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Nei primi sei mesi del 2013 la moda riflette in Borsa l’andamento in equilibrio dell’economia globale. Il settore (periodo 1 gennaio – 28 giugno) rallenta la sua corsa in Asia (scende del 4,9% secondo l’indice Pambianco Fashion) e ritrova slancio negli Stati Uniti (+17,6%). L’Europa poi è al palo con un -2,8 per cento. Ma proprio da qui arriva la consolazione per l’Italia che sfodera cinque assi nella manica. Le prime cinque posizioni della classifica per rendimenti tra giugno e gennaio 2013 nel Vecchio Continente sono occupate da aziende italiane. Il lato meno piacevole, è che l’Italia domina anche la parte bassa della classifica, emblema di quell’andamento dicotomico che sta caratterizzando il sistema della moda tricolore. L’analisi, che sarà pubblicata sul prossimo numero di Pambianco Magazine in uscita la prossima settimana, vede al primo posto Safilo rivitalizzata da notizie positive, licenze rinnovate e nuovi accordi come quello siglato con Essilor. Così il gruppo veneto di eyewear ha sfoderato nel primo semestre un +121,2 per cento. Seguono le due ex matricole di Piazza Affari, Salvatore Ferragamo (+45,4%) e Brunello Cucinelli (+42,7%), il big dell’arredo Poltrona Frau (+42,3%) e infine Luxottica a +26,4 per cento. Sul fronte opposto, ovvero nella parte meno felice della classifica, male Antichi Pellettieri (-55,6%), ancora alle prese con il fallimento di Mariella Burani, Stefanel (-36,6%), Geox (-10,3%) e Piquadro (-12,2%) che scontano la forte presenza nel mercato domestico. Ennesima conferma del fatto che l’Italia vola solo se guarda all’estero.

 

Moda in Borsa, in Europa le italiane guidano la classifica

Nei primi sei mesi del 2013 la moda riflette in Borsa l’andamento in equilibrio dell’economia globale. Il settore (periodo 1 gennaio – 28 giugno) rallenta la sua corsa in Asia (scende del 4,9% secondo l’indice Pambianco Fashion) e ritrova slancio negli Stati Uniti (+17,6%). L’Europa poi è al palo con un -2,8 per cento. Ma proprio da qui arriva la…

F35, le scelte e le inutili polemiche

Pubblichiamo un articolo del dossier “Lezione egiziana, Usa in Medio Oriente, F35” di Affari Internazionali. Hanno suscitato un vivace dibattito i contenuti del comunicato stampa della riunione del Consiglio Supremo di Difesa del 3 luglio scorso, a valle della risoluzione approvata dalla Camera il 26 giugno, con la quale, tra l’altro, si vincolava il governo a non procedere con ulteriori…

Renzi pigliatutto. Piace al centro, un po' alla destra e ora pure alla sinistra

Tutti lo cercano e tutti lo vogliono, o quasi. O quanto meno lo ricevono. Le attenzioni su Matteo Renzi stanno diventando spasmodiche. Così l’incontro avuto con la cancelliera Angela Merkel giovedì scorso sta squassando il Pd, con qualche riverbero anche sull’esecutivo. Sarà davvero contento Enrico Letta di questo incontro, slu quale non ha avuto nulla di ridire con Merkel, oppure…

Così il Sud America si prepara ad accogliere Papa Francesco

Il countdown per la Giornata Mondiale della Gioventù è iniziato. Anche nell’Angelus di ieri Papa Francesco ha voluto indirizzare una preghiera a “Nostra Signora de Aparecida, patrona del Brasile, affinché guidi i passi dei partecipanti, e apra i loro cuori ad accogliere la missione che Cristo darà loro”. Tuttavia, alle speranze, ai momenti di intensità spirituale e ai canti di festa,…

Francia, la scure di Fitch su un sofferente Hollande

La Francia è uscita dal circolo dei Paesi virtuosi perdendo venerdì la tripla A da parte dell’agenzia internazionale Fitch. La Corte dei Conti ha avvertito il governo che il deficit rischia di toccare nel 2013 il 4,1% del pil invece del 3,7% calcolato dall'esecutivo. LA REAZIONE DI BRUXELLES La notizia del calo del rating potrebbe avere ripercussioni anche sulla linea…

Ablyazov, il blitz e lo scarica-responsabilità del governo

Nel giro di pochi giorni molti italiani e non pochi giornalisti hanno dovuto fare i conti con un Paese pressocché sconosciuto e una famiglia quasi del tutto ignorata. I contorni da Spy story hanno reso il dossier Kazakhstan più torbido di quanto non lo sia, e lo è molto. L'ignavia e l'incapacità politica e comunicativa di una parte non residuale…

Cosa insegna il caso Kazakhstan

Non sono pochi gli insegnamenti che derivano dal pasticcio kazako e vanno tutti studiati con attenzione. Il primo e fondamentale è come l’Italia si possa permettere ancora meno disinvolture delle altre grandi nazioni sul tema dei diritti umani: questo al fondo è provvidenziale perché essere aiutati ad aprire il cuore - come ha ricordato Papa Francesco sulla questione degli immigrati…

Il bene che c'è nel mondo, tante storie da raccontare

Sulla pagina facebook che ho creato e che gestisco, dedicata alla "sociologia" ho da poco inaugurato una nuova "pratica" che reputo importante. Nel mondo accadono cose terribili, e questo è ampiamente documentato dai giornali, dalle televisioni, dai film, dalle tristi testimonianze di coloro che vivono in condizioni di deprivazione e in contesti di guerra. Tra le numerose storie che si…

Il rassemblement a destra? Già al 6%. Parla il sondaggista Ferrari Nasi

Ad oggi un rassemblement di forze destrose potrebbe essere dato al 6%, ragiona Arnaldo Ferrari Nasi, sociologo e docente di Analisi della Pubblica Opinione presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova, e direttore dello studio sondaggistico Ferrari Nasi & Associati. Che in uno dei suoi ultimi report osserva come su alcune tematiche precise come immigrazione, sicurezza e ripresa, la…

I Calderoli, speriamo siano esemplari in estinzione

  Che fine hanno fatto i tempi in cui all'Italia si riconosceva lo status di "culla della civiltà"? Nel libro "la banalità del male", Hannah Arendt scriveva che molti ebrei furono salvati perchè il popolo italiano era espressione di una "antica civiltà" (p.185), che riconosceva il valore della vita e della dignità umana. Dopo la celebrazione della solidarietà da parte di…

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