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Non c’è solo il dossier Ita-Lufthansa sull’asse Roma-Berlino, ma anche una consapevolezza politica: il primo viaggio del gruppo di amicizia Italia-Germania di questa nuova legislatura, programmato dal luglio scorso, ha inteso rafforzare le relazioni istituzionali tra i due Paesi in virtù di una serie di incontri focalizzati attorno ad una certezza. Due tessuti industriali così connessi e due realtà politiche così portanti all’interno dell’Ue devono cementare le proprie interlocuzioni. Al centro degli incontri vari temi significativi, come gli scambi commerciali, la guerra in Ucraina, le autonomie, la congiuntura economica, il Patto di stabilità e le strategie europee.

Incontri e temi

Nel Bundestag la delegazione italiana composta da sette parlamentari guidata dal deputato di Fdi Giangiacomo Calovini ha incontrato la sua controparte, l’Onorevole Axel Schafer, presidente del gruppo di amicizia di parte tedesca, alla presenza di vari parlamentari tedeschi di tutti i partiti mentre in seguito al Bundesrat c’è stato un vertice con il consiglio consultivo permanente ed i rappresentanti dei land Nordreno-Vestfalia e Sassonia per affrontare i temi legati alle autonomie locali. Con la presidente della Commissione difesa si è discusso di Ucraina mentre con il sottosegretario agli affari europei, una sorta di omologa di Fitto, ma non ufficialmente equiparato a un ministro, si è discusso di Pnrr e Ue. L’ambasciatore d’Italia a Berlino, Armando Varricchio, è stato sempre presente ad ogni incontro a dimostrazione di un clima positivo e strutturato.

Percezioni

La percezione tedesca nei confronti dell’Italia sta mutando e le tematiche relative al post-fascismo non sono più neanche lontanamente paragonabili ai titoli dei quotidiani di un anno fa. In comune c’è il sentire sui migranti, tramite un display di redistribuzione e l’esigenza di definire una stagione di autonomia europea energetica.

“Abbiamo avuto l’impressione che l’Italia sia tornata ad essere un Paese con una credibilità importante in politica estera – dice a Formiche.net Giangiacomo Calovini – dopo aver avuto ben tre Governi diversi in quattro anni e mezzo di legislatura. Oggi invece c’è un Governo stabile con degli interlocutori credibili ed affidabili. Nell’arco dell’ultimo anno anche la Germania si è ridimensionata, comprendendo le difficoltà sorte a causa la dipendenza energetica russa. Ci guardano come un Governo dotato di una maggioranza solida, ovvero un interlocutore che in ambito internazionale ha potere decisionale. Per cui quello che io riscontro è una nuova credibilità del Paese, poi nel mio piccolo sono soddisfatto di essere alla testa del gruppo di amicizia con il principale partner commerciale italiano”.

Patto di stabilità

“Sulle parole di Mario Draghi circa il Patto di stabilità è doveroso interrogarsi – aggiunge – è doveroso secondo noi arrivare a questo obiettivo, sedersi a un tavolo e capire che il contesto geopolitico ed economico è un contesto molto chiaro. Inutile nascondersi dietro un dito: quelli che in passato erano mantra che non potevano neanche assolutamente essere messi in discussione ora, invece, sono temi di cui si deve discutere con possibilismo, perché il quadro è completamente cambiato e sono i numeri a dircelo. L’energia che cresce al pari dell’inflazione ci impone di sedersi attorno ad un tavolo e cercare di capire i problemi, nella consapevolezza che alcune regole sono da ridisegnare”.

@FDepalo

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