Skip to main content

Per i suoi 75 anni la Cia si è fatta un regalo: un podcast intitolato “Langley Files”, dal nome della città in Virginia che ospite la sede dell’agenzie. La portavoce Susan Miller ha definito il podcast “un’importante pietra miliare” per l’agenzia, che rappresenta “l’ultimo degli sforzi continui della Cia per essere il più aperta possibile con le persone, condividendo ciò che possiamo sulla nostra missione, sulle persone e sulla storia”.

Ospite della prima puntata: William Burns, il direttore, che ha spiegato le ragioni per le quale è fondamentale uscire dall’ombra per spiegare al pubblico come opera la Cia, pur proteggendo i segreti. In un momento in cui “la fiducia nelle istituzioni scarseggia”, ha detto, è “importante cercare di spiegarci al meglio e di demistificare un po’ quello che facciamo”.

Burns ha raccontato che il lavoro della Cia non ricorda per nulla i film di spionaggio, un “mondo di individui eroici che guidano auto veloci, disinnescano bombe e risolvono crisi mondiali da soli ogni giorno”. Sua moglie e le sue figlie trovano divertente, ha spiegato, che la sua routine quotidiana sia molto lontana dalla vita glamour delle spie rappresentata al cinema. “Non smettono mai di ricordarmi che non sono esattamente in linea con quell’immagine, dal momento che mi sento a mio agio nel guidare la nostra Subaru Outback del 2013 rispettando i limiti di velocità imposti e che, almeno per me, il massimo dell’audacia tecnologica è quando riesco finalmente a far funzionare il telecomando Roku a casa”.

Il suo racconto ricorda le parole pronunciate nel 2016 da Sir Alex Younger, allora capo del Secret Intelligence. In quell’occasione – come ricordato anche nella prima puntata di 00Podcast (una produzione Formiche.net in collaborazione con Intesa Sanpaolo) – il capo dell’intelligence britannica per l’estero si era detto “combattuto” sulla figura di James Bond: “Ha creato un immagine potente per l’MI6: come C, la versione reale di M, ci sono poche persone che non vengono a pranzo se le invito. Molti dei nostri colleghi invidiano il riconoscimento globale del nostro acronimo”, aveva spiegato. Tuttavia, “per troppo tempo” le persone hanno creduto che “ci fosse un’unica qualità a definire un ufficiale dell’MI6, che si trattasse di un’istruzione a Oxbridge o di un’abilità nel combattimento corpo a corpo. Questo, ovviamente, è palesemente falso. Non esiste uno standard”.

“Le agenzie di intelligence occidentali hanno bisogno di comunicare in modi nuovi se vogliono demistificare il loro lavoro”, spiega Dan Lomas, docente di Intelligence e sicurezza alla Brunel University London, a Formiche.net. “Tradizionalmente, le agenzie di intelligence hanno sempre operato dietro un muro di segretezza, eppure oggi hanno bisogno di uscire allo scoperto”, spiega. La ragione è semplice: il reclutamento. È un settore questo, in cui la Cia “forse più di ogni altra agenzia, è stata proattiva”, continua l’esperto.

“Sappiamo anche che il pubblico non sa molto del mondo reale dell’intelligence e spesso si rivolge allo spytainment come fonte di informazioni sulla Cia e su altre agenzie, e l’impegno dell’agenzia – in questo caso, un podcast – può cercare di correggere i miti”, prosegue Lomas. Tuttavia, invita a “essere cauti: per molti questo potrebbe essere un altro esempio di propaganda dell’agenzia, mentre coloro che credono ai complotti lo penseranno sempre. Le agenzie hanno usato i loro siti web, i social media e i tradizionali media tradizionali per raggiungere il pubblico, e credo che l’ultima iniziativa della Cia sia davvero interessante”, conclude il docente.

Per i suoi 75 anni la Cia si regala un podcast. Burns ne spiega le ragioni

Langley come Formiche? L’Agenzia si lancia nel mondo dello spytainment. Ospite della prima puntata è il direttore Burns, che racconta come la sua vita sia ben lontana dal mito di James Bond. È una “pietra miliare” negli sforzi per essere “il più aperta possibile” e per demistificare il proprio operato. Lomas (Brunel) spiega la necessità di uscire allo scoperto: il reclutamento

YouTube si dà una mossa e trova il modo per contrastare TikTok

Cambia il programma degli Shorts di YouTube, ampliando così il numero di “creators” che potranno ricevere compensi e vivere grazie ai loro brevi video. Si tratta di una mossa per fermare l’espansione dell’app di ByteDance, che è stata sovvenzionata con miliardi e miliardi di dollari da investitori cinesi, e anche per puntare a creare contenuti di qualità e non solo balletti virali che durano il tempo di una moda

Contano i risultati di Salvini, Conte e Calenda. Tutto il resto è noia

Ci restano tre motivi d’interesse assoluto, tali da rendere le prossime ore assai gustose. Memorandum per la nottata e per la mattina del lunedì

La prossima battaglia commerciale sarà sulla tecnologia (in uscita). Parla Reinsch (Csis)

Il potenziamento del Cfius da parte di Biden riaccende la questione della tutela dell’interesse nazionale nei settori strategici. Con l’ex sottosegretario al Commercio William Alan Reinsch abbiamo parlato della competizione con Pechino, piattaforme social cinesi e il futuro del Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti. Con uno sguardo sul tema di domani: il trasferimento di tecnologie dagli Usa verso l’estero

La più deprimente campagna si è chiusa col più bel "comizio". Del Papa

Francesco ieri ci ha detto di mettere al centro il lavoro, non il reddito di cittadinanza. È contro questa misura? No, ci mancherebbe. Il problema è che lui non è contro l’aspirina, ma contro la febbre. Quali sono le politiche per il lavoro? Ci sono? Chi ne ha parlato durante la campagna elettorale? Dopo due mesi di sofferenze e banalità, Riccardo Cristiano ha sentito prima del voto un discorso degno di un leader mondiale e di un momento così difficile

Così l'Occidente corteggia Nuova Delhi

Di Harsh V. Pant

Partendo dall’essere l’unica potenza globale a sfidare la Belt and road initiative passando per il tentativo di lavorare con gli Usa, fino ad arrivare all’impegno nel costruire capacità interne più forti, l’India è stata pragmatica fino in fondo e disposta a usare il balance of power esistente a proprio vantaggio. L’analisi di Harsh V. Pant, professore di Relazioni internazionali al King’s College di Londra

Il mattone collassa e Pechino dorme. Le difficoltà del Dragone

Mentre la seconda economia globale continua ad avvitarsi su se stessa, per colpa della bolla immobiliare e del corto circuito bancario, aumenta la delusione degli investitori per ​il mancato intervento del governo. Visto sempre più come latitante

Tutti i Paesi europei dovranno revisionare i rispettivi Pnrr. L'analisi di Mauro Cappello

Di Mauro Cappello

Stante l’enorme importanza delle risorse per il rilancio del nostro Paese, che nessuno intende mettere minimamente in discussione, è utile fare una riflessione a mente fredda esaminando complessivamente la situazione italiana in tema di fondi europei

Intel punta su Vigasio (Verona) per la fabbrica di chip da 4,5 miliardi

L’anticipazione di Reuters sostiene che l’apertura della società americana in Veneto creerà 1500 posti di lavoro, più altri 3500 indiretti, tra fornitori e partner. L’investimento iniziale sarà di 4,5 miliardi di euro

Giornata elettorale, chi ha già votato. Il report dell'affluenza (in calo) alle 12

A mezzogiorno ha votato circa il 18,39 degli elettori, molti meno rispetto alle elezioni del 2018 (19,18%). Ecco perché si sono verificati ritardi e qualche fila…

×

Iscriviti alla newsletter