C’è una linea invisibile, ma sempre più tangibile, che oggi segna il nuovo fronte orientale dell’Alleanza Atlantica. Non passa solo tra Kaliningrad e la Bielorussia, ma si snoda nelle agenzie di intelligence di Varsavia e nella loro attività di osservazione e analisi delle attività ostili di Mosca, predisponendo la propria attività di contrasto
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Taiwan accusa il Sudafrica. Ecco cosa c’è dietro la pressione cinese su Pretoria
Per Taiwan, la decisione di Pretoria di degradare i rapporti con Taipei rappresenta un’ulteriore tappa della campagna di isolamento diplomatico condotta da Pechino, che cerca di limitare lo spazio internazionale della Repubblica di Cina anche al di fuori dei canali ufficiali. Il vicepresidente del Senato Centinaio definisce la mossa sudafricana come “preoccupante”
Quanto è (davvero) sfavorevole all'Ue l'accordo commerciale con gli Usa? Scrive Zecchini
L’intesa raggiunta contiene aspetti positivi per l’Ue accanto a quelli negativi. Ad esempio, la reciprocità nell’applicazione della tariffa di base. Di contro, l’Europa per mantenere alla sua industria manufatturiera un accesso, seppur ristretto, al grande mercato americano paga al grande alleato un prezzo elevato in termini di scambi e di predominio nei servizi digitali, tassazione delle imprese americane ed attrazione di capitali. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse
I guai di Al-Sharaa, che indice curiose elezioni in Siria. La riflessione di Cristiano
Annunciare le elezioni all’improvviso senza un vasto confronto nazionale è parso un voler spostare l’attenzione politica dalle questioni scottanti. Ma in Siria, in questa Siria, è impensabile votare. È impensabile organizzare il voto, farlo svolgere regolarmente, ed è impensabile votare in assenza di una legge sui partiti politici
Realtà e finzione della moda filo palestinese. L'opinione di Sisci
Dietro la simpatia per la Palestina c’è l’avanzata prorompente della causa di Hamas, un’organizzazione estremista islamica dichiaratamente terrorista. Il sogno dello Stato palestinese è oggi più debole, al di là di questo o quel riconoscimento. Non lo vuole Israele, nessun Paese mediorientale (tranne l’Iran) e pochi governi occidentali. L’analisi di Francesco Sisci
L’America innova, la Cina replica, l’Europa regolamenta. La lettura di Alec Ross
Il docente della Bologna Business School e autore offre il suo giudizio sulle questioni tecnologiche presenti nell’intesa commerciale tra Usa e Ue, il cui risultato è sbilanciato a sfavore di Bruxelles, criticando fortemente il modus operandi europeo che, con la troppa burocratizzazione, sta soffocando in primis il suo sviluppo
Stop alle ostilità. Firmato il cessate il fuoco tra Thailandia e Cambogia
Dopo cinque giorni di scontri armati lungo il confine, Cambogia e Thailandia hanno concordato un cessate il fuoco immediato grazie alla mediazione dell’Asean e alla pressione esercitata dal presidente Usa Donald Trump. L’intesa prevede anche un meccanismo congiunto di monitoraggio e nuovi incontri tra autorità militari
Che cosa insegna all'Europa la batosta sui dazi. L'analisi di Cerra
Bruxelles è andata incontro agli Stati Uniti senza una strategia, pensando solo al male minore. Il vero danno, più che economico, è reputazionale. Ora bisogna darsi una svegliata e ripartire dalle proprie potenzialità, cominciando dalla creazione di un vero mercato unico. Intervista a Rosario Cerra, fondatore del Centro economia digitale
La successione impossibile. Faglie, fedeltà e scenari oltre Xi Jinping
Compattezza monolitica, autorità centralizzata e solidità assoluta. Questo il modo in cui Pechino si presenta agli occhi esterni, consapevole di essere oggi una potenza globale. Così, gli equilibri internazionali osservano le dinamiche interne al Partito, che potrebbero guidare, prima o dopo, la successione di Xi Jinping e le sue modalità. Sui possibili scenari di successione e sullo stato dell’arte della leadership cinese fa luce il nuovo report della Jamestown Foundation
Vi spiego perché non ho aderito alla lettera dei diplomatici a Meloni sulla Palestina. Parla l'amb. Mattiolo
Riconoscere la Palestina oggi? “Più che un passo verso la pace, rischia di essere un salto nel vuoto”. Luigi Mattiolo, ambasciatore di lungo corso ed ex consigliere diplomatico a Palazzo Chigi, spiega a Formiche.net la sua scelta di non firmare la lettera inviata da quaranta ex ambasciatori a Giorgia Meloni per chiedere il riconoscimento dello Stato palestinese. “Capisco lo spirito della lettera, ma non ne condivido l’impostazione”