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Roma e l’Italia sono state le protagoniste della Conferenza delle Nazioni Unite sulla sicurezza alimentare mondiale, secondo vertice organizzato dalla Fao su questo tema.

Oltre 20 Capi di Stato e di Governo hanno preso parte all’incontro, segno di un successo indiscutibile del nostro paese di fronte al mondo. Si tratta, in realtà, di un’ulteriore conferma dell’impegno italiano nella promozione dell’universalità del diritto al cibo sano: l’Italia infatti è stata la nazione non solo ospitante ma anche promotrice e organizzatrice dell’evento. E in quest’ottica, quale sede delle agenzie Onu per l’alimentazione, il World Food Programme e l’Ifad, Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo, Roma può proporsi quale capitale mondiale del food.

Proprio su questo tema si è incentrato il messaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, quasi un ultimatum lanciato al mondo: la sicurezza alimentare e la disponibilità di risorse sono oggi gli elementi cruciali dello sviluppo e della crescita economica di tutti i popoli.

Nei Paesi in via di sviluppo la necessità di garantire sistemi produttivi sostenibili e resilienti in grado di adattarsi ai cambiamenti del clima, superando gli inevitabili shock del sistema, è ornai al centro delle agende governative. Un’urgenza che si unisce a un’altra variabile potenzialmente esplosiva: quella della crescita fuori controllo della popolazione, un’emergenza che mette sempre più a rischio l’esigenza di un’alimentazione sana e nutriente.

Come sottolineato anche dal presidente Ifad, Alvaro Lario, a fine 2022 ci sono 122 milioni di persone in più, rispetto al 2019, a vivere in condizioni di indigenza nutrizionale: una stima drammatica se si considera che un terzo del cibo prodotto a livello globale viene buttato a causa di sistemi di approvvigionamento non adeguati.

Nei Paesi ricchi, la sfida è garantire un’alimentazione sana per tutti e allo stesso tempo combattere gli sprechi alimentari legati anche ad abitudini errate dei consumatori.

In questo quadro grave e complesso, sembra sempre più evidente che i mercati all’ingrosso sono le vere infrastrutture del sistema, elementi cruciali in grado, per via della loro posizione nella catena del food e per la loro articolata capacita di adattamento, di rispondere alle sfide del nostro tempo.

Questi garantiscono quotidianamente un’alimentazione sana e diversificata, sinonimo di qualità e di sicurezza. Si tratta di strutture resilienti in grado di offrire i propri servizi senza interruzioni anche in periodi di crisi, come durante la Pandemia di Covid-19, garantendo un approvvigionamento continuo di prodotti freschi e freschissimi alla popolazione.

E siccome, come è emerso nel corso della conferenza, è necessario sviluppare attività che aiutino una migliore organizzazione delle catene del valore dei sistemi agricoli alimentari, i cui anelli più fragili sono spesso i produttori, i Mercati all’Ingrosso, oltre a rappresentare il punto di incontro d’eccellenza tra domanda e offerta, avvicinano i produttori agricoli ai principali bacini di consumo, altrimenti difficilmente accessibili, offrendo anche alla più piccola produzione agricola la possibilità di commercializzare i propri prodotti su larga scala.

Anche le aziende più piccole vedono quindi garantiti i risultati dei propri sforzi imprenditoriali nel quotidiano, dal momento in cui nei mercati viene favorito l’incontro tra il settore primario, le filiere di distribuzione ed i consumatori ed è forte la spinta verso sistemi più resilienti e sostenibili.

Il sistema dei Mercati all’Ingrosso garantisce inoltre tracciabilità, fluidità nel processo di distribuzione e una ottimale conservazione del prodotto fresco, aspetto che permette un’importante riduzione degli sprechi alimentari.

Se dunque è vero che la funzione primaria di ogni paese civile è la garanzia di sistemi alimentari sani, inclusivi, sostenibili e resilienti, vale la pena – e la conferenza Fao di Roma lo ha messo in esplicita evidenza – che le istituzioni riconoscano, valorizzino e sostengano i mercati all’ingrosso nei loro programmi e nelle politiche di sviluppo. Si tratta di un’opzione ormai non più rinviabile.

L'Italia al centro della sicurezza alimentare. La prospettiva di Pallottini

Di Fabio Massimo Pallottini

I mercati all’ingrosso sono le vere infrastrutture del sistema, elementi cruciali in grado, per via della loro posizione nella catena del food e per la loro articolata capacita di adattamento, di rispondere alle sfide del nostro tempo. Vale la pena che le istituzioni riconoscano, valorizzino e sostengano i mercati all’ingrosso nei loro programmi e nelle politiche di sviluppo. Il contributo di Fabio Massimo Pallottini, presidente Italmercati

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