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Eliminazione del Reddito di cittadinanza e consapevolezza che il mainstream internazionale è pilotato dalla sinistra italiana. Lo dice a Formiche.net Luca Sbardella, dirigente meloniano capolista di Fratelli d’Italia al collegio plurinominale alla Camera in Lombardia.

Perché il mainstream internazionale solleva dubbi sulla capacità della destra di governare?

Secondo me non è il mainstream internazionale spontaneamente, ma è sollecitato da pezzi italiani che, già ostili alla Meloni e al centrodestra, fanno credere che noi siamo inadeguati.

La problematica più importante che dovrete affrontare in caso di vittoria è il dossier energetico. Il tetto europeo del gas è una soluzione?

Sicuramente la proposta di Giorgia Meloni va nella giusta direzione e il motivo è molto semplice: i governi degli ultimi anni non hanno fatto assolutamente nulla, anzi, quel poco che hanno fatto ha solo peggiorato la situazione che ora rasenta il disastro. Sul fronte dell’approvvigionamento energetico italiano rispetto al mercato internazionale ci siamo affidati esclusivamente all’acquisto di energia dall’estero, invece di sviluppare un’autonomia di produzione.

Sullo scostamento di bilancio ha ragione Draghi, perché non si può fare altro debito?

In momenti di emergenza per sostenere l’economia occorre intervenire. Però bisogna stare attenti a fare altro debito, perché un Paese non può pagare a vita. Non è etico fare debito lasciandolo alle future generazioni.

Sosterrete l’eliminazione del Reddito di cittadinanza?

Sì. Noi non vogliamo lasciare nessuno indietro. Ma il reddito, così com’è concepito, è puro assistenzialismo che non aiuta i più deboli. Avanzeremo proposte costruttive di merito, come creare dei criteri più adatti. Non si può vivere a tempo indeterminato con il Reddito di cittadinanza.

Tassare gli extraprofitti, come ha proposto per esempio l’ex premier Conte, è una strada percorribile?

Prima di mettere una nuova tassa ci penso sempre due volte. Detto questo, mentre Conte era al governo senza muovere foglia, Fratelli d’Italia più volte è intervenuta contro gli extraprofitti. Non è giusto che lo Stato guadagni sulle bollette di cittadini e imprese in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo.

Come considera il mancato confronto a due Letta-Meloni da Vespa?

Secondo me si potevano fare senza problemi una serie di confronti a due. È normale che, poi, il confronto a due più interessante sarebbe stato quello Letta-Meloni: televisivamente è appetibile un prodotto che prevede un confronto a due. Ma per assurdo escludendolo non si fa altro che favorire troppo i piccoli.

Enrico Letta sventola l’arma del voto utile per invitare i sostenitori, anche indecisi, a non votare la destra. Ma che significa, in sostanza, il voto utile?

È una vecchia tecnica che utilizzavano i grandi partiti per invitare gli elettori a non disperdere i voti in piccoli rivoli. Io sono uno che, nella propria storia politica, ha sempre subito gli appelli al voto utile e ha sempre fatto parte dei partiti più piccoli, quindi non ho un bel rapporto personale con gli appelli al voto utile. Anche questa volta vorrebbero indirizzare così le cose, ma ritengo che gli italiani debbano votare liberamente per chi ritengono più meritevole.

Come giudica gli attacchi a Giorgia Meloni del mondo dello spettacolo? A parti invertite non si è mai visto.

A Chiara Ferragni stanno rispondendo le piazze in cui la Meloni sta andando a parlare. Riguardo al fatto che nessuno a destra si azzarderebbe a indicare il rivale di un partito di sinistra, c’è una vecchia storiella: una persona di destra che non ama la caccia, non va a cacciare. Ma uno di sinistra che non ama la caccia vuole vietare la caccia a tutti quanti. La risposta giusta è questa, perché la sinistra ha sempre questa presunta superiorità morale e culturale che non è giustificabile.

La partita di Ita come si sblocca? Cessione o no?

Bisogna prestare attenzione a non cedere l’ennesima azienda italiana a operatori stranieri, ma al tempo stesso bisogna evitare l’ennesimo fallimento di un’azienda gestita male.

C’è stato un endorsement di Elsa Fornero su Giorgia Meloni (“Ha acume politico e non sbaglia nulla”). Un’onestà intellettuale che apprezzate?

Apprezzo il fatto che la Fornero non sia una di quelle persone che si piazzano sulle barricate pregiudizialmente. Dopo di che, non sarà certo ricordata dagli italiani proprio con affetto. Quindi non so se quelle parole sono state più per farci un dispetto o più per farci un favore.

Via il Reddito di cittadinanza. Sbardella svela i primi passi del governo FdI

Il dirigente meloniano: “A Chiara Ferragni stanno rispondendo le piazze piene per Giorgia Meloni. Più debito? Non è etico”. E sul Rdc: “Non vogliamo lasciare nessuno indietro. Ma il reddito, così com’è concepito, è puro assistenzialismo che non aiuta i più deboli”

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