Skip to main content

Nei giorni scorsi è iniziata la collaborazione tra Nave Alghero, un’unità tipo Mine Hunter Coastal appositamente progettata per la localizzazione e la disattivazione/distruzione di mine navali, e l’unità posacavi Antonio Meucci nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra la Marina e Sparkle per la protezione dei cavi di telecomunicazione sottomarini.

IL PROTOCOLLO D’INTESA

Attraverso i cavi sottomarini passano il 97% del traffico internet e 10 miliardi di dollari di transazioni finanziarie ogni anno. Bastano questi dati per spiegare che trattasi di infrastrutture critiche. Per questo, a luglio la Marina Militare e Sparkle, operatore globale del gruppo Tim con una rete proprietaria in fibra che si estende per oltre 600.000 chilometri in tutti il mondo, hanno siglato un protocollo d’intesa con l’obiettivo di migliorare la protezione delle infrastrutture di telecomunicazione sottomarine. “Abbiamo le competenze e le professionalità per operare sott’acqua e oggi, grazie anche a Sparkle, inizia un percorso importante che dona la giusta attenzione al mondo subacqueo di un Paese marittimo come l’Italia, al centro del Mediterraneo e con 8.000 chilometri di coste”, aveva spiegato allora l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina. “Siamo orgogliosi e onorati di questa collaborazione prestigiosa con la Marina Militare che conferma il ruolo strategico delle infrastrutture digitali per lo sviluppo del Paese riconoscendo il contributo significativo di Sparkle”, aveva dichiarato Elisabetta Romano, amministratore delegato di Sparkle.

IL CONTESTO INTERNAZIONALE

Il conflitto in Ucraina ha fatto emergere tre elementi, ha spiegato l’avvocato Stefano Mele, partner e responsabile della cybersecurity dello Studio Gianni&Origoni, a Formiche.net: ha dimostrato quanto siamo interconnessi e dunque vulnerabili, sottolineato l’importanza della cooperazione tra governo e grandi aziende nazionali, fatto prendere coscienza del ruolo delle infrastrutture fisiche di Internet come cavi sottomarini e dei gasdotti.

IL BOICOTTAGGIO DEL NORD STREAM

Dopo il danneggiamento del gasdotto Nord Stream è stato lanciato un allarme globale sulla vulnerabilità delle reti energetiche subacquee, accolto anche dal nostro Paese. Nelle scorse settimane l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Difesa, ha parlato di un piano lanciato in accordo con l’allora ministro Lorenzo Guerini per aumentare le misure di tutela a protezione delle infrastrutture strategiche nel Mediterraneo che garantiscono l’approvvigionamento energetico italiano, a partire dal Canale di Sicilia.

LA MOSSA BRITANNICA

Come raccontato nei giorni scorsi su Formiche.net, Il contesto interno e globale post invasione russa dell’Ucraina ha spinto il governo britannico presieduto da Rishi Sunak a rivedere le priorità sospendo il programma per un nuovo panfilo reale, fortemente voluto dall’ex primo ministro Boris Johnson, e anticipando i tempi per le due nuove unità per la sorveglianza e la sicurezza dei mari. “Di fronte all’invasione illegale e non provocata dell’Ucraina da parte della Russia e allo sconsiderato disprezzo di [Vladimir] Putin per gli accordi internazionali volti a mantenere l’ordine mondiale, è giusto dare priorità alla fornitura di capacità che salvaguardino le nostre infrastrutture nazionali”, ha dichiarato Ben Wallace, segretario alla Difesa, spiegando che le due unità proteggeranno le infrastrutture sensibili della Difesa e quelle civili.

Difesa dei cavi sottomarini. In campo le navi Alghero e Meucci

Nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra la Marina e Sparkle, l’unità anti-mine è stata dispiegata per la protezione delle infrastrutture critiche

us elections

G20, perché è importante l’incontro tra i consiglieri di Meloni e Biden

A margine del summit a Bali, l’ambasciatore Talò ha parlato con Sullivan (molto attivo sul tema dello scontro tra democrazie e autocrazie, oltreché critico verso Orbán). Gli scambi positivi rappresentano un’ottima premessa per un’efficace relazione tra i leader

Difesa europea, per Borrell gli Stati devono acquistare insieme

La frammentazione del mercato della Difesa europeo rischia di impattare negativamente sulla costruzione di una capacità militare europea, anche a fronte dell’aumento dei fondi previsti dai singoli Stati Ue. Per far fronte a questa situazione, l’alto rappresentante Borrell ha presentato ai ministri della Difesa dei 27 un programma per promuovere gli appalti in comune

Verso la Luna anche il satellite italiano ArgoMoon. Parla Avino (Argotec)

Su Artemis 1 sta volando anche il microsat dell’Asi, ArgoMoon, realizzato dall’azienda torinese Argotec. Si tratta dell’unico satellite europeo ad andare in orbita lunare, pronto a riprendere dall’esterno le tecnologie che voleranno sul Sls. Ne abbiamo parlato con David Avino, fondatore di Argotec

Artemis è partita verso la Luna. A bordo la tecnologia italiana

Dopo aver tenuto il fiato sospeso per gli ultimi due mesi e mezzo di rinvii, è partita con successo la missione spaziale Artemis 1, direzione: Luna. Un risultato storico possibile grazie ad anni di lavoro congiunto da parte delle Agenzie spaziali e del comparto spaziale industriale. A bordo della capsula Orion, lanciata dal gigantesco vettore Sls, anche molta tecnologia italiana, merito del contributo di Leonardo, Thales Alenia Space e Argotec

Missili sulla Polonia. Riunione Nato di emergenza, si discute sulla dinamica

Colpita la cittadina polacca di Przewodów, il bilancio è di due vittime. Dopo un’iniziale attribuzione russa, dalla Polonia fanno sapere che si tratta “probabilmente” di un missile di fabbricazione russa, cosa che non esclude l’ipotesi di un S-300 dell’arsenale ucraino che, nel tentativo di intercettare uno delle decine di missili russi che stavano piovendo in quel momento, sia andato fuori strada e oltre confine

Il bilaterale "molto positivo" tra Biden e Meloni letto dal prof. Driessen

Il governo di Giorgia Meloni può cercare ottime cooperazioni con gli Stati Uniti, come in campo energetico, climatico o nel giocare un ruolo nel Mediterraneo. Si assiste a un generale  rinnovamento delle relazioni transatlantiche, secondo Michael Driessen, professore di International Affairs presso la John Cabot University di Roma

Sanzioni e petrolio. La linea di Usa e Ue sul Venezuela

Il Consiglio europeo ha approvato l’estensione, almeno fino al 14 novembre del 2023, delle limitazioni imposte contro 16 funzionari del regime venezuelano. Ma pensa di chiedere esenzioni agli Stati Uniti sulla produzione di greggio. La posizione di Washington

Balcani e Africa, il doppio fronte di Tajani per l'immigrazione

La proposta del ministro italiano di un piano Marshall da 100 miliardi sui due fronti caldi, cerchia in rosso le due aree maggiormente interessate dai flussi. E inoltre ricorda che lì sono vivi anche “altri” dossier strategici connessi alle migrazioni…

Biden

Influenza emiratina, gelo saudita. I dossier di Biden nel Golfo

Gli emiratini hanno una presenza pervasiva all’interno del mondo politico, economico e culturale americano. Secondo l’intelligence statunitense è un’attività di influenza troppo spinta. Washington continua ad avere difficoltà nel dialogo col Golfo

×

Iscriviti alla newsletter