Nel ricordare oggi la caduta del Muro di Berlino riviviamo l’entusiasmo di quell’avvenimento, ma non possiamo dimenticare che le grandi speranze accese nel 1989 e poi con la riunificazione della Germania mostrarono presto le loro fragilità. Sono trascorsi pochi decenni, ma se siamo arrivati a far scoppiare nel cuore dell’Europa una guerra, prima o poi dovremo avere l’onestà di riconoscere che ci sono stati errori di valutazione della situazione di cui stiamo pagando il prezzo. L’analisi di Riccardo Sessa, ambasciatore e presidente della Sioi
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Mattarella in Cina dopo la vittoria di Trump. Fardella spiega perché è importante
La visita del Presidente in Cina punta a sottolineare e rafforzare il dialogo tra i due popoli, dopo la decisione dell’Italia di non rinnovare il memorandum sulla Via della Seta, spiega il professore. Sullo sfondo, l’esito delle elezioni americane e la minaccia di nuovi dazi
Buone notizie! Il ministro delle Finanze tedesco si è dimesso. La versione di Polillo
Lindner ha lavorato contro l’Ue: ha fatto sì che “debito comune” fosse una bestemmia ma ha imposto le modifiche al Patto di stabilità e crescita che oggi rappresentano una vera palla al piede per qualsiasi ipotesi di sviluppo. L’opinione di Gianfranco Polillo
La Germania si riarma, forse. La Zeitenwende alla prova di recessione e crisi politica
Berlino approva una legge per aumentare il reclutamento dei militari e punta a raddoppiare le proprie Forze armate. Mentre l’elezione di Donald Trump riporta in auge i discorsi sulla difesa europea, la Germania fa un ulteriore passo verso il riarmo, per quanto l’instabilità politica ed economica rischi di pregiudicare gli sforzi tedeschi per tornare a contare sul piano militare
Investimenti e sicurezza nazionale. I piani di Trump per il suo Pentagono
Con il ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump riprende il controllo delle Forze armate, ponendosi come promotore di un’agenda ambiziosa nel comparto Difesa. Dalla creazione di nuovi scudi missilistici alla riforma del personale del Pentagono, il Tycoon vuole trasformare la sicurezza americana, espandendo le capacità operative militari
Cosa (non) è successo dalla caduta del Muro di Berlino. Scrive Talò
A 35 anni dalla caduta del Muro, ci troviamo in un mondo diventato multipolare o meglio apolare, caratterizzato da trasformazioni magmatiche, in cui nessuna potenza singola riesce a dominare il sistema internazionale. La storia non solo non ha smesso di esistere ma si è messa a correre. La geopolitica mondiale si è fatta sempre più complessa, e non vediamo emergere i dirigenti politici del cambiamento come è avvenuto in quel 1989. L’analisi di Francesco M. Talò, ambasciatore, già consigliere diplomatico del presidente del Consiglio e rappresentante permanente d’Italia alla Nato
Sinner all'Istituto di Candiolo per il progetto di Intesa Sanpaolo. Il video
Arrivato a Torino da numero 1 al mondo e pronto a scendere in campo all'Inalpi Arena, Jannik Sinner è tornato a visitare, per il secondo anno consecutivo, l’Istituto di Candiolo-IRCCS per promuovere l’iniziativa “Un Ace per la Ricerca” di Intesa Sanpaolo (Host partner delle Nitto ATP Finals) e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Il progetto prevede la donazione,…
Congratulazioni e pragmatismo. Così Putin si dice pronto a collaborare con Trump
Le relativamente tardive congratulazioni di Putin a Trump per la vittoria alle elezioni segnalano l’intenzione di cercare un dialogo col neo-eletto presidente. Che potrebbe avere una visione vicina a quella del Cremlino su temi come l’Ucraina
Il dilemma del 2% alla Difesa. Tra necessità e vincoli di bilancio, l’Italia cerca una soluzione
Di fronte alle crescenti minacce geopolitiche, l’Italia si trova di fronte alla sfida di aumentare il proprio budget per la difesa al 2% del Pil entro il 2028, nonostante le difficoltà finanziarie che il Paese deve affrontare. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha invocato una soluzione che non gravi sui cittadini, e per Mario Draghi è possibile aumentare le spese senza sforare il Patto di stabilità
Europa spettatrice o protagonista? Il futuro dell’autonomia spaziale tra Cina, Russia e Usa
La competizione spaziale globale non solo è un’arena per l’innovazione tecnologica, ma rappresenta anche un terreno di confronto politico e strategico. Mentre Russia e Cina puntano a rafforzare la propria influenza, l’Europa si trova a dover bilanciare ambizioni di autonomia con la dipendenza tecnologica dagli Stati Uniti, soprattutto in assenza di un proprio vettore di lancio competitivo