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L’unione fa la forza, o almeno così sperano i due colossi delle telecomunicazioni BT ed Ericsson, che hanno deciso di mettersi insieme per offrire alle aziende britanniche la possibilità di creare reti private 5G. La differenza con le reti pubbliche è che queste possono essere circoscritte ai luoghi di lavoro, che siano una fabbrica, un porto o un campus così che la rete ad altissima velocità possa permettere di implementare, in sicurezza, con bassa latenza e con una migliore copertura di una tradizionale rete Wi-Fi aziendale, i servizi dell’Internet of things.

A confermare la partnership pluriennale britannico-svedese è stato Marc Overton, l’amministratore delegato della divisione X Enterprises della BT, che si occupa di sviluppare vari tipi di tecnologia come IoT ed Edge Computing. “Abbiamo unito le nostre capacità e competenze nella costruzione di reti fisse e mobili convergenti con le apparecchiature di rete 5G sostenibili e sicure di Ericsson, per offrire una nuova proposta pionieristica che risulterà attraente per molti settori”, ha affermato. “Ora siamo nella fase due del progetto”, ha continuato. “Questa include vari casi d’uso, come il telelavoro di macchinari per impianti pesanti, la Realtà Artificiale (AR) per la manutenzione remota, nonché l’analisi video con intelligenza artificiale avanzata e l’uso di droni per la sorveglianza e le ispezioni”.

L’implementazione tecnologica riguarda diversi aspetti, dalla sanità alla produzione, dai trasporti alla logistica, dai grandi centri commerciali fino a stadi e porti. Qualsiasi azienda decida di dotarsi degli strumenti BT-Ericsson, fanno sapere le due nuove alleate, potrà non solo migliorare la loro produttività ma anche risparmiare sul monitoraggio delle risorse, sulla manutenzione, sull’elaborazione dei dati in tempo reale.

Non si tratta della prima collaborazione tra i due gruppi. Già in passato le loro strade si erano incontrate, come su quella che porta al Belfast Harbour in Irlanda del Nord. Nei 35 acri di porto, la loro rete 5G ha facilitato molte attività, tra cui la logistica, i trasporti, la catena di approvvigionamento e le spedizioni.

L’annuncio, tra l’altro, arriva nel giorno in cui Ericsson ha ricevuto l’attestato di prima azienda in termini di innovazione e di crescita nel mercato delle infrastrutture di rete 5G. Sul podio, anche Nokia e Huawei. A nominarla leader è stato il report Frost Radar “Global 5G Network infrastructure market” di Frost&Sullivan, che già l’anno scorso l’aveva posizionata al primo posto.

Soprattutto, quella di BT e Ericsson sembrerebbe la risposta all’accordo siglato un anno fa da Nokia e Verizon con l’Associated British Ports, di cui fanno parte 21 porti nel Regno Unito, per implementare la piattaforma di nuova generazione in quello di Southampton. Si trattava del primo contratto private 5G, che proiettava il settore marittimo in una nuova dimensione per il futuro. Quello di BT e Ericsson, invece, punta a prendersi una fetta molto più ampia di mercato.

Bt e Ericsson forniranno la rete 5G privata alle aziende britanniche

I due colossi delle telecomunicazioni siglano una partnership che potrebbe rivoluzionare il settore, mettendo insieme telelavoro di macchinari per impianti pesanti, la Realtà Artificiale (AR) per la manutenzione remota, l’analisi video con intelligenza artificiale avanzata e l’uso di droni per la sorveglianza e le ispezioni

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