Skip to main content

L’intesa tra i partiti al Senato sul superbonus ha sbloccato gli altri emendamenti. Come raccontato su Formiche.net, tra questi figurano quelli riguardanti le operazioni sotto copertura (una novità per l’intelligence estera italiana) e la continuità del Copasir finita una legislatura. Sono stati approvati, poi, anche alcuni emendamenti che riguardano la cybersicurezza.

LA CYBER-REAZIONE

La novità del decreto è rappresentata dall’articolo “Misure di intelligence di contrasto in ambito cibernetico” (articolo 37) con cui il governo guidato da Mario Draghi (Autorità delegata: Franco Gabrielli) ha sdoganato la guerra cibernetica e previsto la possibilità di contrattaccare agli attacchi informatici. “È positivo che si inizi a parlare di reazione a un attacco cyber che impatti la nostra sicurezza nazionale”, spiega Stefano Mele, partner e responsabile della cybersecurity dello Studio Gianni&Origoni, a Formiche.net. L’avvocato l’aveva suggerito tempo fa spiegando sempre a Formiche.net la necessità di “dare urgentemente i poteri al presidente del Consiglio dei ministri, affinché, con tutte le garanzie istituzionali, possa valutare un attacco cyber che blocchi l’erogazione di un nostro servizio essenziale come una minaccia alla sicurezza nazionale e considerare anche se sia opportuno o meno pianificare una reazione legittima e proporzionata”.

Ora, prosegue, “è importante che intelligence e difesa trovino un punto di equilibrio e di cooperazione all’interno degli accordi che verosimilmente si faranno. In tal senso, bisogna partire sfatando un mito, quello che un’operazione cibernetica offensiva condotta dall’intelligence nel cyber-spazio non abbia ricadute nell’ambito del diritto internazionale. Infatti, qualora l’oggetto dell’attività non sia tipicamente quello di intelligence, ovvero, semplificando, principalmente quello dell’acquisizione di informazioni, ma produca effetti differenti, come ad esempio l’interruzione dell’erogazione di un servizio essenziale di un altro Paese, in questo caso la responsabilità giuridica dell’operazione non gode delle “garanzie” tipiche delle attività di intelligence, ma ricade comunque nell’ambito del diritto internazionale e, in particolare, dello jus ad bellum. La responsabilità, quindi, sarà comunque ascrivibile sempre allo Stato, a prescindere da chi sia il soggetto agente, che sia la nostra intelligence o i militari”. Fatta questa premessa, come agire? “È importante trovare, allora, un punto di equilibrio all’interno delle operazioni seguendo una logica molto semplice: che ciascuno faccia il suo. Pensiamo agli Stati Uniti, dove la cooperazione tra NSA e Cyber Command porta, in casi di operazioni offensive, la prima a fornire informazioni e il secondo a colpire”.

LE NOTIFICHE DEL PERIMETRO

Un emendamento approvato in Senato riguarda poi le notifiche degli “incidenti” riguardanti i soggetti che rientrano all’interno del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e rientranti in specifiche categorie, individuate con un provvedimento di natura tecnica adottato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, diretta dal professor Roberto Baldoni. Il termine è di 72 ore (quello relativo ai beni tecnologici rilevanti è fissato a 1 ora o 6 ore, in base alla tipologia degli eventi).

È il frutto, si legge nella relazione illustrativa all’emendamento, dell’aumento crescente del numero di attacchi e incidenti cibernetici ai danni delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici di attori, pubblici e privati, nazionali, e dell’attuale situazione geopolitica e delle conseguenze legate alla crisi Ucraina. Come ha spiegato il sottosegretario Gabrielli nei giorno scorsi in televisione, “viviamo il tempo del digitale, del cibernetico”, in cui “la minaccia ibrida ha ormai da tempo preso il sopravvento sulla guerra fisica”, aveva detto. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha lanciato l’allarme sugli attacchi informatici – “un trend crescente” – contro le aziende energetiche e tutta la catena di approvvigionamento e di distribuzione dei prodotti o servizi.

I nuovi obblighi di notifica rappresentano “il primo passo per la creazione di un cosiddetto Hyper Soc”, spiega l’avvocato Mele, citando il progetto di una struttura centralizzata capace di raccogliere in maniera automatica e in tempo reale tutte le informazioni legate ad eventi di sicurezza registrati dai principali soggetti nazionali del privato e della Pubblica amministrazione, al fine di avere una visione completa e capillare della situazione. “Attenzione, però, a quali incidenti l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale chiederà che vengano comunicati dalle aziende e dalle Pa incluse nel Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica: è importante evitare che le informazioni che arriveranno siano, per esempio, di meri guasti o disservizi, che comporterebbero la difficile gestione e condivisone di una mole così elevata di informazioni, che peraltro pochi benefici porterebbero alla sicurezza nazionale”.

Le novità cyber del decreto Aiuti bis spiegate dall’avvocato Mele

Con l’aumento degli attacchi verificatosi con lo scoppio del conflitto in Ucraina, aumentano i poteri di Palazzo Chigi e cambiano i termini per l’obbligo di notifica dei soggetti nel Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. L’esperto: “Ora è importante che intelligence e difesa trovino un punto di equilibrio e di cooperazione” nella reazione

La vera posta in gioco sul price cap energetico. L'analisi di Polillo

A meno di voler chiudere gli occhi di fronte alle mire di Putin e, di conseguenza, considerare l’invasione dell’Ucraina con un fatto isolato, l’interrogativo che resta è come attrezzarsi di fronte a chi punta sulla sconfitta dell’intero Occidente, quale condizione per giungere a uno pseudo multilateralismo

L'Iran entra nella Shanghai Cooperation Organisation. E il Jcpoa?

Per Teheran, la possibilità di entrare nell’organizzazione a guida cinese è un’occasione per sfuggire al peso delle sanzioni e spingere la narrazione della teocrazia mentre i negoziati del Jcpoa sono in stallo (anche sotto le pressioni israeliane)

Russia, Cina e fronte anti-Nato. La propaganda in Italia continua. Ecco come

Inizia domani la riunione della Shanghai Cooperation Organization durante la quale ci dovrebbe essere il faccia a faccia Xi-Putin. Occhio a Pechino e Mosca che puntano alla penetrazione mediatica, anche in Italia

Idrogeno ed extraprofitti, le carte di von der Leyen per l'Europa

La presidente della Commissione europea traccia una mappa dell’Europa a prova di Russia e di gas. Mosca è in coma, ora l’Ue punti sul mercato dell’idrogeno e sulla transizione. Arriva un fondo per le industrie, mentre dal prelievo sui margini delle imprese energetiche si stimano 140 miliardi di gettito

Legittimazioni parallele. Il feeling Letta-Meloni nel mosaico di Fusi

I leader di Pd e FdI, puntando a legittimarsi reciprocamente, ammettono che guidano coalizioni traballanti ed insicure e che pur vincendo non possono offrire agli elettori, a partire da quelli che li hanno scelti, garanzie di governabilità. Che invece è l’ingrediente fondamentale in una fase delicatissima come quella che ci piomberà addosso in autunno

Così l'allarme di Washington sui soldi russi ai partiti scuote l'Italia

La Russia avrebbe investito oltre 300 milioni di dollari, fin dal 2014, per influenzare politici e rappresentanti di governo in più di venti Paesi, molti dei quali in Europa, fa sapere Washington, e in Italia scoppia la polemica elettorale. Le reazioni del mondo politico e le parole del Copasir: l’Italia non è tra i Paesi citati

300 milioni a politici di 20 Paesi. La campagna russa svelata dagli Usa

Mossa a sorpresa del dipartimento di Stato che rivela un report inviato ad ambasciate e consolati degli Stati Uniti, molti dei quali si trovano in Europa, Africa e Sud dell’Asia. Putin sta spendendo somme enormi per “manipolare le democrazie dall’interno”, ha detto un funzionario. Quelle parole di Draghi e Gabrielli al Copasir…

 

Sei programmi per modernizzare la Difesa. Il via libera del Senato

La commissione Difesa del Senato approva sei programmi, previsti dal Programma pluriennale dello Stato maggiore della Difesa, per la modernizzazione di navi, unità aeree e terrestri. Un voto bipartisan che ha visto l’opposizione dei soli cinquestelle

Una nuova roadmap per lo spazio italiano. Pubblicato lo statuto dell’Asi

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il comunicato relativo all’adozione del nuovo statuto che disegna il ruolo, gli obiettivi e il ruolo strategico dell’Agenzia spaziale italiana, i cui poteri d’indirizzo saranno da oggi affidati alla presidenza del Consiglio

×

Iscriviti alla newsletter