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Sono tempi difficili per l’Intelligence mondiale che vive un momento senza precedenti nella Storia“. Non usa mezzi termini né elude il cuore della discussione, Marco Minniti (Pd, nella foto), autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica, che intervenendo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri alla presentazione di due nuovi progetti del Comparto di Intelligence – un roadshow nelle università e una nuova veste della rivista Gnosis – si sofferma a parlare del Datagate.

LE RELAZIONI ATLANTICHE
Tutto – spiega il sottosegretario – avviene in un mondo senza più schieramenti definiti, che io definirei quasi apolare, senza punti di riferimento“.
E questo, ritiene Minniti, è un grande tema che deve interrogare le due sponde dell’Atlantico. “Siamo di fronte a un problema che riguarda in primo luogo il rapporto dell’intelligence Usa con l’Europa. Non era mai accaduto che l’Unione europea, con un documento ufficiale, chiedesse al proprio alleato per antonomasia, gli Stati Uniti, di rivedere il perimetro dell’azione dei Servizi. Ed è una questione che, chi come noi, vive sotto il tetto comune della Nato non può sottovalutare, perché di primaria importanza“. Siamo – continua – in un passaggio strettissimo. Ma è evidente che le grandi democrazie non possano eludere il fatto che bisogna ridisegnare l’assetto dell’intelligence, che non può essere una foresta dove tutto è consentito. Credo che il presidente Barack Obama si stia muovendo positivamente in questo senso“.

SICUREZZA VS LIBERTÀ?
Il cuore della vicenda è in ogni caso per il senatore democratico “il rapporto tra sicurezza e privacy o, ancora meglio, libertà“. Coniugarle è difficile o semplicemente impossibile? “Credo – argomenta Minniti – che non siano concetti opposti. Ma non è un percorso semplice. Bisogna agire con trasparenza, correttezza e lealtà, con la valenza che questi termini hanno per il mondo dell’intelligence“. E parlando ancora di una ridefinizione delle regole aggiunge: “La nostra ultima riforma dei Servizila Legge 124 del 2007può essere un modello anche nel dibattito internazionale in corso, perché siamo uno dei pochissimi Paesi, forse l’unico, a dare la presidenza di un comitato di controllo (il Copasir, ndr) all’opposizione e che firmerà a breve un accordo con il Garante per la privacy, su un altro tema cruciale dei prossimi anni, la cybersecurity. Tutto ciò non ha limitato l’attività della nostra intelligence. Quindi riteniamo che la strada da seguire sia questa“.

Datagate e Intelligence, che cosa pensa Minniti

"Sono tempi difficili per l'Intelligence mondiale che vive un momento senza precedenti nella Storia". Non usa mezzi termini né elude il cuore della discussione, Marco Minniti (Pd, nella foto), autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica, che intervenendo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri alla presentazione di due nuovi progetti del Comparto di Intelligence - un roadshow nelle università e…

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