Skip to main content

L’inciso dell’articolo 52 della Costituzione della Repubblica Italiana fu proposto da Togliatti ai Padri Costituenti, unitamente all’obbligatorietà del servizio militare, prescritto nello stesso articolo della Carta. Erano parole tratte dalla Costituzione Sovietica, anche se la proposta era chiaramente motivata dal pragmatismo del capo del Pci, che temeva che sotto impulso americano e britannico, l’Italia si orientasse a formare un esercito professionale, selezionato politicamente in senso anticomunista.

Nel discorso fatto da Putin nella Piazza Rossa, in occasione della Parata, per celebrare il 78° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, i termini “dovere” e “sacro” sono risuonati frequentemente, in uno con i leitmotiv dell’usuale retorica del Cremlino: Russia potenza pacifica obbligata a difendere la Madrepatria minacciata nuovamente da Ovest; ucraini ostaggi di un colpo di Stato di nazisti e di corrotti; aggressione dell’Occidente alla Russia, che deve difendersi per evitare di essere frammentata e saccheggiata; difesa degli abitanti russofoni, specie del Donbas, dai massacri dei nazionalisti ucraini; minaccia esistenziale data dall’allargamento a Est della Nato; elogi sperticati del valore dei soldati russi impiegati nell’“operazione militare speciale” e delle capacità dei loro comandanti; e così via.

Più interessanti, per un’analisi strategica, sono le omissioni registrabili nel discorso di Putin. Particolarmente eclatante è il non aver menzionato l’attacco di droni ucraini sul territorio russo e sullo stesso Cremlino. Quest’ultimo ha dimostrato la possibilità di Kiev di attaccare dall’aria (non solo da terra, con veicoli) il cuore della Russia con “bombe sporche” o radioattive, beninteso qualora a Putin venisse in mente di ricorrere, come ha spesso minacciato, all’arma nucleare (decisione che ho sempre ritenuto del tutto improbabile). Questo spiegherebbe perché Putin non vi abbia accennato, come non ha parlato della possibilità di una nuova mobilitazione né al ricorso ai miliziani della Wagner o ai ceceni. Non ha accennato neppure alla possibilità di una controffensiva da parte ucraina, né della fine che ha fatto l’annunciata offensiva russa, né infine ai pesanti litigi fra il capo del Gruppo Wagner, Prigozhin, che ha nuovamente, e in modo pesantissimo, insultato come incapaci e traditori delle direttive di Putin, i vertici del Ministero della difesa.

Contrariamente a quanto più volte affermato in Italia, questi litigi dimostrano che la situazione sul campo sia più drammatica per la Russia che per l’Ucraina. In caso di situazione favorevole, non capita mai che i capi militari bisticcino fra loro, scambiandosi pesanti invettive, come sta avvenendo fra quelli russi. Il fatto che Putin non riesca a fare cessare attacchi e insulti fa sorgere il dubbio che non abbia il completo controllo sui suoi subordinati. Quale sia la realtà di tale situazione, come essa possa evolvere e come possa influire sul conflitto in Ucraina è impossibile da prevedere. Comunque, conferma l’esistenza di scricchiolii all’interno del Cremlino, fatto su cui hanno sempre puntato sia gli ucraini che i loro sostenitori, per superare lo stallo attuale, caratterizzato dall’impossibilità di una soluzione militare, cioè di una vittoria completa sul campo, sia degli ucraini che dei russi.

Le omissioni di Putin sono debolezze. La versione di Jean

Nel discorso fatto da Putin nella Piazza Rossa, in occasione della Parata, per celebrare il 78° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, particolarmente interessanti, per un’analisi strategica, sono le omissioni. Il commento del generale Carlo Jean

Batterie, così Tesla si assicura il litio raffinato

La creatura di Elon Musk si lancia nel difficile mercato della raffinazione dell’oro bianco. Una mossa annunciata e inevitabile per le forniture di litio nella forma adatta per la manifattura di batterie. Un segmento dove si nasconde il vero collo di bottiglia del mercato e non solo…

Assemblee Nato e Osce. Ecco chi sono i delegati italiani

Lorenzo Cesa (Noi Moderati) ed Eugenio Zoffili (Lega) sono i nuovi presidenti delle rappresentanze presso le due istituzioni di raccordo tra le organizzazioni internazionali e Camera e Senato

Così Xi usa la Via della Seta per... Il report degli 007 Usa

Secondo la comunità d’intelligence statunitense “il governo cinese utilizzerà” diversi programmi e iniziative (tra cui quello a cui ha aderito l’Italia nel 2019 sotto Conte) “per promuovere modifiche alle norme internazionali che favoriscano la sovranità statale e la stabilità politica rispetto ai diritti individuali”. Cresce l’attesa per la scelta di Roma, intanto da Pechino arrivano segnali chiari

Più stabilità e governi di “lungo respiro”. Meloni dopo il confronto sulle riforme

L’elezione diretta del presidente del consiglio sembra essere l’ipotesi che, timidamente, potrebbe mettere d’accordo maggioranza e opposizione sulla riforma costituzionale. Chiusura totale sull’ipotesi presidenzialismo. Il premier: “Noi vorremmo una riforma che portasse l’Italia ad avere una democrazia matura, più forte e capace di immaginare progetti di lungo periodo”

​Leonardo, Assogestioni e quella sorpresa che tale non è. La versione di Maffè

La sconfitta nell’assemblea della lista di Assogestioni, battuta dai soci esteri guidati dal fondo Greenwood è una lezione di buona governance e visione globale del mercato. Che la politica dovrebbe imparare, dice l’economista della Bocconi

Altro che arance! Il boom di export verso la Cina è per un farmaco (forse) anti Covid

Il regime di Xi ha posto fine all’era dei lockdown ma senza aver eseguito un’adeguata campagna vaccinale, rafforzato le terapie intensive e reso disponibili farmaci per mitigare l’impatto del virus. Per questo i cinesi vanno a caccia all’acido ursodesossicolico, un farmaco per il fegato considerato (dal passaparola social, non c’è nessuna base scientifica) efficace nella prevenzione del Covid. Del suo principio attivo il primo produttore al mondo è un’azienda italiana di Reggio Emilia

Ibm, pioniera dell'IA, rilancia la sua piattaforma. Quale? Watson, elementare

A un decennio dal lancio, l’azienda leader del settore dell’informatica lancia l’ultima versione della sua piattaforma. Darà una mano alle aziende nella scelta dei modelli di apprendimento migliori per il loro campo. E il ceo Arvind Krishna frena sulla sostituzione dei posti di lavoro per via delle macchine

Come vedono gli ucraini il loro futuro? Positivo, nella Nato e con l'Ue. I numeri di Nix (Iri)

Un’indagine svolta presso la popolazione presente in Ucraina ha evidenziato come i cittadini condividano un forte senso di unità nazionale e di ottimismo verso l’esito positivo del conflitto con la Russia, oltre ad una crescente volontà di accedere a Nato e Ue. L’intervista del direttore di Formiche.net Giorgio Rutelli a Stephen Nix, senior director per l’Eurasia dell’International Republican Institute (Iri)

Riformare i trattati, solo così l'Ue avrà vita lunga (e nuova). Parla Mauro

Intervista all’esponente popolare, già vicepresidente del Parlamento di Bruxelles, in occasione della giornata dell’Europa: “La nostra fortuna? Si chiama Ue, ci ha evitato una guerra per 80 anni: e non è poco, di questi tempi. Nella testa di troppi a sinistra vedo l’Unione europea somigliare a una sorta di Unione delle Repubbliche socialiste europee di cui onestamente non sentiamo il bisogno”

×

Iscriviti alla newsletter