Skip to main content

Venerdì il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato l’intenzione di nominare Jack Markell (qui il profilo), ex governatore del suo Stato, il Delaware, ambasciatore in Italia e a San Marino e l’ex deputato Sean Patrick Maloney al suo posto come ambasciatore presso Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico con sede a Parigi.

Questa comunicazione ufficiale è il primo dei cinque passi dell’iter per portare Markell a Roma e Maloney a Parigi. Il secondo è l’audizione di conferma davanti alla commissione Affari esteri del Senato durante la quale l’ambasciatore designato presenta la sua agenda e risponde alle domande dei senatori. Il terzo è il voto della commissione stessa. Se è positivo allora la palla passa al Senato per il voto finale. Infine, quinto passo, l’ambasciatore designato presta giuramento e si prepara a recarsi nel Paese ospitante, dove presenta le sue credenziali al capo di Stato. La durata dell’intero processo è variabile, può essere di poche settimane o di qualche mese: tutto dipende ora dal Senato.

Biden ha ufficializzato l’ambasciatore Markell per Roma. Palla al Senato

La Casa Bianca ha annunciato l’intenzione di nominare l’ex governatore per la sede di Roma. È il primo di cinque passi che dovranno portare alla presentazione delle credenziali al capo dello Stato

Attenzione a un presidenzialismo insostenibile. La versione di Cheli

Mettere da parte l’idea del “sindaco d’Italia”, valutare con attenzione cosa ha funzionato e cosa no nei 75 anni di vita repubblicana e rafforzare il Parlamento, non metterlo da parte. Governo Meloni e riforme, i consigli del costituzionalista Enzo Cheli

Cosa manca per la forza Ue di intervento rapido? L’analisi di Samorè (Ecfr)

Di Silvia Samorè

In autunno è prevista la prima esercitazione nel Sud della Spagna. L’impegno degli Stati membri, inclusa l’Italia, sarà determinante affinché quello che sembra essere il più promettente strumento di politica di sicurezza e difesa in mano all’Europa si trasformi in realtà quanto prima. Scrive Silvia Samorè, Pan-European Fellow presso l’ufficio di Roma dello European Council on Foreign Relations

Materiali critici, Parigi annuncia un fondo d’investimento nazionale

È una prima mossa che segnala la volontà di reindustrializzare il Paese nella corsa al cleantech, a partire dalle filiere abilitanti, in risposta agli incentivi americani. Ma dove sta il coordinamento europeo?

Moro, una rincorsa di 45 anni tra misteri, dubbi e verità. Scrive De Tomaso

Dal riferimento di Mattarella alle deviazioni di Stato agli approfondimenti sulla linea del leader Dc in materia di politica estera e rapporti con il Pci: l’Occidente fu il suo faro. L’opinione di Giuseppe De Tomaso

Centro, politica di centro e il nuovo protagonismo dei cattolici popolari

Chi c’era e di cosa si è parlato alla presentazione di “Il Centro. Dopo il populismo” che si è tenuta a Roma. Il racconto dell’autore del libro, Giorgio Merlo

Missili a lungo raggio per Kiev. La decisione di Londra (e il vertice di Roma)

Londra invierà a Kiev i missili a lungo raggio Storm Shadow, realizzati da Mbda, joint venture che vede partecipare anche Leonardo. Il nuovo sistema d’arma riapre il tema dell’invio di piattaforme militari a Kiev, argomento centrale anche nel vertice di Roma tra Meloni e Zelensky

Erdogan rischia la sconfitta dopo 20 anni. Quanto cambierebbe la Turchia?

Gli scenari dopo la sconfitta o un’altra vittoria di Erdogan, come continuerà a muoversi Ankara sul piano internazionale, che cosa potrebbe cambiare e cosa restare uguale. Di sicuro la Turchia non cederà sull’influenza guadagnata, spiega Franceschini (The Square)

Ecco la stangata cinese sugli avvocati stranieri a Hong Kong

Le autorità cinesi hanno approvato un emendamento che vieta la libera partecipazione di legali stranieri nei processi che riguardano la sicurezza nazionale. Aumenta la sfiducia delle società straniere nell’operatività a Hong Kong

Stranizza d’amuri, la caccia all'amore raccontata da Beppe Fiorello

Una storia di amore omosessuale di due adolescenti, raccontata con delicatezza e pudore, “Stranizza d’amuri” (2023), segna l’esordio alla regia di Giuseppe Fiorello. Una sceneggiatura debitrice del racconto novecentesco, aiutata da una fotografia “divisionista” e dalla performance di due ottimi esordienti

×

Iscriviti alla newsletter