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C’è aria di normalità in Europa. L’Unione europea guarda con ottimismo al periodo estivo. Ma quali sono le regole anti-Covid ancora in vigore e quali i documenti per entrare nelle zone turistiche per eccellenza?

Le varianti, soprattutto quell’indiana, minacciano il Regno Unito e spingono altri Paesi, tra cui la Germania e la Francia, a chiudere le frontiere per chi arriva dal territorio britannico. Tuttavia, in linea generale gli sforzi per mettere in sicurezza i cittadini e fare ripartire le attività economiche e sociali sembrano avere raccolto i frutti previsti.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rassicura che entro la metà di giugno arriverà il green pass che favorirà il ritorno dei turisti. In un vertice straordinario, i Paesi membri dell’Unione europea hanno accordato un allentamento delle misure di prevenzione grazie al “miglioramento della situazione epidemiologica generale”. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che “questa settimana metà degli adulti dell’Ue avrà ricevuto la prima dose. […] La campagna deve accelerare anche in estate. Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente”.

Il quadro sanitario europeo è sotto controllo, per cui la chiusura delle frontiere non è più come durante i picchi del contagio, ma molte misure restano. E al momento di prenotare le ferie è bene tenerne conto.

FRANCIA

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato una riduzione del lockdown in quattro fasi: dal 3 maggio al 30 giugno. Dal 19 maggio, il coprifuoco è stato spostato dalle 19.00 alle 21.00 e dal 9 giugno sarà alle 23. Solo il 30 giugno sarà completamente revocato. Resterà però l’obbligo di distanziamento sociale e l’uso della mascherina.

Sebbene la quarantena per chi entra in Francia non è più obbligatoria – tranne per chi presenta sintomi di Covid-19 -, le autorità francesi esigono un test molecolare all’ingresso, effettuato entro 72 ore dalla partenza. I viaggi da e per la Polinesia francese, Nuova Caledonia e le isole Wallis e Futuna è possibile solo per motivi giustificati, tra cui visite a famigliari o lavoro.

GERMANIA

Il governo tedesco ha deciso di chiudere le frontiere a chi arriva dal Regno Unito, ad eccezione dei cittadini tedeschi o residenti in Germania.

Il resto dei viaggiatori via aerea deve presentare, prima dell’imbarco, un documento che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone, per evitare la quarantena. Per “vaccinato” si intende la persona che ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (se hanno già contratto il Covid, basta la prima dose). Chi ha avuto il Covid-19, può presentare un tampone negativo da non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi.

Chi non è vaccinato o guarito dal Covid-19 deve presentare un test, rapido o molecolare, effettuato 48 ore prima dalla partenza. La lingua della documentazione? Può essere in italiano, tedesco, inglese, francese o spagnolo.

SPAGNA

La Spagna è forse il Paese più aperto di Europa. Ai turisti è richiesto il test molecolare solo se provenienti da Paesi di alto rischio e, comunque, la quarantena non è obbligatoria.

Il presidente Pedro Sánchez ha dichiarato che la richiesta del passaporto vaccinale fa parte di un progetto pilota. L’obiettivo, secondo il leader socialista, è recuperare lo sviluppo del turismo da subito, perché quest’estate “somigli a quelle di prima. […] Siamo nella giusta direzione. La miglior politica economica è superare la pandemia”.

PAESI BASSI

Nei Paesi Bassi, per esempio, il governo ha deciso di non chiedere più né test molecolare né la quarantena a chi arriva (in realtà torna) dalle isole Canarie, le Baleari, Portogallo e il nord del Mare Egeo. La decisione è un voto di fiducia nei confronti delle zone turistiche considerate di basso rischio.

Per chi arriva da altri Paesi con un alto indice di contagio, in aereo, nave, treno o autobus, è richiesto un test con risultato negativo alla partenza. A chi arriva in macchina, invece, non è richiesto. Chi proviene da altre zone deve rispettare una quarantena di almeno 10 giorni o solo cinque giorni con un nuovo test molecolare negativo.

GRECIA

La Grecia ha rimosso l’obbligo di quarantena di sette giorni per i residenti nel territorio europeo e richiede la presentazione di un test molecolare negativo in lingua inglese, effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo. In alternativa, è valido un certificato di vaccinazione, dopo 14 giorni dal completamento del ciclo.

Per chi arriva fuori dall’Unione europea, resta l’obbligo di isolamento fiduciario di sette giorni e viene offerta la possibilità di sottoporsi ad un test rapido effettuato all’arrivo. Tutti devono compilare un modulo online Passenger Locator Form (Plf con luogo di provenienza, durata del soggiorno e indirizzo durante il soggiorno in Grecia).

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