Skip to main content

“Siamo tutti d’accordo che Draghi è una benedizione del cielo. Dunque, piuttosto che tenercelo per solo un anno, teniamocelo per altri sette al Quirinale”. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e promotore della formazione Coraggio Italia, parla con il pragmatismo di chi viene dal territorio ed è lontano anni luce dalle stanze eburnee del potere capitolino. Non è per il voto anticipato, ma per aprire la strada un cambiamento de facto “verso il presidenzialismo”. Che, secondo lui è “il grande timore di tutti i partiti”.

Brugnaro, con Draghi al Colle significherebbe terminare anticipatamente la legislatura. 

No, si può tentare la terza via. Draghi al Colle e un anno di governo tecnico con una figura scelta o tra i ranghi dell’esecutivo oppure dalla società civile, che porti a termine la legislatura. Questa sarebbe la soluzione ottimale non per noi, ma per tutto il Paese. Diciamo che con il ruolo di Presidente della Repubblica declinato in senso più operativo, Draghi sarebbe un elemento di stabilità ulteriore per il Paese anche in ottica delle sfide che ci attendono.

Parla del Pnrr?

Sì ma non solo. La pandemia ha di fatto congelato alcune questioni che, o prima o dopo, torneranno a emergere. Prima fra tutte quella legata all’aumento dell’energia e delle forniture. I costi elevatissimi delle materie prime che strozzano la ripresa per le nostre imprese. A questi più contingenti, si aggiunge l’annoso ma sempre attuale problema dei flussi migratori.

Lei che idea ha su questo tema?

Sicuramente in passato si è fatta della demagogia. Ma il nostro Paese deve tornare ad avere delle frontiere. Non pensabile che l’Italia possa essere una nazione senza confini. Con il buonismo non si va da nessuna parte.

A proposito di dibattiti che riaffiorano, sul fronte energetico è tornato a essere d’attualità il discorso sul nucleare. Le centrali vanno riaperte secondo lei?

Ma certo che le centrali devono essere riaperte. Il nucleare è il futuro, ed è l’unica forma di sostentamento energetico che ci potrà permettere, se sfruttato a dovere, di essere competitivi con gli altri Paesi dell’Eurozona.

Torniamo alla politica. Come sono i rapporti fra Coraggio Italia e gli altri schieramenti del centrodestra?

Sono abbastanza buoni. Noi pensiamo che il centrodestra senza il centro non possa esistere. Noi proponiamo progetti, abbiamo in dote coerenza e credibilità. Abbiamo persone serie, scevre da condizionamenti politici e a breve fonderemo il gruppo al Senato. Ed è per questo che la nostra proposta piace anche a coloro che si erano allontanati dalla politica. Fra i nostri obiettivi c’è anche quello di intercettare tutti i voti del 30% di italiani che, alle scorse politiche, accordò la fiducia ai 5 Stelle.

A proposito dei pentastellati. Che opinione si è fatto del nuovo corso del Movimento con Conte?

Credo che sia una persona ragionevole, con la quale si può ragionare. Così come penso che non tutti gli elettori del Movimento accolgano di buon grado l’asse “venezuelano” che si sta creando col Pd. Poi, per quanto mi riguarda, la misura del reddito di cittadinanza andrebbe strutturalmente modificata.

Lei ha parlato di centro. Pensa che a Coraggio Italia possano affiancarsi formazioni come Azione e Italia Viva?

Calenda non penso proprio. È una persona che rispetto e stimo, ma non credo sussistano i presupposti per un ingresso in un campo largo centrista. Lui è saldamente legato alla sua posizione, mentre Italia Viva ha la capacità di ragionare in maniera trasversale. Dunque, perché no?

Posto che lei ha espresso il suo parere favorevole su Draghi al Colle, che ne pensa della soluzione Berlusconi?

Sarebbe un ottimo candidato, con capacità e visione, qualora Draghi non dovesse scegliere la strada del Quirinale.

Draghi al Colle, governo tecnico e il centro con Iv. I piani di Brugnaro

Il primo cittadino di Venezia, promotore di Coraggio Italia, a Formiche.net: “Fra i nostri obiettivi c’è anche quello di intercettare tutti i voti del 30% di italiani che, alle scorse politiche, accordò la fiducia ai 5 Stelle”. E sull’alleanza coi dem: “Non tutti gli elettori del Movimento accolgono di buon grado l’asse ‘venezuelano’ che si sta creando tra Pd e M5S”

Il governo teme le mire cinesi sul porto di Palermo

Lo scalo siciliano “deve sfuggire alle mire commerciali o espansionistiche” di Pechino, spiega Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa, a Formiche.net, commentando il piano di Cosco e China Merchants

Gas, ecco come il ricatto russo indebolisce l’Ue

Migliaia di soldati russi ancora al confine con l’Ucraina. Per quanto?

Putin non sembra interessato all’invasione del Donbas (almeno per ora), ma potrebbe pensare a una destabilizzazione dell’Ucraina che ritiene vantaggiosa

inflazione

La Fed, l'allarme di Giorgetti e lo zen della Bce. La vera variante è l'inflazione

L’improvviso e violento aumento dei prezzi, a cominciare da materie prime ed energia, rischia di vanificare gli sforzi pandemici di Europa e Usa, compromettendo la crescita. Ma mentre la prima sonnecchia, i secondi corrono ai ripari. In Italia è Giorgetti a suonare la sveglia

Chi è William LaPlante che gestirà il budget del Pentagono

Tra le caselle ancora da assegnare per Joe Biden c’è quella (rilevantissima) di “under secretary of Defense for acquisition and sustainment”. Dopo il passo indietro di Michael Brown, il presidente ha annunciato ieri l’intenzione di nominare William LaPlante, già membro dell’amministrazione Obama, esperto nella gestione di programmi federali, in particolare quelli di ricerca e sviluppo per la sicurezza nazionale. Dovrà passare dal Senato

Dopo il Trattato del Quirinale, quello italo-tedesco? Diplomazie al lavoro

Ormai tutti a Bruxelles lo chiamano il Triangolo, scrive Repubblica. Che racconta “contatti già iniziati” tra Roma e Berlino per un patto da firmare l’anno prossimo. E l’ambasciatore Varricchio dice a un giornale tedesco che l’Ue ha bisogno di “un forte partenariato” tra i due Paesi

I temi politici che minacciano il futuro del comparto farmaceutico

L’incontro organizzato da Edra e Health & Science Bridge, è stato moderato da Beatrice Lorenzin, e ha visto la partecipazione di dirigenti del settore pubblico e privato del calibro di Giovanni Tria, Giorgio Palù, Massimo Scaccabarozzi, Marcello Cattani, Lucia Aleotti e Paola Testori Coggi. Gli Ipcei (Important projects of common european interest) potrebbero garantire una risposta adeguata alla necessità di supportare la ricerca medica e implementare la capacità di produzione in ambito sanitario e farmaceutico

Covid

Omicron, perché c’entra l’Hiv (e non si tratta di brevetti sui vaccini)

Diversi esperti ritengono che la variante del virus si sia originata in pazienti immunocompromessi, una “palestra” ideale per le mutazioni. Intanto si riaccende il dibattito sui brevetti dei vaccini, ma il Sudafrica ha dosi in giacenza che stanno per scadere…

Formiche e Decode39 al fianco del Med, l'evento Farnesina-Ispi

Racconteremo con approfondimenti in italiano, arabo e inglese, questo importante momento di confronto fra istituzioni e stakeholder di Mediterraneo, Nord Africa e Medio Oriente dedicato al futuro della regione

Le oscillazioni di Salvini non funzionano più. Né per lui né per la Lega

Prosegue con Matteo Salvini la serie di ritratti politologici di Luigi Tivelli, editorialista e scrittore. Già pubblicati i profili di Giorgia Meloni, Giuseppe Conte ed Enrico Letta

×

Iscriviti alla newsletter