Skip to main content

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il cameo di Riccardo Ruggeri apparso su Italia oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi.

Ho letto le analisi fatte dai grandi giornali italiani ed europei del «politicamente corretto», così come quelli delle varie destre, più o meno ottuse, sul referendum svizzero.
Per la prima volta, un referendum svizzero ha avuto un impatto rilevante sul dibattito politico internazionale, mai era successo in passato, vuoi per la volgarità degli euro-americani verso un popolo, secondo loro, costituito da ridicoli utilizzatori di orologi a cucù, vuoi per le reazioni che ha sollevato, che, al contempo, hanno dimostrato la fragilità del modello europeo.

Le analisi dell’establishment hanno assunto connotazioni da bar sport, i termini razzismo e xenofobia sono stati declinati in tutte le salse, il disgusto è uscito a flotti da ogni poro di costoro (mischiato a champagne e foie gras), le frasi fatte si sono sprecate.

LE CHIACCHIERE SENZA I NUMERI

L’intervista a qualche professore svizzero del PLR, disponibile a supportare le loro idee, viene assunta a paradigma dell’ottusità del popolo dei cucù, si ricordano i referendum sui minareti, i manifesti con le pecore o i topi. Curiosamente, invece, nessuno si è posto la domanda ovvia: «Quanti sono gli immigrati-asilanti in Svizzera?» Tutte le chiacchere successive, conoscendo questo dato non avrebbero avuto cittadinanza. La percentuale di stranieri in Svizzera è del 23,3%, di gran lunga la più alta in assoluto dell’Europa. Ancora più rilevante se lo rapportiamo al «consumo» di un territorio vivibile che, in Svizzera, è notoriamente limitato. In Italia siamo al 9%, Germania e UK al primo posto al 12%: la metà della Svizzera.

COME LA METTIAMO?

La logica vorrebbe che gli europei avessero il buon gusto di tacere fino a quando nei rispettivi paesi non passeranno dagli attuali «1 immigrato ogni 10 abitanti» a quello svizzero «1 ogni 4». Eppure dobbiamo ascoltare le volgarità delle élite politiche e sociali dei centro-nord Europa sull’immigrazione (per me il diapason lo raggiunge Martin Schulz, un tedesco che mi ricorda un’altra epoca storica). Le parole sono nobili, ma hanno rimosso le loro orrende banlieue (o i nostri centri di immigrazione-espulsione e periferie cittadine). Si potrebbero fare lunghe analisi sul perché dell’odio delle élite europee verso la Svizzera, personalmente seguo una teoria popolare che meglio lo spiega: gli inetti sono gli individui più predisposti ad essere culturalmente dei miserabili.

CONSIGLI PER GLI AMICI SVIZZERI

Amici svizzeri preparatevi, gli eurocrati non potranno mai accettare la vostra scelta, probabilmente faranno scattare la losca «clausola ghigliottina», salteranno gli accordi bilaterali, ci saranno ostacoli al vostro commercio, scatteranno i dazi, e così via. D’altro canto cosa vi aspettavate, costoro sono i pronipoti dei giacobini e voi, per loro, siete tante Maria Antonietta da ghigliottinare, perché siete «diversi», capaci di ragionare ancora con la vostra testa. Dimenticano costoro che siete un popolo di montanari, di contadini, sapete fare tutti i mestieri, avete il coltellino Victorinox sempre in tasca, non vi spaventate certo per quattro pallidi burocrati che legiferano sul nulla. Siete nel cuore dell’Europa, la parte sana, seppur silenziosa, degli europei sta con voi (certo, molti di noi sono intimiditi dagli euro burocrati ma alle elezioni li puniremo), fate un cenno e vedrete: Russia, Cina, India, il Centro-Sud America saranno ben lieti di collaborare con voi. Non temete queste élite, resistete alla loro violenza psicologica, tanto sono alla frutta.

LA FINE

Da adolescente ho avuto la fortuna di assistere, da una portineria, alla scomparsa degli aristocratici sabaudi (quelli del secondo piano, al civico 9 di piazza Vittorio), sostituiti dagli alto borghesi del partito d’azione (quelli del terzo piano). Ora, dopo 70 anni di sconcezze, spero di assistere alla loro fine. Questi, curiosamente sono terrorizzati dall’altrui contagio, e invece sono loro che contagiano il resto del mondo. Comunque, tranquilli, tutto avverrà di botto, in modo imprevedibile, come fu quando scoppiò la «spagnola». E finalmente toccherà a quelli delle mansarde e della portineria.

Il referendum svizzero, le chiacchiere e una domanda ovvia

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il cameo di Riccardo Ruggeri apparso su Italia oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Ho letto le analisi fatte dai grandi giornali italiani ed europei del «politicamente corretto», così come quelli delle varie destre, più o meno ottuse, sul referendum svizzero. Per la prima volta, un referendum svizzero ha avuto un impatto…

Renzi (quasi) premier vivisezionato da Pizzi. Tutte le foto

La Smart di Matteo Renzi, dopo tanto vagare, arriva a Palazzo Chigi. Ma prima di tagliare l'agognato traguardo, ne ha fatta di strada. Tra presentazioni di libri, incontri di partito, fughe per Roma, il cammino romano del segretario del Pd è stato intenso. Come certificano le fotografie firmate Umberto Pizzi. La fuga di Renzi in Smart I volti della Direzione…

Cina

Germania, Siria e Corea. La rassegna estera

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. Grosse Koalition Lo scandalo pedopornografia scuote la Germania: Merkel caccia il ministro all’Agricoltura perché aveva avvisato i vertici Spd di un’inchiesta su uno dei suoi deputati (Euronews). IMPASSE SIRIANA I delegati di governo…

Come sarà il governo Renzi

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. “Ogni giorno come l’ultimo” Così ha twittato Enrico Letta, salito al Colle ieri alle 13 dove ha consegnato il mandato al Presidente Napolitano. Immediato il via alle consultazioni senza alcun passaggio parlamentare (il comunicato del Quirinale). Si chiuderanno…

Ecco i consigli di Bnl al governo che verrà

Fuori dal tunnel, ma dentro una rotatoria da cui non è semplice uscire. Per l’economia italiana l’attraversamento del tunnel di due recessioni quasi continue è stato lungo. In sei anni il PIL reale è andato indietro di nove punti percentuali. Il volume degli investimenti produttivi si è abbassato di oltre un quarto. Il complesso dei crediti deteriorati è salito a…

Ecco lo stato di salute dell'Europa e dell'Italia

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. L’EUROZONA A SEGNO POSITIVO La ripresa della zona euro batte le aspettative nell’ultimo trimestre del 2013 e si rafforza, trainata da Germania e Francia. Il Pil è cresciuto dello 0,3% su base congiunturale.…

Vi racconto la sfida di Matteo. Parla il renziano Martella

Credibilità, rinnovamento e rischio: ecco il trittico di motivazioni che, secondo il deputato renziano Andrea Martella, uno dei fedelissimi del sindaco di Firenze, lo hanno spinto a scegliere la staffetta con Enrico Letta anziché “urne al buio”. E con l'obiettivo dichiarato di fare la guerra ad ogni conservatorismo, con uno sguardo magari ad una maggioranza allargata. Perché la staffetta e…

Renzi tradisce la rottamazione?

La strada “meno battuta” che porta Matteo Renzi a Palazzo Chigi è disseminata da tante domande. L’operazione “staffetta” con il siluramento di Enrico Letta e l'auto-candidatura per un nuovo governo del segretario Pd lascia perplessi in molti, sia tra i suoi detrattori che tra i suoi fan. Ci si chiede perché il re della rottamazione ha acconsentito a un’operazione di…

Ecco come Draghi ha alleviato le pene dell'euro e dei bond statali

Negli ultimi mesi i contributi in letteratura relativi all’effetto delle misure non convenzionali della Banca Centrale Europea sui mercati finanziari e del credito nell’area dell’Euro si sono moltiplicati. Le evidenze disponibili confermano l’efficacia di tali misure nel mitigare le tensioni verificatesi negli ultimi anni anche se rimane ancora aperto il dibattito sull’entità degli impatti. Quando il processo di intermediazione finanziaria…

Ecco perché la Sec cerca nuovi spioni in Asia

Le nuove norme per premiare e tutelare chi fornisce informazioni di irregolarità e corruzione all'Autorità statunitense per il controllo della borsa potrebbero spingere sempre più fonti asiatiche a collaborare con la Securities and Exchange Commission. A meno che non si tratti di Edward Snowden, Chelsea Manning e altre fonti interne all'Amministrazione e agli apparati di sicurezza, che svelano i segreti…

×

Iscriviti alla newsletter