Skip to main content

Lo spazio è indispensabile per la sicurezza delle nazioni, dei cittadini, dei territori, oltre a giocare un ruolo importante anche per l’economia; una dimensione da cui dipende sempre di più la vita quotidiana delle nostre società. Per questo motivo l’Italia, uno dei pochi Paesi a poter vantare una filiera spaziale completa, deve prepararsi a una sfida impegnativa, che esige una riflessione sulle proprie attività spaziali. A dirlo è la Relazione sul dominio aerospaziale quale nuova frontiera della competizione geopolitica del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), l’organo presieduto dal senatore Adolfo Urso. Il documento sintetizza un lungo periodo di indagine condotto dal Copasir cha ha visto le audizioni dei principali attori italiani dello spazio, dal ministro per l’Innovazione Vittorio Colao, al presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia, fino al capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, generale Luca Goretti, e il segretario del Comitato interministeriale per le politiche dello spazio, generale Luigi Francesco De Leverano, tra gli altri.

La Corsa allo spazio 2.0

Il documento riconosce la presenza di una vera e propria “corsa allo spazio” che vede coinvolte le principali potenze terrestri, in una competizione tecnologica, strategica e ideologica che ricorda quella della Guerra fredda. “La corsa non si è di fatto mai fermata – recita il testo – ma negli ultimi anni ha avuto un’accelerazione, nell’ambito della quale USA, Russia e Cina si contendono il primato”. Naturalmente ci sono forti elementi di discontinuità, come la nascita della Space economy, che ha rivoluzionato completamente lo scenario, con l’ingresso oltre l’atmosfera dei privati come SpaceX, BlueOrigin e Virgin Galactic.

La competizione con Russia e Cina

Secondo quanto riportato dal documento, dunque, la futura egemonia planetaria “potrebbe avvenire anche nello Spazio, data la crescente militarizzazione oltre l’atmosfera, con tentativi di appropriarsi di nuove zone di influenza”. L’invasione russa dell’Ucraina ha poi impattato pesantemente sul settore in generale, con l’interruzione di numerose collaborazioni tra la Roscosmos e le agenzie occidentali, con impatti che hanno raggiunto anche il nostro Paese. Non poteva mancare, naturalmente, il riferimento alla Cina, relativamente una nuova aggiunta alla competizione, ma che in pochi anni è riuscita a porsi quale principale antagonista degli Stati Uniti.

Sfide inedite

Il documento del Copasir riconosce che lo spazio sta aprendo “sfide inedite non solo per l’ordine mondiale ma anche per la nostra difesa nazionale”. Non solo la competizione globale tra grandi potenze, ma la dipendenza crescente dalle orbite per la sicurezza delle società pone sfide inedite. Il proliferare della attività dei privati nello spazio richiederà una legislazione adeguata. Inoltre, la vulnerabilità delle infrastrutture, conseguenza anche del crescere dei detriti spaziali e del sovraffollamento delle orbite, rischia di avere ricadute significative sull’economie dei Paesi. Il documento cita a proposito una ricerca del governo inglese, secondo la quale la sola indisponibilità del servizio di navigazione satellitare avrebbe un impatto economico del valore di cinque miliardi di sterline in soli cinque giorni.

Il ruolo della Difesa italiana

Lo spazio è decisivo, e l’Italia “sta assumendo sempre più consapevolezza che la sicurezza delle infrastrutture spaziali nazionali è questione indifferibile, multisettoriale e globale che esige un approccio sistemico”. Dal punto di vista della Difesa italiana, il Copasir ha registrato il positivo processo di adeguamento delle Forze armate per assicurare la protezione delle infrastrutture spaziali, dalla realizzazione nel 2019 dell’Ufficio generale spazio presso lo Stato maggiore della Difesa, e nel 2020 l’istituzione Comando delle operazioni spaziali, con il duplice compito di gestire e proteggere gli assetti spaziali della difesa e integrarne i relativi servizi nel contesto delle operazioni militari e civili a tutti i livelli. In questo senso, l’Aeronautica militare ha un ruolo di primo piano, garantendo una “capacità di risposta a fronte di minacce tanto dalla Terra allo spazio quanto dallo spazio alla Terra”. In particolare, l’Arma azzurra è impegnata nella capacità di sorveglianza dello Spazio tramite il Centro di Space situational awareness presso il Comando operazioni aerospaziali.

La solida posizione industriale

Di fronte alle sfide, il documento riconosce, però, la solida posizione del Paese nel settore aerospaziale, a partire dalla dimensione tecnologica e industriale del Paese: “uno dei pochi ad avere una filiera completa”. L’Italia, registra la Relazione, è al settimo posto mondiale per quota di spesa pubblica destinata allo spazio in relazione al Pil, e la seconda, dopo la Francia e prima degli Usa, per quota di spesa governativa destinata alla ricerca e all’esplorazione spaziale. Di fronte a questi ottimi risultati, però, il documento registra la crescita di competizione internazionale, dovuta in particolare ai privati, che “rischia di degradare il ruolo di leadership che talune nostre aziende vantano”, con rischi di marginalizzazione per gli operatori nazionali e perdita dei vantaggi competitivi sui mercati istituzionali.

L’importanza di investire

Per il Copasir, dunque, si “rende indispensabile un vero e proprio salto tecnologico mediante una adeguata politica di investimenti sostenuta da una progettualità al passo con le sfide e le problematiche che si registrano”. Un’occasione preziosa in questo senso sono i due miliardi di euro stanziati per il piano triennale dell’Asi, e i 2,3 miliardi messi a disposizione dal Pnrr per lo spazio. Oltre quattro miliardi di euro, a cui si aggiungeranno gli ulteriori fondi provenienti dall’Esa, che dovranno consentire “un rilancio effettivo dell’ambizione strategica italiana sullo Spazio”, nell’intento di raggiungere alcuni obiettivi decisivi: rafforzare la capacità e la competitività della filiera industriale italiana, stimolare l’innovazione e la ricerca scientifica e creare nuovi modelli di collaborazione pubblico-privato, sfruttando a pieno i potenziali ritorni economici e sociali.

La competizione è in orbita. La ricetta del Copasir per lo Spazio

Il dominio aerospaziale è la frontiera sulla quale si svolgerà la competizione globale in ambito scientifico, economico e militare, e per affrontare la sfida l’Italia deve prepararsi potenziando le strutture di governance del settore. E sostenendo la collaborazione internazionale e assicurando il sostegno al settore della ricerca e della produzione italiana

Cosa ne fa la Russia del gas invenduto all'Ue

Il taglio del 60% delle forniture di gas russo all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream 1 spalanca la strada alla speculazione, al mercato nero (e a un potenziale cerino che resta nelle mani di Mosca?)

La disinformazione evolve rapidamente. Così possiamo combatterla

All’evento organizzato da Comin&partners si è discusso di come le autorità e la stampa sono chiamati a rispondere alla diffusione delle notizie false, che minano la verità e le democrazie. Per riuscirci, bisogna prendere atto che l’intero settore è in piena trasformazione: se sarà positiva, dipende da noi

Servizi, Cdp e golden power. Lo scudo spaziale del Copasir

Serve un approccio più reattivo dell’intelligence italiana alla competizione russa e cinese nello spazio e un’autorità politica unica. Nella relazione sul dominio spaziale le indicazioni del Copasir al governo Draghi. Da Cdp al golden power, come difendere gli asset dalle interferenze

Tim si fa in due. Labriola vara lo scorporo tra rete e servizi

Il ceo Labriola presenta il piano industriale che sancisce il riassetto dell’ex Telecom e guarda alle cessione della rete a Open Fiber. Nascono quattro unità, obiettivo sinergie ed efficienza. In autunno l’offerta dello Stato, ma c’è anche il piano B

Moratti bypassa il metaverso di Conte e i corsivi di Salvini. L’analisi di D’Anna

La probabile autocandidatura di Letizia Moratti alla presidenza della Regione Lombardia irrompe sullo scenario politico caratterizzato dalle spinte e controspinte di 5 Stelle e Lega alle prese con l’elaborazione del lutto delle sconfitte alle amministrative

Sviluppo, innovazione e inflazione. La prima assemblea di Farmindustria nel segno di Cattani

L’assemblea delle imprese farmaceutiche all’indomani del passaggio di testimone tra Massimo Scaccabarozzi e Marcello Cattani. Due anni di pandemia hanno scritto nuove regole e gettato le basi per un nuovo approccio alla salute. Le aziende sono pronte, ma l’esplosione dei costi energetici e della logistica è un problema che va risolto

Israele alza l’attenzione sul Mar Rosso. Estate calda Iran-Usa

L’Iran sta aumentando la sua presenza sul Mar Rosso, denuncia Israele, e questo potrebbe creare problematiche lungo quelle rotte. Il rischio di una nuova estate calda che coinvolga anche gli Stati Uniti e i Paesi del Golfo (mentre il Jcpoa è fermo)

Governo Johnson, uno scontro politico sul terreno dell'economia

Il governo ha affrontato la crisi economica post pandemia con delle politiche espansive finalizzate a sostenere l’occupazione e ad affrontare le emergenze sociali. La situazione odierna però, determinata anche da quella internazionale, con un’inflazione all’8%, livello quasi inimmaginabile per il Regno Unito negli scorsi anni, un crescente indebitamento e il disavanzo commerciale, ha portato molti a dichiarare che l’inflazione ha reso il Paese più povero e che questo andrebbe spiegato ai cittadini e affrontato

plastica

La bioeconomia per un futuro a misura d'uomo

Una stima aggiornata al 2021 del valore della produzione e degli occupati in un settore che utilizza le risorse biologiche, inclusi gli scarti, come input per la produzione di beni in alcuni Paesi europei. Ecco cosa dice l’ottavo Rapporto sulla Bioeconomia in Europa, realizzato e presentato nei giorni scorsi da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Cluster Spring e Assobiotec-Federchimica

×

Iscriviti alla newsletter