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Dopo l’invasione, un golpe. Secondo il ministero degli Esteri britannico la Russia ha intenzione di insediare al potere in Ucraina un politico filorusso con un colpo di Stato. “Abbiamo informazioni che indicano come il governo russo stia cercando di insediare a Kiev un leader filorusso mentre valuta se invadere e occupare l’Ucraina”, recita una nota del Foreign Office diffusa nella serata di sabato.

Tra i “potenziali candidati” premier scelti dal Cremlino, avvisa la diplomazia d’Oltremanica, ci sarebbe l’ex deputato Yehvven Murayev. Ma anche altri politici con cui “l’intelligence russa mantiente contatti”. Tra i nomi elencati nel comunicato c’è l’ex vicepremier Serhiy Arbuzov, l’ex braccio destro del premier filorusso Viktor Yanukovich, Andriy Kluyev, Vladimir Sivkovich, già numero due del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale, e l’ex premier Mykola Azarov. “Tra questi c’è chi ha contatti con ufficiali dei Servizi segreti russi attualmente coinvolti nei piani per un attacco contro l’Ucraina”. “Le informazioni rilasciate oggi accendono i riflettori sull’ampiezza dell’attività russa volta a sovvertire l’Ucraina e aprono uno spaccato sui piani del Cremlino”, avvisa la Segretaria agli Esteri Liz Truss.

I nomi diffusi dal governo di Boris Johnson fanno tutti parte della cerchia stretta di Yanukovich, l’ex presidente fuggito nel 2014 alla vigilia della guerra nel Donbas. Alcuni vivono da anni fuori dal Paese e sono accusati di corruzione e di crimini durante la rivolta di Majdan. Azarov vive da allora in Russia ed è al centro di un mandato di cattura dell’Interpol. Sivkovych questa settimana è finito nel mirino delle sanzioni americane con l’accusa di lavorare per gli 007 russi.

L’allarme, di cui per ora il Foreign Office non ha fornito prove, rischia di arroventare il clima di tensione intorno alla crisi ucraina. Secondo l’intelligence americana il Cremlino sta preparando un’invasione militare. Questo durante e nonostante i colloqui diplomatici tra Russia e Nato che continuano con un’agenda serrata.

Venerdì mattina a Ginevra si sono incontrati il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il suo omologo russo Sergei Lavrov. Martedì prossimo, a Parigi, si terrà una riunione di ufficiali del formato Normandia (Ucraina, Russia, Germania, Francia).

Ma il dialogo procede sul filo spinato. Sono più di 127.000 le truppe russe dislocate ad Est del confine ucraino, avvisano i Servizi di Kiev. Senza contare l’equipaggiamento militare, con più di 36 lanciatori di Iskander, i missili terra-terra russi che possono raggiungere una gittata tra i 500 e i 770 chilometri. Prosegue nel frattempo l’invio di rifornimenti militari al governo di Volodymyr Zelensky da parte degli Stati Uniti e dei Paesi Nato. Nella notte di sabato è arrivato a Kiev il primo pacchetto da 200 milioni di dollari di aiuti militari stanziati dall’amministrazione Biden.

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