Nel Mar Nero Kyiv colpisce Mosca con una guerriglia marittima asimmetrica: moto d’acqua, cyberattacchi, droni e sabotaggi contro le piattaforme russe. Sullo sfondo, la mano discreta della Norvegia e una partita che intreccia sicurezza, energia e grano
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La chiave di Crimea, perché il Donetsk decide il futuro della guerra. L'analisi di Caruso
Ci sono delle ragioni militari per cui l’Ucraina non può cedere alla Russia i territori ancora sotto controllo nel Donetsk senza condannare Kherson e Zaporizhzhya a una minaccia permanente. Non si tratta di una semplice questione territoriale: quello che rimane del Donetsk ucraino rappresenta il cuore di un sistema difensivo che, se perduto, trasformerebbe la geografia strategica del conflitto. L’ analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Vi spiego perché il cambio euro-dollaro sarà decisivo per l’impatto reale dei dazi. Scrive Polillo
Se il biglietto verde si dovesse rivalutare, l’onere del riequilibrio cadrebbe sui consumatori europei, costretti ad acquistare i prodotti americani ad un prezzo maggiore. Mentre il valore del dazio, sul mercato interno americano, sarebbe ridotto dall’aggio del maggior valore del dollaro. Il contrario avverrebbe nel caso opposto, con in più la conseguenza di dare origine ad un’ulteriore spinta inflazionistica, rispetto a quelle già latenti nel mercato americano. L’analisi di Gianfranco Polillo
Pechino osserva i Five Eyes. Dopo Canberra, anche Wellington lancia l’allarme
Dopo l’operazione Autumn Shield e l’allarme dell’intelligence australiana, sale ancora l’allerta dei Five Eyes sulle interferenze straniere. Martedì la prima dichiarazione di colpevolezza di un soldato neozelandese incriminato per spionaggio, giovedì la pubblicazione del report del servizio di sicurezza della Nuova Zelanda, che inquadra ufficialmente Pechino come attore principale per le attività di ingerenza e influenza esterne
Armamenti Usa per l’Europa, l’Ue non perda di vista l’autonomia strategica. Parla Nones
L’accordo quadro raggiunto da Bruxelles e Washington apre nuovi scenari per la cooperazione commerciale e militare tra Ue e Usa. Se da un lato l’Europa deve colmare lacune operative affidandosi a sistemi statunitensi, dall’altro rischia di rallentare lo sviluppo della propria industria e di compromettere il raggiungimento della sua autonomia strategica. Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai), ne parla con Formiche.net
Dopo la guerra, prima della pace. Trump e Putin tra normalizzazione e conflitto congelato
A distanza di giorni dall’incontro di Anchorage emergono riflessioni più profonde: la normalizzazione tra Mosca e Washington come premessa negoziale, la logica autonoma del dialogo bilaterale e il ruolo delle opposizioni interne a entrambi i leader
Innovazione, sostenibilità e droni sono il futuro dell’aviazione civile. Parla Di Palma
Il traffico aereo italiano nel 2025 ha toccato un nuovo record, frutto di politiche mirate e di una gestione efficace a seguito della ripartenza post-Covid. Per consolidare questi risultati, l’Ente nazionale per l’aviazione civile intende puntare su sicurezza, innovazione e sostenibilità, portando avanti anche l’integrazione dei droni commerciali nei cieli italiani. Conversazione con Pierluigi Di Palma, presidente di Enac
Unifil e il futuro del Libano, tra il ruolo dell’Italia e gli ostacoli di Hezbollah
La presenza di Unifil ha finora evitato un vuoto di sicurezza, ma la capacità dello Stato di assumere pienamente il controllo è ancora limitata. La responsabilità principale di questa fragilità ricade su Hezbollah, che ostacola il rafforzamento delle istituzioni statali e mantiene un arsenale autonomo
Conte, l'egemone della sinistra a cui manca la visione. Il commento di Sisci
Conte, ormai dominante rispetto a Elly Schlein nell’egemonia culturale della sinistra, per restare al potere dopo averlo preso dovrebbe trasformarsi caratterialmente: prendere una linea e seguirla. Ma si può cambiare personalità e carattere a 61 anni? Il commento di Francesco Sisci
Da Washington si è aperta una nuova fase della sicurezza transatlantica. Dove potrebbe portare secondo Lesser (Gmf)
“È stato davvero straordinario vedere lì riuniti tutti quei leader europei, un gruppo variegato che includeva esponenti che erano lì in virtù della loro importanza, come Macron e Merz, ma anche personalità vicine al presidente Usa come, Meloni, Rutte, Stubb. E il risultato è stato quello di garantire davvero un certo grado di sostegno all’Ucraina, e di evitare quello che avrebbe potuto facilmente diventare una sorta di svendita degli interessi ucraini”. Intervista a Ian Lesser, vicepresidente del German Marshall Fund
















