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Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, è a Ekaterinburg per alcuni incontri con il governo russo. Ma anche per inaugurare il padiglione italiano alla fiera internazionale di business Innoprom, la principale vetrina industriale, commerciale e di export in Russia. L’Italia è il primo Paese europeo invitato nella storia di questa fiera dedicata all’innovazione tecnologica in campo industriale, arrivata alla sua undicesima edizione.

L’AGENDA DEL MINISTRO…

In mattinata Giorgetti ha inaugurato il padiglione italiano di circa 3.000 metri quadrati a Innoprom. Poi, insieme al ministro dell’Industria russo Denis Manturov, ha aperto il Business Forum Italia-Russia “Dalla produzione flessibile alla collaborazione nell’alta tecnologia”, a cui partecipano rappresentanti italiani e russi delle istituzioni e delle associazioni imprenditoriali, che discuteranno delle strategie di sviluppo, della collaborazione economica e industriale, di investimenti, di innovazione scientifica e tecnologica e delle prospettive del “Made in Italy” in Russia. Successivamente, dopo una visita alla Cattedrale sul Sangue di tutti i Santi, è stato all’Expo Center per incontri con il primo ministro Michail Mišustin, con il ministro dell’Industria Manturov e con i rappresentanti delle più importanti aziende italiane presenti alla Fiera.

… E LE SUE PAROLE

“Le grandi scelte internazionali, per la transizione e lo sviluppo della tecnologia, la nuova frontiera biomedicale, la stessa sfida per la produzione di vaccini: sono tanti i settori in cui come Italia possiamo emergere”, ha spiegato il ministro Giorgetti parlando di una “naturale simpatia tra Italia e Russia che ho potuto constatare personalmente in questi giorni” e che merita di svilupparsi ulteriormente in campo imprenditoriale e in particolare nei settori del futuro. “Alcune aziende sono storicamente presenti, altre stanno sviluppando le collaborazioni, come Leonardo ed Enel”, ha aggiunto il numero uno del Mise.

INDUSTRIA SÌ…

A quanto risulta a Formiche.net, gli incontri del ministro Giorgetti sono stati interamente a base di cooperazione industriale, spingendo sulla complementarietà tra i sistemi economici dei due Paesi e la volontà della Russia per modernizzare la propria economia e non finire impantanati alla luce dei progetti occidentali e cinesi di transizione energetica e decarbonizzazione – sviluppi che pongono interrogativi esistenziali alla Russia data la sua forza, che spesso si rivela essere una leva geopolitica, nei settori del petrolio e del gas.

… POLITICA NO

Non si è parlato, invece, di politica. Neppure delle sanzioni in risposta all’annessione del Crimea recentemente rinnovate dall’Unione europea fino al 23 giugno 2022. Un po’ perché si tratta di questioni che non rientrano nel portafoglio del ministro Giorgetti, un po’ perché Mosca conosce il numero due della Lega e il suo feeling con il mondo statunitense ribadito recentemente nel corso dell’Assemblea generale dell’American Chamber of Commerce in Italy a cui ha partecipato anche Philip Reeker, numero due del dipartimento di Stato americano.

L’INTESA CONTE-PUTIN NEL 2018

La partecipazione dell’Italia come partner di Innoprom, ha rilevato l’ambasciatore italiano a Mosca Pasquale Terracciano, è stata decisa nell’incontro dell’ottobre 2018 dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il presidente Vladimir Putin al Cremlino. In conferenza stampa, il diplomatico (che nelle prossime settimane lascerà la guida dell’ambasciata di Mosca a Giorgio Starace e il cui nome è una delle ipotesi più forti per la guida della neonata direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale alla Farnesina) ha menzionato l’importanza del design italiano, che rappresenta un esempio di stile di vita del nostro Paese. “Quando si parla di Italia non si può non parlare di cultura”, ha ricordato Terracciano, sottolineando che su invito del ministro Manturov è stato anche organizzato un ampio programma culturale.

I NUMERI DELL’AGENZIA ICE

Il ritorno di Innoprom “in presenza” è un grande passo per i rapporti commerciali fra Italia e Russia, ha spiegato il presidente dell’Agenzia Ice, Carlo Ferro, durante la conferenza stampa alla fiera Innoprom. “La nostra agenzia stima una crescita dell’export italiano del 7,6 nel 2021 e del 5,3 per cento il prossimo anno”, ha ricordato Ferro citato dall’Agenzia Nova. Con le 61 imprese tecnologiche presenti oggi, ha proseguito, riparte la presenza alle fiere estere: “siamo orgogliosi del ruolo dell’Italia come Paese partner” e di ripartire dalla Russa, “per la solidità degli scambi commerciali fra i nostri Paesi”. L’interscambio bilaterale nel 2020 è stato di circa 18 miliardi di euro, con l’Italia che rimane il quinto fornitore della Russia. “Innovazione, digitale e sostenibilità sono i trend che caratterizzeranno i mercati post Covid”, ha proseguito Ferro.

LE AZIENDE PRESENTI

All’esposizione sono presenti aziende e organizzazioni leader globali come Leonardo, l’Agenzia spaziale italiana, Enel, Pirelli, “ma soprattutto tante piccole e medie imprese”, che “rappresentano l’eccellenza italiana nell’ambito dell’innovazione”, ha aggiunto Ferro. “Guardiamo al futuro portando a Ekaterinburg dieci startup, per le quali Innoprom sarà una rampa di lancio verso l’innovazione”. L’export italiano è già ripartito, nei primi quattro mesi del 2021 ha segnato addirittura il 4 per cento rispetto al 2019, ai livelli pre Covid, ha spiegato. “In Italia sono ripartite le fiere in presenza” e con Innoprom riparte anche Ice “ad accompagnare le imprese italiane nei grandi eventi internazionali”. All’evento sono presenti “61 imprese italiane, grandi leader, tante piccole e medie imprese che arricchiscono la filiale dell’innovazione e 10 startup sono con noi a uno dei grandi eventi nel mondo nella ripartenza post Covid”, ha detto Ferro.

L’INTERVISTA DI TRONCHETTI PROVERA

Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli chiamato a presiedere a Innoprom la seduta del Comitato imprenditoriale italo-russo (ente riavviato a ottobre dalla visita a Mosca del ministro degli Esteri Luigi Di Maio), ha spiegato in un’intervista esclusiva con l’agenzia di stampa nazionale Sputnik, che “vi sono diverse aree di possibile cooperazione tra Italia e Russia. Dal nostro punto di vista è fondamentale continuare a lavorare insieme per istituire una solida base comune che faciliti la scoperta di nuove modalità volte a migliorare la nostra cooperazione”. In particolare, ha proseguito il manager, “il nostro Paese si distingue per tecnologia, progresso e innovazione. Sebbene l’Italia sia ampiamente conosciuta per i suoi prodotti in settori ormai tradizionali, è assolutamente in grado di competere per qualità in comparti industriali caratterizzati da un elevatissimo valore tecnologico. Le nostre eccellenze a livello tecnologico vanno di pari passo con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale”.

COS’HA DETTO FALLICO (BANCA INTESA)

Antonio Fallico, presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia, citato dal giornale governativo Rossiyskaya Gazeta, ha posto l’accento sul rafforzamento della cooperazione economica, una delle condizioni per un ritorno alla crescita. “La collaborazione tra gli Urali e l’Italia, a partire da quella industriale, è tra le più promettenti»”, ha dichiarato nei giorni scorsi aprendo la terza sessione itinerante del Forum economico eurasiatico di Verona a Ekaterinburg.

Industria sì, politica no. Il viaggio di Giorgetti in Russia

Il ministro dello Sviluppo economico ha inaugurato il padiglione italiano alla fiera russa Innoprom e ha incontrato l’omologo e il premier Mišustin. Cooperazione industriale ed energetica in cima all’agenda

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