Skip to main content

Recentemente, a luglio, il presidente cinese Xi Jinping ha espresso alcuni punti riguardo la protezione ecologica e ambientale. I prossimi cinque anni saranno un periodo cruciale per sostenere uno sviluppo di alta qualità nella Repubblica Popolare della Cina in un ambiente ecologico sostenibile, nonché promuovere la modernizzazione caratterizzata dalla coesistenza armoniosa tra uomo e natura.

Xi Jinping ha affermato che l’assetto ecologico del Paese ha subito cambiamenti storici, trasformativi e globali, con significativi passi in avanti compiuti nella costruzione di una Repubblica Popolare più vivibile.

Rilevando che l’economia e la società cinesi sono entrate in una fase di sviluppo di alta qualità, questa va bilanciata da progressi più rapidi nella promozione di una crescita verde e a basse emissioni di carbonio, per cui Xi ha chiesto una prospettiva più ampia e maggiori sforzi nella pianificazione e nel progresso della protezione ecologica e ambientale.

Egli ha sottolineato la corretta gestione delle relazioni tra sviluppo di qualità e protezione di alto livello, per affrontare le grandi sfide e coordinare la governance, tra recupero naturale e ripristino assistito dall’uomo, tra vincoli esterni e forze motrici interne.

La protezione ambientale deve essere realizzata per creare continuamente nuove forze trainanti e vantaggi per lo sviluppo, onde costruire un’economia verde, a basse emissioni di carbonio e ridurre efficacemente i costi delle risorse e ambientali dello sviluppo per aumentare il potenziale e la sostenibilità.

I metodi di recupero naturale e ripristino assistito dall’uomo dovrebbero essere entrambi adottati in modo completo in conformità con le circostanze locali, in modo da trovare i modi migliori per la protezione e il ripristino di luoghi vivibili.

Egli ha sollecitato gli sforzi per proteggere l’ambiente ecologico con leggi e regolamenti più severi, e stimolare l’impulso interno dell’intera società a prendersi cura congiuntamente dell’ambiente.

In termini di azioni della Repubblica Popolare della Cina sulla questione carbonio, gli impegni internazionali di Pechino sono seri, ma il percorso verso questi obiettivi, nonché il modo, il ritmo e l’intensità degli sforzi per raggiungerli, devono essere determinati dal Paese stesso, piuttosto che influenzato da altri.

Si devono compiere sforzi per accelerare la trasformazione dei modelli di sviluppo e aderire allo sviluppo verde e a basse emissioni di carbonio come soluzione fondamentale ai problemi ecologici e ambientali.

Per cui da tempo la Repubblica Popolare della Cina si sta impegnando per migliorare la diversità, la stabilità e la sostenibilità dell’ecosistema e intensificare gli sforzi per proteggere l’ambiente.

Però al contempo gli sforzi per lavorare attivamente e costantemente verso la soluzione della questione carbonio devono rafforzare la capacità del Paese di garantire la sicurezza di petrolio e gas.

La Repubblica Popolare della Cina salvaguarda efficacemente la sicurezza ecologica, così come quella nucleare e radioattiva, e garantisce che l’ambiente e le condizioni naturali – che sono alla base della sopravvivenza e dello sviluppo – non siano minacciati o danneggiati. Sollecitando una combinazione di sforzi sui fronti legale, di mercato, tecnologico e politico per facilitare la costruzione di una Cina vivibile, Xi ha affermato che il sostegno dovrebbe essere rafforzato nelle aree finanziarie, nonché nelle politiche fiscali e dei prezzi.

I diritti sulle emissioni di carbonio, sull’uso dell’energia, sull’uso dell’acqua e sullo scarico dell’inquinamento saranno assegnati in modo orientato al mercato attraverso le riforme.

La Repubblica Popolare della Cina negli ultimi decenni sta chiedendo un maggiore sostegno alla scienza e alla tecnologia, in maniera da compiere sforzi a tutto campo per ottenere progressi nelle tecnologie di base in settori chiave, mentre l’applicazione delle tecnologie digitali, inclusa l’intelligenza artificiale, sarà maggiormente avanzata.
In merito a quest’ultimo punto, va detto che la protezione dell’ambiente va di pari passo sul lavoro della sicurezza informatica e dell’informatizzazione.

Dal XVIII Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese nel 2012, la Repubblica Popolare della Cina ha compiuto progressi significativi nel lavoro sulla sicurezza informatica e sull’informatizzazione. La Repubblica Popolare della Cina ha messo in atto un sistema per la gestione integrata del cyberspazio, ed il suo sistema e la sua capacità di sicurezza informatica sono in costante miglioramento.

Il Paese ha accelerato i suoi sforzi per aumentare l’autosufficienza e la forza nella scienza e nella tecnologia, rafforzando al contempo la gestione non sconsiderata del cyberspazio basata su leggi nazionali ed internazionali. Oggi il ruolo del lavoro sulla sicurezza informatica e sull’informatizzazione diventa sempre più importante, in quanto v’è la necessità di coordinare lo sviluppo e la sicurezza, rafforzare la capacità di garantire la sicurezza informatica del Paese e promuovere la costruzione di una comunità di un futuro condiviso nel cyberspazio.

A questo proposito si compiono sforzi vigorosi per promuovere lo sviluppo delle iniziative di sicurezza informatica e informatizzazione e si ottengono nuovi risultati in autorevolezza cinese sui temi cyberspazio, e si forniscono così nuovi contributi alla costruzione di un Paese socialista moderno sotto tutti gli aspetti, che promuova non solo il ringiovanimento della nazione, ma anche dei principi marxisti su cui è fondata.

Attualmente sono tracciate rotte ben definite per far avanzare il lavoro di sicurezza informatica e informatizzazione, quali sforzi concreti per attuare gli accordi strategici in merito presi al XX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese nel 2022.

La promozione dello sviluppo di alta qualità del lavoro di sicurezza informatica e informatizzazione sta segnando un forte sostegno all’edificazione della Repubblica Popolare della Cina in un grande Paese all’avanguardia in ogni campo.

Il coordinamento e lo sviluppo della sicurezza informatica, promuovono la costruzione di una comunità per un futuro regolarizzato da norme internazionali che tutelino i diritti per e nel cyberspazio.

È necessario la regolamentazione in quanto alcuni Paesi considerano il cyberspazio come un nuovo campo di battaglia per la superiorità militare; promuovono il concetto di deterrenza e attacco; introducono in esso alleanze militari; favoriscono la formulazione di regole di impegno informatico e aumentano il rischio di attriti informatici e conflitti tra Paesi, minacciando la pace e la sicurezza internazionali.

L’infrastruttura informativa critica deve affrontare rischi maggiori e pericoli nascosti. Gli attacchi informatici e i crimini informatici sono aumentati notevolmente e il terrorismo informatico è diventato un pericolo pubblico globale. Le informazioni false dilagano su Internet e i dati degli utenti su larga scala sono stati trapelati e abusati. Il sistema globale di allocazione e gestione delle risorse di base di Internet è ingiusto e irragionevole. Lo sviluppo disomogeneo tra Paesi ricchi e Stati e macroregioni poveri è evidente, ed il divario digitale continua ad aumentare.

Alcuni Paesi politicizzano la tecnologia e le questioni di sicurezza informatica, sopprimono arbitrariamente le società di tecnologia dell’informazione di altri Paesi e creano ostacoli ingiusti e iniqui alle catene di fornitura di informazioni e comunicazioni globali e al commercio di prodotti, mettendo a repentaglio lo sviluppo e la cooperazione globali.

Nel frattempo la Repubblica Popolare della Cina si batte contro tutto questo per favorire la condivisione paritaria nel cyberspazio. La comunità internazionale dovrebbe – presso le sedi preposte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite – promuovere la formulazione di regole internazionali per il cyberspazio generalmente accettate dalla comunità internazionale, e rispondere congiuntamente ai rischi e alle sfide, per mantenere la pace, la sicurezza e la prosperità nel cyberspazio e quindi nel mondo.

La Cina fra problemi ambientali e sicurezza nel Cyberspazio. L'opinione di Valori

Crescita verde a basse emissioni di carbonio, pianificazione e progresso della protezione ecologica e ambientale, oltre che un maggiore sviluppo della sicurezza informatica. Gli obiettivi futuri della Cina

Smart working e cassa integrazione per l'emergenza caldo? Il parere dell'avv. Fava

Il mondo del lavoro, continuamente in fieri, ci sta dimostrando come la sua evoluzione non dipenda solo da mere logiche di mercato, ma sia imputabile anche a situazioni ulteriori, le quali, dettate dalla semplice necessità, possono offrire la possibilità di un’evoluzione che, col tempo, riesca a incrementare la produttività e a tutelare maggiormente tutti i lavoratori. Il commento dell’avvocato Gabriele Fava

L’Australia blocca un altro investimento cinese, questa volta tocca al litio

Il comitato per gli investimenti esteri ha detto no alle mire di Pechino su un deposito di terre rare. È un altro segnale che le relazioni commerciali tra i due Paesi devono passare dal vaglio dell’interesse nazionale

Elezione diretta del premier e divisività nel Paese. L'opinione di Tivelli

Indebolire il ruolo dell’unica figura, da tempo così ben incarnata da Sergio Mattarella, che rappresenta l’unità nazionale e la dimensione super partes, finirebbe per aumentare il già troppo diffuso senso di “divisività”

Perché Pechino deve spiegare la nuova legge anti-spionaggio alle aziende

La nuova misura, entrata in vigore a inizio mese, amplia il concetto di sicurezza nazionale senza definirla. Così la Cina corre ai ripari

La strategia degli 007 Usa per usare i dati al meglio

La comunità d’intelligence statunitense ha adottato un piano triennale per raccogliere, gestire e utilizzare al meglio i dati. Ecco cosa prevede

Università target delle spie. I consigli del direttore di MI5 agli studenti britannici

Davanti a tentativi di attori ostili non bisogna farsi ingannare da inviti a conferenze allettanti, proposte di collaborazione, “donazioni con vincoli” o “ricerche finanziate congiuntamente che creano dipendenza”

La spunta blu e l’eguaglianza. La riflessione di Celotto

La rete ci è tanto piaciuta non soltanto perché è di facile accesso, ma anche perché è nata libera e con l’impressione che nel mondo digitale fossimo davvero tutti uguali. Invece il poter pagare per accedere a una classe di servizi superiore, ci fa capire che anche il mondo digitale finisce per replicare quello reale… Il commento di Alfonso Celotto

L’irrazionale volontarismo di Elly Schlein. Scrive Polillo

Zaki, salario minimo, Pnrr, caso Santanchè: non sono molti i successi che la segretaria dem Schlein può vantare nei confronti dei propri iscritti. Il che spiega la reazione di Stefano Bonaccini e la nascita della sua “non corrente”. Il commento di Gianfranco Polillo

Simbologia e competizione. Kissinger a Pechino, visto da Del Pero

Kissinger non basterà stavolta? Per Del Pero (SciencesPo), la visita in Cina dell’ex Segretario di Stato ha evidenziato ciò che Pechino vorrebbe dal rapporto con Washington, ma che difficilmente adesso otterrà

×

Iscriviti alla newsletter