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I dati lo dimostrano: quello del 26 maggio è stato un referendum su Salvini

Tutto ruota intorno a Matteo Salvini. Quelli che il 26 maggio hanno votato per la Lega lo hanno fatto per affermare la loro fede incondizionata (almeno per adesso) nel “Capitano”, chi invece ha scelto gli altri perché spaventato dalla sua inarrestabile ascesa. È una rilevazione di Swg a fotografare l’abilità del Segretario del Carroccio nel conquistare il centro della scena.…

destra

Lega forte, fortissima; governo debole, debolissimo. Siamo messi così

Mentre il M5S rinnova la fiducia (via piattaforma Rousseau) a Luigi Di Maio la Lega sbroglia in 39 minuti la matassa Rixi. Arriva infatti alle 13.04 la notizia della condanna del viceministro che, prontamente, alle 13.40 annuncia le sue dimissioni, accettate da Salvini 3 minuti dopo, cioè alle 13.43. In questo modo il leader della Lega sgombera il campo da…

Salvini, senaldi

Salvini e il richiamo della foresta (a destra)

Quando oggi saranno ufficiali i risultati del Piemonte saremo di fronte alla settima vittoria consecutiva del centrodestra nelle elezioni regionali (Friuli, Trentino, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna), cioè un record di cui non vi è traccia negli anni precedenti per nessuna parte politica. Quindi, se vogliamo passare dalla chiacchiere ai fatti, occorre partire da questo dato per guardare oltre il…

Germania, merkel, crisi, Nord Stream, Germania

Le colpe di Angela Merkel verso l'Europa

Sono le quattro del pomeriggio del 22 novembre 2005 e Angela Merkel presta giuramento per diventare Cancelliere, la prima donna nella storia tedesca ad arrivare al ruolo che pochi anni prima era stato del suo maestro e mentore Helmut Kohl (alla guida del governo per ben 16 anni, dal 1982 al 1998). Giusto il tempo di terminare la cerimonia e…

zingaretti

Zingaretti e il “pasticciaccio brutto” in salsa umbra

Nicola Zingaretti ha interpretato questi mesi da segretario del Pd con garbo ed equilibrio, merce rara di questi tempi. Proprio per questo ha diritto di ricevere un apprezzamento sincero, poiché buonsenso e moderazione sono comunque risorse importanti per governare i processi politici e gli incarichi istituzionali. Va però detto con franchezza che sulla vicenda delle dimissioni (annunciate, poi sospese, poi…

La bomba Strache riguarda anche noi (soprattutto Salvini)

Heinz-Christian Strache lascia il suo incarico di vice primo ministro in Austria e si dimette da leader dell’Fpö a seguito del video (girato nel 2017) in cui si lascia andare ad indecenti (ed illegali) promesse verso una presunta figlia di un oligarca russo. Il video esce oggi con evidente intento di colpire il partito di Strache alla vigilia delle Europee,…

salario minimo

Salario minimo sì, sindacati no. È l’Italia (disorientata) di oggi

Di Maio lo ha scelto come simbolo della “virata leftist” per smarcarsi dalla presa mortale dell’alleato leghista, Zingaretti lo ha utilizzato come arma per sfidare i pentastellati sul terreno dei diritti. È il salario minimo il pomo della discordia nella rincorsa ad occupare la sinistra; e, se si osserva la rilevazione di Swg, si capisce facilmente il perché. Infatti, il…

Salvini

Salvini, Di Maio e il ribaltone (tra loro)

Vedremo cosa succederà dopo il 26 maggio, è tutto sommato inutile parlarne adesso. È però evidente il ribaltamento di posizioni tra Di Maio e Salvini che si è venuto a creare, ribaltamento che non resterà senza conseguenze e che vale la pena approfondire per tentare di fare un credibile “punto nave”. Il ribaltamento è molto semplice da descrivere ed è…

giustizia, campagna elettorale giustizia

L’inchiesta di Milano dimostra che il centrodestra va rifondato

Lasciamo perdere gli aspetti penali che, anche a garanzia degli imputati, andranno stabiliti nelle sedi opportune, senza indulgere in processi a mezzo stampa (come spesso è capitato nella storia d’Italia degli ultimi decenni). Guardiamo invece alla dimensione politica di quanto sta accadendo in Lombardia, cioè la regione più importante d’Italia che vede, ancora una volta, diversi esponenti di centrodestra (e…

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Questa Europa non piace. È ora di capirlo

A una manciata di giorni dall’appuntamento elettorale del 26 maggio viene da chiedersi che fine abbia fatto l’Europa. Tra accuse reciproche di fascismo e richieste di dimissioni incrociate, discutere della reale posta in gioco di questa campagna elettorale è diventato un passatempo capace di appassionare soltanto una ristretta cerchia di “eurocrati” e commentatore politici. Eppure, come fotografato da una rilevazione…

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