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Il gioco legale italiano riparte, dopo quasi tre anni di buio. L’ultimo Libro blu presentato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli certifica la ripresa del settore. Nel 2021 sono stati conseguiti “risultati eccellenti nel settore del gioco pubblico, dove l’innalzamento dei livelli di controllo e dell’azione di contrasto all’illegalità realizzato in stretto coordinamento col Copregi (Comitato per la Prevenzione e la Repressione del Gioco Illegale, la Sicurezza del Gioco e la Tutela dei minori presieduto da Adm, ndr) ha reso possibile un cospicuo aumento della raccolta”. E nel 2022, l’aumento “dovrebbe attestarsi intorno al 30%, per un controvalore complessivo di circa 135-140 miliardi di euro, record assoluto nella storia dell’Agenzia”, ha chiarito il direttore generale dell’Agenzia Dogane e Monopoli, Marcello Minenna, nella sua introduzione, in occasione della presentazione del volume.

Ma il futuro è tutto da scrivere e, possibilmente, da salvaguardare. Per questo il governo di Giorgia Meloni si troverà presto sul tavolo il dossier gioco. “L’Agenzia ha seguito con molta attenzione le linee programmatiche del governo e a breve invierà i dossier principali ai ministri competenti, in maniera tale che le scadenze possano essere rispettate e che soprattutto non si creino dei disservizi e dei disagi che, in un settore delicato come quello del gioco pubblico, rischiano di aprire la strada alla criminalità. L’Agenzia ha una proposta, realizzata a valle di un’importante attività di confronto. E’ chiaro che il governo dà le linee programmatiche e gli indirizzi e noi supporteremo quello che ci viene chiesto di fare”, ha annunciato Minenna.

Non è mancato, poi, il punto vi vista degli operatori del gioco. “Come ricordato dai colleghi che mi hanno preceduto rivitalizzazione del Copregi, istituzione dell’app gioco sicuro, determinazione nella delicata gestione delle proroghe delle concessioni, sono i segni intangibili di un operato allo stesso tempo sapiente e intraprendente da parte dell’Adm guidata dal direttore Minenna. Mi unisco quindi al coro di applausi nei confronti di un’amministrazione pubblica che ha saputo svolgere il suo ruolo con proattività nel rispetto di tutte le parti coinvolte”, ha dichiarato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech.

“Trattando ancora una volta questi temi e vedendo il mondo dei giochi qui rappresentato ai suoi più alti livelli mi viene da fare una ulteriore considerazione che vorrei condividere con tutti voi. Come ho avuto occasione di dire altre volte e come ognuno di noi sa bene, il nostro comparto soffre un problema di reputation, un grande solco che separa ciò che siamo da come veniamo percepiti. Credo che occasioni come questa siano molto importanti per confrontarci”.

Sulla stessa scia di Schiavolin anche Guglielmo Angelozzi, ceo di Lottomatica. “Il gioco illegale è figlio di un problema ancora più grande come la pandemia. Noi siamo rimasti chiusi per 11 mesi, e questo ha determinato uno choc sulle aziende e sui concessionari. Il problema è stato quindi l’esplosione dell’illegale che è stata più complicata di quanto visto in passato perché era nei punti vendita alternativi all’offerta legale ma anche online, che era l’elemento nuovo e di complessità ulteriore. L’intervento dei Monopoli e la cooperazione con il settore hanno portato risultati incredibili, da un lato siamo intervenuti su quei meccanismi che andavano messi a posto – come le imposte dirette sul gioco – e dall’altro, con l’attività di controllo del Copregi, sono stati chiusi moltissimi siti illegali”.

Poi una riflessione sull’operato dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. “Cosa ha funzionato particolarmente bene? Noi spesso invochiamo stabilità e chiarezza, fondamentali per gestire il settore. Ma quello che ha funzionato benissimo è stata la capacità dell’agenzia di cooperare con concessionari e filiera comprendendo l’evoluzione del processo, studiando e intervenendo rapidamente perché i settori regolati sono soggetti alla dinamicità del mercato con in aggiunta la complessità della regolamentazione. Se non si coopera con i concessionari non si riesce ad intervenire velocemente; purtroppo anche la cura migliore se arriva tardi non serve a molto. Questo è stato fatto in maniera efficace nel periodo della pandemia e subito dopo avendo un impatto fondamentale”.

Ancora, secondo Fabio Cairoli, ceo di Global Lottery Igt “semplificazione, sostenibilità e trasformazione digitale sono gli argomenti su cui oggi, come azienda, siamo molto più sensibili. Ed è ovvio che abbiamo sofferto i mesi di chiusura, ma la discontinuità che abbiamo vissuto ci ha portato a riflettere ancora di più sulle persone, sulla responsabilità, sulla sostenibilità e sull’innovazione tecnologica. Va riconosciuto un grande equilibrio all’Agenzia che, nel periodo della pandemia, ha rappresentato con grande lucidità e pragmatismo la tutela della salute pubblica e, contestualmente, anche l’esigenza di un’industria che era chiusa”.

Il gioco legale rivede il sole, ora dossier a Meloni. Il Libro Blu dei Monopoli

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