Skip to main content

Dopo l’invito del premier italiano, Mario Draghi, alla ripresa del dialogo tra israeliani e palestinesi, al termine della sua visita nello Stato ebraico e in Cisgiordania, a Gerusalemme cresce la convinzione che l’unica via per arrivare alla ripresa dei colloqui è l’affermazione degli Accordi di Abramo con l’adesione di nuovi Paesi arabi. Ne è convinta in particolare la deputata israeliana, Ruth Wasserman Lande, nota per il suo impegno su questo tema e considerata molto vicina al ministro della Difesa Benny Gantz. A suo avviso gli Accordi di Abramo tra Israele e Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco “hanno un potenziale inimmaginabile e ci avvicinano ai nostri vicini”.

La deputata israeliana lo ha spiegato in un’intervistata a Formiche.net nel suo ufficio nel Knesset, a Gerusalemme. L’ex diplomatica e consigliera di Shimon Peres ha sottolineato che “il successo degli Accordi di Abramo è fondamentale per promuovere la pace tra Israele e i suoi vicini. Nonostante gli incessanti tentativi dell’organizzazione terroristica Hamas di ostacolarli. Ho avuto recentemente l’onore di partecipare a una cena ‘Iftar’, ospitata dal ministro della Difesa Gantz con gli ambasciatori degli Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Marocco ed Egitto in cui è stato sottolineato che i media internazionali e arabi non illustrano in modo completo la situazione. In effetti, dobbiamo affinare il messaggio al pubblico arabo nella regione affinché capisca chi sono i veri rivoltosi sul Monte del Tempio”.

Wasserman ha accusato in particolare la formazione palestinese di Hamas di “ostacolare i tentativi di lavorare per una cooperazione regionale, per l’innovazione e la stabilità. Questi sono gli attori che cercano di mantenere la stagnazione piuttosto che creare circostanze migliori per far avanzare la pace israelo-palestinese”. La sua convinzione è che “con gli Accordi, la regione potrebbe essere meglio attrezzata per chiarire il messaggio alle masse e consentire così alle popolazioni che vivono in questa area di conoscersi meglio”.

Alla base di questa convinzione c’è il fatto che “dopo un solo anno dagli Accordi di Abramo, possiamo vedere una significativa riduzione dei messaggi antisemiti nei media egiziani”. Dato considerato di notevole importanza se paragonato “a un precedente tipo di pace raggiunto con i Paesi arabi che è stato privo di tali sviluppi nel corso di 40 anni. Questo è solo uno dei tanti sviluppi positivi degli Accordi ed è solo l’inizio”.

Gli Accordi di Abramo avvicinano Israele ai suoi vicini. Parola di Wasserman

Lo ha spiegato il membro del Knesset, braccio destro del ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, e impegnata in prima linea nel successo degli Accordi di Abramo, in un’intervista nel suo ufficio di Gerusalemme a Formiche.net

Il bar Covid di Pechino e la corsa cinese contro il virus

A che punto è la pandemia in Cina e quanto costa la strategia dello zero Covid? Dopo le prime aperture, il governo stringe Pechino per contenere la diffusione del virus. Gli effetti sul prezzo del petrolio secondo l’Opec

 

Reputazione aziendale, come cambiano le priorità dopo guerra e pandemia

Di Davide Ippolito

La ripartenza post Covid e il conflitto Russo-Ucraino accendono i riflettori sui cambiamenti climatici. L’intervento di Davide Ippolito, ceo Zwan e Reputation Rating

Tutte le svolte della politica dopo la scossa delle amministrative. Il punto di D'Anna

Il fallimento dei referendum e i risultati delle amministrative hanno innescato tutta una serie di movimenti tellurici all’interno delle forze politiche in grado di imprimere, come evidenzia l’analisi di Gianfranco D’Anna, notevoli cambiamenti di scenari e prospettive

Lagarde ci ripensa, la Bce pronta a riaprire l'ombrello

Dopo giorni di rendimenti alle stelle, a Francoforte sembrano aver capito che alzare i tassi senza garantire una protezione in caso di eccessivo costo del debito non è un buon affare. E allora si corre ai ripari, alzando lo scudo e reinvestendo sui titoli pubblici

Francesco, la guerra e il pensiero stravolto. Il commento di Cristiano

Come sono state lette e interpretate le parole di papa Francesco nella conversazione con i direttori delle riviste dei gesuiti? Purtroppo con le lenti deformanti di chi chiede ai papi di dividerci in figli della Luce e figli delle Tenebre. Il commento di Riccardo Cristiano

Faccia a faccia Sullivan-Yang. Cina e Usa si parlano ancora

Dialogo tra Sullivan e Yang, Usa e Cina si parlano perché in momenti così particolari “entrambe le parti riconoscono il bisogno di cooperazione”, commenta Sciorati (Uni Trento)

Cina addio? A Washington un coro (bipartisan) per il divorzio

Una legge al Congresso americano propone una ghigliottina sugli investimenti in Cina, basta export nelle supply chain critiche. Un panel all’American enterprise institute (Aei) conferma il coro bipartisan a Washington. Dal repubblicano La-Hood al presidente del Copasir Urso in missione, l’asse transatlantico punta al decoupling cinese

Le guerre si vincono a terra, ma per farlo serve personale. L’audizione di Serino

La dimensione terrestre delle operazioni militari resta quella in cui si decidono le sorti di un conflitto, ed è per questo che l’Esercito deve prepararsi ad affrontare le minacce del futuro prevedendo un aumento del personale specializzato. L’audizione del capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Pietro Serino, al Senato

I frugali hanno vinto e la Bce si è inchinata. La stoccata di Piga

Intervista al docente ed economista di Tor Vergata. La gang dei Paesi frugali si è risvegliata, spingendo Francoforte verso la stretta e infischiandosene dei danni collaterali ai Paesi indebitati, come l’Italia. L’inflazione qui molto probabilmente sarà transitoria, non come negli Usa. Per questo la mossa della Bce non ha lo stesso significato

×

Iscriviti alla newsletter