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Dalla mezzanotte di venerdì cambierà per forza di cose la campagna elettorale perché entrerà in vigore il buio, il silenzio sui sondaggi politici elettorali. Che cosa significa? I sondaggi continueranno a essere fatti, ma non potranno essere pubblicati e men che meno diffusi. E allora sappiamo come fino ad ora molte proposte politiche – penso a Calenda – hanno portato i risultati di alcuni sondaggi proprio per avvalorare, dare risonanza o fungere proprio da megafono per la propria proposta politica, da domani non potranno più usare questo strumento quindi necessariamente ci saranno delle novità.

Cosa guardano i leader politici quando non hanno strumenti di questo tipo o quantomeno non possono rilanciarli? I social media. Quindi immaginiamo – ma vedremo se il futuro mi darà ragione – diverse attività di coinvolgimento degli utenti: immaginiamo card in cui si ringrazia per un certo obiettivo raggiunto e soprattutto immaginiamo, anche per una svolta della campagna elettorale vera e propria, l’inizio di una serie di attività che punteranno al coinvolgimento degli utenti. Ricordiamo nelle europee del 2019 il famoso Vinci Salvini, che era stato molto commentato proprio perché era uno strumento per aumentare i tassi di interazione sulla pagina in questo caso del leader della Lega. Ecco, ci aspettiamo – e vedremo se succederà – che anche gli altri leader cercheranno di usare dei meccanismi più di coinvolgimento.

In realtà qualche piccolo esempio lo abbiamo già trovato nelle settimane scorse, ad esempio in seguito all’incursione di un attivista sul palco di un comizio di Giorgia Meloni che rivendicava la propria appartenenza alla comunità LGBT, che a suo avviso era stata bistrattata e sarà di bistrattata da una Giorgia Meloni potenzialmente al governo. Il video dello scambio è diventato molto famoso: Meloni dopo averlo accolto sul palco e averlo fatto parlare gli risponde dicendogli “avete già le unioni civili”. “Avete già”, quindi, è diventato un vero e proprio hashtag rilanciato proprio dal segretario del Partito democratico Enrico Letta: questa, che sembra una dinamica di dibattito e combattimento anche social, in realtà ci porta a vedere una dinamica che in molti hanno osservato in questa campagna elettorale, ossia la tendenza da parte di Enrico Letta di polarizzare lo scontro su Giorgia Meloni. Scontro che però Meloni prova in ogni modo ad evitare, giustamente, cercando di sottrarsi alla violenza della campagna elettorale, puntando invece a rassicurare riguardo la sua capacità di poter essere, un domani, al governo.

Quindi da una parte abbiamo visto il post di Enrico Letta, dall’altra Meloni che cerca di schivare gli attacchi o quantomeno di non entrare direttamente nell’agone politico; cosa che invece fa Carlo Calenda, che con la sua visita a Piombino è stato uno dei, se non addirittura l’unico, leader a presentarsi su uno dei terreni di scontro di una campagna elettorale molto calda, soprattutto rispetto ai temi collegati con l’energia. Ecco, Carlo Calenda, e allo stesso modo Giuseppe Conte, con dichiarazioni molto forti cerca di emergere all’interno di questa campagna elettorale e vanno un po’ a costituire quelle terze o quarte parti che stanno emergendo in questi giorni.

Anche la SuperMedia di oggi di YouTrend ci certifica che effettivamente questo taglio di campagna sta in qualche modo avendo presa. Attenzione: il silenzio sui sondaggi che cosa ci dirà? Ci dirà che da domani ci saranno nuovi modi che i leader proveranno a utilizzare per registrare o costruire il consenso intorno alla loro proposta politica; contemporaneamente però occhio perché i sondaggi si fermano ad oggi, i sondaggi registrano una fotografia del momento in cui vengono svolti, in cui vengono elaborati, del momento in cui vengono pubblicati.

Sappiamo già che ci sono dei trend piuttosto evidenti e quindi da qui al 25 settembre potranno essere addirittura acuiti.

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