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Colto da un malore improvviso nella sua casa, a Napoli, la sua amata città, all’età di 67 anni.

Straordinario giornalista, una passione vissuta con intensità sin da giovanissimo. Collaboratore dell’Avvenire, dal 1979 in Rai, dal 2003 a capo della redazione della Campania per dieci anni e responsabile di Rai Vaticano dal 2013 fino a pochi mesi fa. Già presidente dell’Unione cattolica della stampa italiana. Autore di numerosi libri e saggi.

Interprete dell’azienda Rai come pilastro di democrazia e servizio pubblico.

Testimone di semplicità e di sensibilità con una grande visione della vita e del lavoro.

Uomo di ascolto e dialogo. Uomo di fede, non proclamata, ma immanente. Un modello di comportamento nutrito da sentimenti profondi.

Un uomo accogliente sempre un passo avanti al quale fare riferimento e dalle soluzioni originali. A tutti offrendo prospettive positive, condivise con bontà, amicizia e generosità. Donando sostegno, coraggio, fiducia.

Mai, neanche nei dolori della sua vita, vissuti con dignità e fede cristiana, è venuta meno la vicinanza per affetti e colleghi. Mai trascurati e dimenticati.

Esempio di umanità. La sua scomparsa è una perdita per la sua adorata famiglia, per il mondo degli intellettuali e una ferita dell’anima per chiunque lo abbia conosciuto.

Massimo Milone, uomo di ascolto e dialogo. Il ricordo di Elvira Frojo

Esempio di umanità. La sua scomparsa è una perdita per la sua adorata famiglia, per il mondo degli intellettuali e una ferita dell’anima per chiunque lo abbia conosciuto. La scrittrice Elvira Frojo lo ricorda così

Un lockdown contro il debito. La mossa del Dragone

Il colossale debito delle amministrazioni locali cinesi è finito al centro dell’ultima riunione del Polibturo. Xi non l’ha presa affatto bene e ha ordinato la terapia d’urto, mettendo le finanze delle province sotto strettissima sorveglianza​

Perché sono vane le polemiche sulle misure per il lavoro. L'analisi di Zecchini

Il ritorno all’equilibrio di bilancio e alla riduzione del macigno del debito pubblico non sono rinviabili sine die, non tanto perché richiesti dal Patto di Stabilità, quanto per la vulnerabilità della crescita economica. Resta poco spazio per l’assistenzialismo che non genera né crescita economica, né sviluppo di una società attiva. Maggiore assistenzialismo in futuro non è possibile se non sottraendo risorse a impieghi più produttivi per lo sviluppo futuro

classe dirigente

Se lo Stato rimane un nemico, a che serve la stabilità? La riflessione di Cristiano

Il presidenzialismo spacca il Paese, mentre all’Italia serve qualcosa che ci unisca nel rispetto delle diversità nello Stato di tutti. Ma recuperare il valore del compromesso, cioè l’inizio del rispetto reciproco almeno nella designazione dell’arbitro potrebbe essere una scelta indispensabile per dare una vera stabilità più che ai governi alle istituzioni. La riflessione di Riccardo Cristiano

1948, il Senato di allora sia modello per oggi. Il discorso di Finocchiaro

Di Anna Finocchiaro

Ripensare e osservare, rileggendo gli atti parlamentari, e guardando ai loro esiti, il lavoro svolto tra il ‘48 e il ‘53 in Senato: sia pure con inciampi, errori e contraddizioni, in quella difficoltà fu il faticoso farsi carne della prudenza e della ragione costituzionale, due virtù il cui valore non può e non deve smarrirsi. L’intervento di Anna Finocchiaro alla cerimonia per i 75 anni della prima seduta del Senato

Per un governo scelto dal popolo. La proposta di Frosini

Perché nei governi decentrati c’è elezione diretta del vertice dell’esecutivo e a livello nazionale no? Si tratta di uno strabismo istituzionale che andrebbe corretto con delle nuove lenti costituzionali. Si potrebbe codificare in Costituzione l’elezione diretta del primo ministro. Emulando così il sistema del premierato britannico. La proposta di Tommaso Edoardo Frosini, ordinario di Diritto pubblico comparato e di Diritto costituzionale, Università Suor Orsola Benincasa

La dichiarazione Schuman, il Next Generation Eu e la Costituzione europea

In occasione della Giornata dell’Europa e guardando all’Italia, ancora attuali sono i principi che hanno ispirato il contributo essenziale che il nostro Paese, e i suoi statisti nelle istituzioni, hanno fornito al cammino europeo. Un cammino di costruzione dell’Ue ancora da completare, ma le scelte dell’oggi saranno quanto mai essenziali per determinare il domani

Un treno per l'Arabia, targato I2U2. Una risposta occidentale alla Via della Seta cinese

Una ferrovia che colleghi Medio Oriente, Arabia e India (via mare). Questo è il progetto di cui hanno discusso il consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti e i rappresentanti di Arabia Saudita, Emirati e India

Commissione europea

Sanzioni secondarie alle aziende cinesi. Cosa c’è dietro la svolta Ue

Per la prima volta dall’inizio della guerra, Bruxelles punta a colpire le aziende cinesi (e non solo) che facilitano lo sforzo bellico russo fornendo equipaggiamento dual-use. L’undicesimo pacchetto di sanzioni è prova ulteriore dell’avvicinamento alla posizione Usa sull’utilizzo strategico dell’export

Progressi e passi indietro nei rapporti tra Serbia e Kosovo

Verranno localizzati i 1600 dispersi dopo la guerra del 1999. La cronaca offre un assist alle tensioni: giorni fa un agente di sicurezza kosovaro fuori servizio ha sparato contro due serbi, uno dei quali minorenne

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