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I buoni propositi per il nuovo anno tengono occupata già la mente ma per tutti è tempo anche di bilanci. La pellicola si riavvolge velocemente ma i fotogrammi del 2013 appaiono ancora talmente nitidi da fugare ogni dubbio: quello che tra poche ore archivieremo è stato un anno fuori dall’ordinario. Fin dai primi mesi.

DA PAPA FRANCESCO A MANDELA

Era il 13 marzo quando una figura dal potente valore simbolico univa i fedeli di tutto il mondo diffondendo nei mesi a seguire fede, gioia e carità. Ma il mese prima, l’11 febbraio, con un gesto altrettanto coraggioso Papa Benedetto XVI annunciava a sorpresa le sue dimissioni. Eletto dal Conclave, il cardinale argentino Jorge Maria Bergoglio, prendeva il nome di Francesco. 

E se il primo fotogramma dell’anno ritrae l’inusuale incontro di due Papi, l’ultimo si veste a lutto per piangere la morte di Nelson Mandela, l’uomo che più di ogni altro ha rappresentato la lotta contro la discriminazione razziale.

La protesta di aprile in Turchia per chiedere maggiore libertà di espressione al premier Erdogan repressa con violenza, l’arresto a luglio del presidente egiziano Mohamed Morsi, fino agli scontri di piazza che nelle settimane successive registrarono centinaia di morti lasciano però un gusto amaro.
Tra gli auspici per il nuovo anno ribaditi da Papa Francesco, infine, quello che la guerra civile siriana, che continua a infuriare con migliaia di morti e di sfollati, possa cessare.

Ma il 2013 è stato anche l’anno in cui ci siamo sentiti tutti un po’ più spiati, a prescindere se ciò sia vero, verosimile o falso. Complice lo scandalo Datagate detonato a giugno: la talpa Edward Snowden, ex tecnico della National Security Agency, raccontava al Guardian i dettagli del programma di sorveglianza dell’intelligence degli Stati Uniti: centinaia di milioni di cittadini risultarono spiati. Un caso internazionale che non può dirsi ancora concluso.

IL 2013 DELLA POLITICA ITALIANA: BOOM A 5 STELLE, DECADENZA BERLUSCONI E RENZI.

A dura prova la politica italiana di quest’anno ha vissuto momenti dirompenti e ritorni al passato. Per il presidente Letta, come ha detto nella conferenza stampa di fine anno, “il 2013 sarà ricordato come l’anno della svolta generazionale”, inaugurata da Matteo Renzi eletto segretario del Pd e dalla svolta anti berlusconiana di Angelino Alfano con il suo Nuovo Centrodestra. Ma passerà alla storia anche per l’esplosione del Movimento 5 Stelle, per la rielezione alla Presidenza della Repubblica di Giorgio Napolitano, il fallimento di Pierluigi Bersani, i guai giudiziari di Silvio Berlusconi e la sua decadenza.

AFFARI TECH

Nel 2013 la tecnologia ha spiccato il volo. Ma a volare sono stati soprattutto i manager delle grandi aziende a cominciare dal numero uno del colosso delle vendite online Amazon, Jeff Bezos, che ha sfilato dalla tasca 250 milioni di dollari per comprare il Washington Post per finire l’anno con una sfida ambiziosa: consegnare i prodotti in 30 minuti con droni volanti (guarda come in questo video).

Inarrestabile anche la donna manager dell’hitech, Marissa Mayer, che ha proseguito nell’intento di rilanciare Yahoo! a colpi di acquisizioni. Per un colosso che rilancia, un altro, Blackberry, fatica a restare in vita. Prima cambia nome, poi taglia il 40% della forza lavoro e annuncia la messa in vendita per poi fare marcia indietro.

Poi c’è stata la quotazione dell’anno, paragonabile per rilievo solo a quella di Facebook, quella di Twitter che è sbarcata in Borsa sul New York Stock Exchange. A correre a Wall Street vi è stato anche Google: le azioni del colosso di Mountain View hanno toccato quota mille dollari.

I CINQUE VOLTI DEL 2013

Se si volesse racchiudere il 2013 in cinque ritratti il primo spetterebbe a Papa Francesco, personaggio dell’anno secondo la rivista Time.

Un posticino lo avrebbe Edward Snowden, l’ex tecnico della Cia che ha diffuso i documenti relativi a diversi programmi di sorveglianza di massa dei governi di Stati Uniti e Gran Bretagna, facendo scoppiare il caso Datagate.

Commozione ha provocato la vicenda di Malala Yousafzai, la 16enne pakistana candidata al premio Nobel per la Pace divenuta simbolo della lotta per il diritto allo studio delle bambine, negato dai talebani che per questo le hanno sparato, ferendola gravemente.

Aria di cambiamento si è diffusa anche con l’elezione alla presidenza della Repubblica islamica dell’Iran di Hassan Rouhani, candidato moderato, che ha rappresentato una forte cesura rispetto alla presidenza di Ahmadinejad.

Tutto il mondo ha infine atteso l’arrivo dell’ultimo, per età, ritratto del 2013, il principe di Gran Bretagna George Alexander Louis di Cambridge, figlio di William e Kate. Nato il 22 luglio è ora terzo in linea di successione al trono.

LE IMMAGINI PIU’ CURIOSE, GLI IDOLI DELLA MUSICA E DEL CINEMA

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