquisito al patrimonio statale da una sentenza di uno degli organi dello Stato. Il commento di Federico Pirro, docente all’Università di Bari
Vi spiego il valore strategico dello Stato nell'ex Ilva. Scrive Pirro
Non si comprende perché lo Stato francese, tramite una sua società, possa essere azionista sia pure di minoranza del neonato gruppo automobilistico Stellantis, o un Land tedesco come la Baviera azionista della Volkswagen, e in Italia invece il capitale pubblico non possa tornare a controllare insieme ad un privato una grande holding della siderurgia come l’ex Ilva. L’analisi di Federico Pirro, Università di Bari
Chiudere l'Ilva sarebbe un danno enorme (allo Stato). Cosa farà il nuovo governo
Un danno irreparabile arrecato ad un bene tuttora pubblico, come la chiusura dell’Ilva a colpi di ordinanze del sindaco di Taranto, potrebbe indurre la Procura della Corte dei Conti ad intervenire contro coloro che determinassero quel danno. Federico Pirro, professore di Storia dell’industria all’Università di Bari, commenta la decisione del Consiglio di Stato sull’acciaieria
Ilva e acciaio verde. A chi spetta la politica industriale in Italia?
Lo spegnimento dell’area a caldo in tempi tecnici incompatibili con la salvaguardia degli impianti provocherebbe un danno devastante per le sue imponenti apparecchiature e segnerebbero di fatto la paralisi produttiva dell’intero siderurgico. Ma questo i giudici lo sanno?
Ilva? Migliorare ma non chiudere. La transizione difficile
Sessanta giorni per chiudere area a caldo dello stabilimento Arcelor Mittal secondo la sentenza del Tar di Lecce. Appena insediato il governo Draghi si troverà a gestire il primo grande problema di politica industriale del Paese. Ecco tutti i nodi da sciogliere nell’analisi di Federico Pirro, Università di Bari
Mezzogiorno, bene gli incentivi ma ora serve il salto di qualità. Scrive Pirro
Ben vengano maggiori risorse nazionali e comunitarie destinate a nuovi investimenti e incentivi, ma se non cambieranno la volontà, il passo e gli obiettivi degli amministratori e degli imprenditori locali, non vi sarà incentivo che (da solo) potrà consentire di colmare il divario del Sud col Nord. L’analisi di Federico Pirro, Università di Bari, sugli obiettivi del Meridione per il prossimo anno