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Il Pentagono ha dichiarato giovedì (quando in Italia era notte) che gli Stati Uniti hanno individuato un pallone aerostatico di sorveglianza cinese che ha viaggiato dalla Cina alle isole Aleutine dell’Alaska, attraverso il Canada nordoccidentale, prima di arrivare sopra al Montana. Un oggetto da spionaggio simile a una mongolfiera con agganciate alcune apparecchiature per la raccolta di immagini e segnali. Altri del genere sono stati già individuati alle Hawaii e sopra l’isola di Guam (dove ha sede la Andersen Air Force Base, avamposto strategico statunitense nel Pacifico).

“La verifica è in corso”, ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, a proposito del pallone aerostatico di sorveglianza individuato nel nord-ovest degli Stati Uniti, aggiungendo che “fino a quando i fatti non saranno chiari, fare congetture e gonfiare la questione non aiuterà a risolverla adeguatamente”. Minimizzare è stato il primo obiettivo di Pechino.

Mentre la vicende campeggia in testa alle homepage di mezzo mondo e rischia di creare un imbarazzo pubblico sopra alle tensioni Usa-Cina, il ministero degli Esteri ha diffuso la sua versione: si tratta di uno strumento di controllo meteorologico, di cui la Cina si scusa per lo sconfinamento sui cieli americani. È creabile? Servirà tempo per le valutazioni.

Tensioni prima della visita di Blinken

Stando a quanto rivelano le fonti dell’amministrazione statunitense ai media, il presidente Joe Biden ha personalmente scelto, per ora, di non abbattere il pallone, ascoltando la raccomandazione dei funzionari del Pentagono, secondo cui così facendo si rischierebbe che i detriti colpiscano le persone a terra.

La decisione di rendere pubblica la scoperta è usata da Washington per mandare un messaggio alla Cina in vista della probabilissima visita del segretario di Stato Antony Blinken e della collega al Tesoro Janet Yellen a Pechino. Il viaggio non è ancora stato confermato, anche se viene praticamente dato per certo (forse domenica a lunedì). Sarà la prima volta che un segretario di Stato americano ritorna nella capitale cinese dopo gli ultimi quattro anni di gelo, ed è previsto un incontro con il leader Xi Jinping. L’obiettivo del viaggio è continuare a tenere aperte le comunicazioni, con la vicenda del pallone aerostatico che è destinata a far salire qualche tensione.

Gli alti funzionari dell’amministrazione Biden hanno chiamato con urgenza le loro controparti cinesi utilizzando più canali e trasmettendo la gravità della questione, ha fatto sapere il Pentagono durante un briefing per la stampa in cui sono state fornite rassicurazioni sulla non interferenza dello strumento di spionaggio cinese con i voli commerciali. Tuttavia, i voli del Billings Logan international – che si trova a sud del Montana – sono stati sospesi.

I palloni-spia

Un alto funzionario dell’amministrazione Biden ha spiegato al New York Times che il pallone non rappresenta una minaccia militare o fisica e ha aggiunto che aveva un valore limitato nella raccolta di informazioni. In generale, è in effetti realistico che il volo del pallone-spia non abbia aggiunto molto valore rispetto a quello che la Cina può ottenere attraverso le immagini satellitari. E soprattutto attraverso le attività di intelligence cyber e umana.

La Cina possiede diversi satelliti che orbitano sopra la terra. Come i satelliti spia americani, i satelliti cinesi possono scattare foto e monitorare i lanci di armi. Entrambi i Paesi hanno una storia di spionaggio reciproco; i funzionari americani che visitano la Cina in missione diplomatica si aspettano abitualmente che le loro conversazioni siano monitorate.

In diversi studi e articoli di giornale, gli esperti dell’Esercito Popolare di Liberazione hanno seguito gli sforzi di Stati Uniti, Francia e altri Paesi per utilizzare palloni avanzati ad alta quota per la raccolta di informazioni e per il coordinamento delle operazioni sul campo di battaglia. Nuovi materiali e tecnologie hanno reso i palloni aerostatici più resistenti, manovrabili e con un raggio d’azione maggiore rispetto alle generazioni precedenti.

Sulla vicenda, anche il dipartimento della Difesa nazionale canadese ha dichiarato che i movimenti di un pallone di sorveglianza ad alta quota sono stati “attivamente monitorati” dal Comando di Difesa Aerospaziale del Nord America, che fa parte della partnership militare tra Stati Uniti e Canada. Ha aggiunto che le agenzie di intelligence del Paese stanno lavorando con i partner americani per “prendere tutte le misure necessarie per salvaguardare le informazioni sensibili del Canada da minacce di intelligence straniera”.

Cosa cercava Pechino?

Perché il pallone era in quell’area sarà difficilmente rivelato, visto che Pechino con ogni probabilità cercherà di trovare il modo per aggirare – con la cortina fumogena dell’infowar – la circostanza imbarazzante di essere stato sorpreso a spiare l’America. In Montana c’è la Malmstrom Air Force Base, dove si trova il 341esimo Missile Wing: è una delle tre basi dell’aeronautica americana che gestiscono e mantengono i missili balistici intercontinentali.

Gli iniziali commenti disimpegnati della portavoce Mao hanno lasciato aperta la possibilità che il ministero degli Esteri cinese stesse aspettando istruzioni su come reagire dai comandanti militari o dalla leadership del partito – a cui il governo è sottoposto. È successo in molte occasioni che la reazione cinese è stata poco trasparente e ritardata. La dichiarazione sul sistema di controllo meteo può essere anche un tentativo pubblico di disinnescare la situazione, oppure di insabbiarla.

Il Global Times, un media che vie usato per diffondere in inglese la narrazione strategica di Pechino, ha invece suggerito che le notizie sui palloni aerostatici erano in linea con quelli che ha definito gli sforzi degli Stati Uniti per “creare un’atmosfera da Guerra Fredda ed esacerbare le tensioni Cina-Stati Uniti”.

Nuove tensioni Usa-Cina

La vicenda rischia di diventare un’irritazione pubblica che incombe sulla prevista visita di Blinken – incontro per altro concordato nel quadro della continuazione delle comunicazioni su cui Joe Biden e Xi hanno concordato durante il loro faccia a faccia al G20 di Bali.

La Cina arriva all’appuntamento fortemente irritata per varie mosse recenti degli Stati Uniti: il dossier su Taiwan, le barriere e i divieti tecnologici, le questioni relative ai diritti umani nello Xinjiang e a Hong Kong e le conseguenti sanzioni americane contro i funzionari cinesi e, più in generale, la crescente rivalità militare in Asia e nel Pacifico.

In quest’ultimo teatro, in ordine di tempo l’annuncio di Washington di voler espandere la propria presenza militare nelle Filippine, ottenendo l’accesso ad altri quattro siti che potenzialmente potrebbero essere utilizzati per schierare le forze americane in modo da creare deterrenza davanti alle minacce militari cinesi a Taiwan.

La presenza del pallone-spia tra i cieli statunitensi dimostra che Pechino non è totalmente interessata ad agire con moderazione o a modificare il proprio comportamento per migliorare le relazioni con Washington. Gli avvicinamenti sono piuttosto tattici, frutto di interessi momentanei.

Dopo la notizia del palloncino, un coro di politici repubblicani a Washington ha esortato l’amministrazione Biden ad adottare un approccio più duro nei confronti della Cina. “Lo sfacciato disprezzo della Cina per la sovranità degli Stati Uniti è un’azione destabilizzante che deve essere affrontata, e il presidente Biden non può tacere”, ha scritto lo Speaker della Camera, Kevin McCarthy, in una dichiarazione su Twitter. McCarthy potrebbe andare a Taiwan prossimamente, secondo alcune informazioni già il 10 aprile.

Cosa sappiamo del pallone spia cinese sopra gli Stati Uniti

Il Pentagono ha fatto sapere di aver individuato un pallone spia sopra il Montana. Lo ha inviato la Cina: Pechino si difende dicendosi rammaricata per lo sconfinamento di quello che definisce un sistema di controllo meteorologico. La Casa Bianca ha scelto per precauzione di non abbatterlo. Tutto prima delle visite dei segretari Blinken e Yellen nella Repubblica popolare

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