Skip to main content

Indovinello: qual è la differenza fra un filosofo che si ispira alla figura di Socrate e un giornalista molto ispirato ma poco informato? Semplice: il primo sa di non sapere mentre il secondo scrive di ciò di cui non sa.

Se i primi scarseggiano, i secondi abbondano. Capita persino di trovarli nei giornali più autorevoli. Come si può ben intuire, chi scrive di cose che non conosce, che non ha mai visto, tende a nascondersi dietro formule roboanti. Potere, lobby, americani: queste sono alcune delle parole chiave di un vocabolario che cerca di combinare scoop e complottismo. Talvolta il mix è talmente goffo da risultare particolarmente imbarazzante. È il caso di chi scrive – nientepopodimenoché – di un (pericoloso) spostamento a destra di una potentissima lobby italoamericana.

Parliamo della Niaf che è una fondazione che riunisce gli italoamericani e che fa una beneficienza che purtroppo talune grandi firme ignorano. Così come ignorano che la Niaf esprime anche quello che in Italia chiameremmo “intergruppo parlamentare” cui sono iscritti deputati e senatori italoamericani, di destra e di sinistra, repubblicani e democratici. È una organizzazione del tutto bipartisan.

La grande firma però scopre che quest’anno – scandalo! – viene premiato addirittura Mike Pompeo, che è solo stato segretario di Stato e direttore della Cia. Apriti cielo. Arriva la lista di tutti i repubblicani, più o meno trumpiani, italoamericani. Ecco, la democrazia globale ha perso anche la Niaf.

Peccato la sera prima nella cena forse più importante, quella al Cafe Milano che precede il gala, le ospiti d’onore fossero Nancy Pelosi, speaker della Camera, e Gina Raimondo, segretaria al Commercio. Due donne super influenti e democratiche. La grande firma naturalmente non lo sa. Perché non conosce il Niaf e non lo frequenta. Però ne scrive con grande gravitas. È una grande firma. Scrive di cose che non sa. Grandemente.

(Foto: Twitter @MikePompeo)

La grande firma, Socrate e quella potente lobby italoamericana. Una storia (poco) seria

Potere, lobby, americani: queste sono alcune delle parole chiave di un vocabolario che cerca di combinare scoop e complottismo. Talvolta il mix è talmente goffo da risultare particolarmente imbarazzante. E riguarda la Niaf, che oggi premia Pompeo, ex segretario di Stato e direttore della Cia, ma…

Alle banche serve un approccio attivo verso le Pmi. La versione di Ferretti (Luiss)

La spiccata vulnerabilità discende essenzialmente dal fatto che le aziende italiane stanno combattendo contemporaneamente su almeno tre fronti. I suggerimenti di Andrea Ferretti, docente al Master in Scienze economiche e bancarie presso la Luiss Guido Carli

Tasse e salario di produttività. I consigli di Bonanni a Meloni

Oltre alla questione del reddito di cittadinanza che ha demarcato nettamente i campi prima delle elezioni, la questione del lavoro è oggi confinata tra i temi di second’ordine. Il commento di Raffaele Bonanni

Sostenere l’industria della Difesa è un dovere, non un demerito. Scrive Tricarico

Che il ministro debba sostenere l’industria italiana lo impone una direttiva della Presidenza del Consiglio nata anni fa e mai abrogata, e Guido Crosetto è oggi colui che meglio di ogni altro può dar attuazione a questi impegni. Il commento del generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare

La Difesa europea è transatlantica o non è. L'evento Iai

L’architettura di Difesa europea non può, e non deve, essere pensata in sostituzione alla Nato, e deve potersi fondare su una base industriale solida, che superi gli egoismi nazionali del Vecchio continente. È quanto emerso all’evento dello Iai dedicato al futuro della Difesa europea

Veicoli elettrici

La fine del motore termico non è la fine dell'industria Ue. Gli scenari di Tritto (T&E)

È ufficiale lo stop europeo alla vendita di nuove auto inquinanti dal 2035. Una scelta di direzione che spaventa il settore. Ma, come spiega Carlo Tritto (Transport & Environment), potrebbe essere l’unica via per salvaguardare la competitività dei produttori europei e non farsi bruciare in partenza dai rivali

Primi viaggi internazionali e telefonate con Zelensky e Scholz. L’agenda Meloni

Il presidente del Consiglio rinnova “pieno sostegno del governo italiano a Kiev” e lavora sul nuovo invio di armi. Diffuso il programma dei primi impegni internazionali: Ue, Cop27 e G20

Il dominio si giocherà sulle tecnologie avanzate. La road map del Pentagono

Nel documento che identifica le minacce alla sicurezza americana, la vera sfida si gioca sulla supremazia tecnologica. Significativa, in questo senso, la nomina di Barbara McQuiston a rappresentante degli Stati Uniti nel consiglio di amministrazione del Defence Innovation Accelerator for North Atlantic (Diana). Quest’organo riunisce scienziati, ricercatori, start up e aziende tecnologiche nell’ottica di elaborare soluzioni ai problemi di sicurezza

Tempi difficili, ma un’occasione per Italia e Usa. Parla Meloni (nel 2011)

Nel suo discorso di 11 anni fa alla Niaf, l’associazione degli italo-americani, l’attuale presidente del Consiglio si rivolgeva a Obama ringraziando gli Stati Uniti per i “continui sacrifici come baluardo contro il terrorismo, campione della democrazia e dei diritti umani”

Il treno verso Kiev riparta, anche con la spinta dell'Italia. I consigli di Sessa

“Dobbiamo ripartire dall’icona del treno verso Kiev con Draghi, Macron e Scholz: poi quel treno purtroppo è rimasto fermo su un binario morto e non si sa in quale stazione”. Le considerazioni dell’Ambasciatore Riccardo Sessa sui primi viaggi del premier, a partire da Bruxelles con Ursula von der Leyen: “l’Italia ha delle esigenze che devono essere rispettate, dal Pnrr al problema dei migranti”

×

Iscriviti alla newsletter